Partita d'azzardo

Partita d'azzardo


Interpreti e personaggi
Titolo originale	Destry Rides Again
Lingua originale	inglese
Paese	Stati Uniti d'America
Anno	1939
Genere	western
Regia	George Marshall
Soggetto	Max Brand (romanzo)
Sceneggiatura	Felix Jackson, Gertrude Purcell, Henry Myers
Produttore	Joe Pasternak
Marlene Dietrich: Frenchy James Stewart: Tom Destry Mischa Auer: Boris Callahan Charles Winninger: Wash Dimsdale Brian Donlevy: Kent Allen Jenkins: Gyp Watson Warren Hymer: Bugs Watson Irene Hervey: Janice Tyndall Una Merkel: Lily Belle Callahan Billy Gilbert: Loupgerou Samuel S. Hinds: Hiram J. Slade Jack Carson: Jack Tyndall Tom Fadden: Lem Claggett Virginia Brissac: Ma Claggett Edmund MacDonald: Rockwell Lillian Yarbo: Clara Joe King: sceriffo Keogh Dickie Jones: Eli Whitney Claggett
Doppiatori italiani
Doppiaggio originale: Lydia Simoneschi: Frenchy Gualtiero De Angelis: Tom Destry Stefano Sibaldi: Boris Callahan Amilcare Pettinelli: Wash Dimsdale Emilio Cigoli: Kent Bruno Persa: Bugs Watson Rina Morelli: Lily Belle Callahan Olinto Cristina: Loupgerou Nino Camarda: Hiram J. Slade Mario Pisu: Jack Tyndall Cesare Polacco: Lem Claggett Giorgio Capecchi: Rockwell Maria Saccenti: Clara Corrado Pani: Eli Whitney Claggett Ridoppiaggio DVD: Marta Altinier: Lily Belle Callahan
Note
Citazioni tratte dal ridoppiaggio

Partita d'azzardo, film statunitense del 1939 con Marlene Dietrich e James Stewart, regia di George Marshall.

Frasi

Citazioni in ordine temporale.

Sai, io avevo un amico che collezionava francobolli. Diceva che la cosa migliore dei francobolli è che restano attaccati a una cosa finché quella non arriva a destinazione. Io anche sono così. (Destry)
Scommetto che avete un viso splendido sotto questa pittura. Perché non ve la togliete un giorno e vi guardate? Cercando di esserne all'altezza. (Destry)
Una volta ho letto un libro che diceva che le donne sono sempre più belle nella quiete che segue una tempesta di rabbia e di violenza. (Destry)

Western che associa non sempre felicemente il conflitto fra uomo di legge e malavitosi a elementi comici, melodrammatici e addirittura musical. Spiritoso e divertente, mette in campo accanto a uno Stewart, che anticipa con strana serietà i temi dell'impegno morale e della volontà di riscatto dei suoi futuri film con Anthony Mann, un'inedita Dietrich, esordiente al western, più brillante che fatale. (Il Mereghetti)
Western piacevole con una giusta dosatura di commedia e di dramma (con una rissa da saloon da antologia), con un J. Stewart che dietro la semplicità nasconde sicurezza di sé stesso, coraggio nell'azione, e una Marlene bella, sguaiata, prorompente che canta in modo indimenticabile See What the Boys in the Back Room Will Have. (il Morandini)