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Nativity

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Nativity

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Titolo originale

The Nativity Story

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America, Italia
Anno 2006
Genere biblico, drammatico
Regia Catherine Hardwicke
Sceneggiatura Mike Rich
Produttore Toby Emmerich
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Nativity, film statunitense del 2006 con Keisha Castle-Hughes e Oscar Isaac, regia di Catherine Hardwicke.

TaglineLe grandi cose nascono da origini umili.

Frasi

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  • Chi mi crederà, come potranno capire? (Maria)
  • Elisabetta, perché Dio mi avrebbe dovuta scegliere? Io non sono niente. (Maria)
  • Giuseppe, lei [Maria] ha sempre mantenuto le sue promesse. (Elisabetta)
  • Io schiaccerò questa minaccia alla mia autorità come schiaccerò qualsiasi altra minaccia. (Erode)
  • Su questo figlio c'è un volere più grande anche della paura di quello che potrebbero farmi. (Maria)
  • Io proteggerò vostra figlia ed il bambino con tutte le mie forze, ve lo prometto. (Giuseppe)
  • La stella ci indica il cammino. (uno dei Magi)
  • Lui è per l'umanità intera. Abbiamo tutti ricevuto un dono. (Maria)
  • Il più grande dei re nato nel più umile dei luoghi. Dio che si è fatto carne. (Gaspare)
  • La profezia sarà vanificata, stanotte, i figli di Betlemme moriranno, tutti. (Erode Antipa)

Dialoghi

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  • Erode: Riguardo alla profezia, il Messia tanto atteso, è forse lui la causa del loro scontento? [degli abitanti della Galilea]
    Tero: La profezia non è che una leggenda vostra maestà alla quale crede soltanto chi è troppo sciocco per non venerare il suo vero re.
    Erode: L'unica cosa sciocca, Tero, è prendere questa profezia troppo alla leggera.
  • Melchiorre: Non sareste riusciti a sopravvivere senza di me.
    Gaspare: Come lo sai?
    Melchiorre: Perché io sono il più saggio.
  • Anna: Te lo ha detto un angelo? Che partorirai il figlio di Dio, Maria.
    Maria: Elisabetta ha avuto un bambino anche se è in età avanzata.
    Gioacchino: Elisabetta ha un marito.
    Anna: Diverse donne sono state messe a morte per questo. Ti potrebbero lapidare in mezzo ad una strada.
    Gioacchino: Ti rendi conto?
    Anna: Dovevi rimanere da Elisabetta.
    Maria: Padre non ho infranto nessun giuramento.
    Gioacchino: Tu hai infranto tutti i giuramenti Maria. È stato uno dei soldati di Erode? È così?
    Maria: Io vi ho detto la verità, sta a voi scegliere se crederci o no, non dipende da me.
  • Maria: Giuseppe tu mi credi?
    Giuseppe: Tu sei mia moglie ed io sono tuo marito, loro non devono sapere altro.
  • Maria: Ti chiedi mai come faremo a capire?
    Giuseppe: A capire che cosa?
    Maria: Che lui non è un bambino come tutti gli altri, forse per qualche frase che dirà o per uno sguardo particolare?
    Giuseppe: Quello che mi chiedo è se sarò mai in grado di insegnargli qualche cosa...
  • Maria: [rivolgendosi ad un pastore che ha invitato lei e Giuseppe a scaldarsi al suo fuoco] Voglio raccontare di te a nostro figlio, gli parlerò della tua gentilezza.
    Pastore: Mio padre mi disse tanto tempo fa che ad ognuno di noi viene dato qualche cosa, riceviamo un dono, il tuo dono è la creatura che è dentro di te.
    Maria: Tu che dono hai ricevuto?
    Pastore: Nessuno, nessuno se non la speranza di riceverlo.
  • Giuseppe: Stai bene?
    Maria: Dio mi ha dato la forza che avevo pregato di darmi e me l'hai data tu.

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