Ol'ga Aleksandrovna Sedakova

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Olga Sedakova nel 2006

Ol'ga Aleksandrovna Sedakova (1949 – vivente), poetessa, traduttrice e narratrice russa.

Citazioni di Ol'ga Aleksandrovna Sedakova[modifica]

  • [...] la fede, anche nel fare poesia, per me non è un tema, piuttosto un punto di vista: non ciò che si vede, ma ciò con cui si vede. Nella poesia parla quella forma dell'anima che è costituita dalla fede, e questa può parlare di qualsiasi cosa: di un gatto, per esempio, oppure di un albero. Questo principio della fede è visibile soprattutto nella forma stessa del discorso poetico. Non ci sarà posto per ciò che è triviale, rozzo, schematico. Non si tratta di una scelta di gusto, di un'opzione "estetica". Semplicemente il cuore non lo consente.[1]
  • Non so se si possa definire la poesia strumento di qualcosa. Ogni sua nuova apparizione nel mondo è una testimonianza di libertà, là dove la libertà sembra impossibile. Di una libertà e di una forza pacifica che hanno già vinto in queste parole: «Melodia di misericordia e forza». Chi legge questi versi partecipa a questa libertà e forza. Ormai non crede più alla naturalità della servitù per l'essere umano, alla "banalità del male" come indiscussa norma della nostra vita. Nella grande poesia, secondo me, c'è qualcosa che fuoriesce dagli schemi sociali, come nel canto dell'usignolo o nel fragore di una cascata. È l'universo stesso che parla.[1]

Una conversazione / Ol'ga Sedakova: il poeta è colui che vuole ciò che tutti vorrebbero volere

Intervista di Marco Sabbatini, doppiozero.com, 31 ottobre 2020

  • Francesco era il santo più amato in Russia – è un santo universale! La santità nel suo caso emana un fascino straordinario, riluce di semplicità e di gentilezza. È il poeta della fede.
  • Il desiderio – direi, sempre sulla scorta di Dante, il desiderio è ciò che definisce la persona. Le persone spesso non si decidono a desiderare il loro principale desiderio – o non lo riconoscono tra molti altri desideri minori. Ma il poeta può avere il coraggio di desiderare proprio ciò che resta segreto anche a sé stessi, ciò che gli altri, anche senza saperlo, desiderano. Che cosa? L'essere connessi, l'essere in relazione con quello che si può definire il centro dell'universo, il centro del cuore umano.
  • Il dono artistico dell'Italia e il dono artistico della Russia sono straordinari. Direi che si tratta di popoli dalla vocazione artistica. E in un certo senso sono in pieno contrasto tra loro: l'Italia possiede la forza di vivere e far proprie la gioia, la bellezza, la magnificenza dell'essere convogliandole in un tema artistico, la Russia (con i suoi grandi autori) allo stesso modo sa far proprie la sofferenza, il dolore, la povertà.
  • Il secolarismo [...] non mi interessa. Non voglio finire in questa caverna di Platone. Perché fingere di vedere solo ombre, quando ho visto la luce e la libertà?
  • [Papa Giovanni Paolo II] Osservandolo e ascoltandolo si aveva immediatamente l'impressione di parlare con un sant'uomo. С'era molto di sorprendente in lui. Prima di tutto nominerei la sua assoluta e coinvolgente fede: una fede simile credevo la possedessero solo i padri veterotestamentari, come Abramo... Poi il suo rispetto profondo per la persona, l'interesse verso la persona. Come se attraverso l'altro egli attendesse qualcosa di importante per sé stesso. E poi il dono della comicità. Durante i nostri incontri scherzava spesso e in modo molto divertente, tanto da rallegrarsi alle reazioni degli altri per i suoi scherzi.

Note[modifica]

  1. a b Dall'intervista di Alberto Fraccacreta, Sedakova, la poesia è lieve e durissima, traduzione di Adalberto Mainardi, avvenire.it, 28 agosto 2020.

Altri progetti[modifica]