Jacques Prévert: differenze tra le versioni

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==''Poesie''==
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===[[Incipit]]===
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''Il colore locale<br>Com'è bello questo piccolo paesaggio/Questi due scogli questi pochi [[Albero|alberi]]/e poi l'[[acqua]] e poi il fiume/com'è bello/Pochissimo rumore un po' di [[vento]]/e molta acqua/È un piccolo paesaggio di Bretagna/può stare nel palmo della [[mano]]/quando lo si guarda da lontano/Ma avvicinandosi/non si vede più nulla/si urta contro uno scoglio/o contro un albero/ci facciamo male è peccato/ [...]''<br>''La couleur locale<br>Comme il est beau ce petit paysage/Ces deux rochers ces quelques arbres/et puis l'eau et puis le rivage/comme il est beau/Très peu de bruit un peu de vent/et beaucoup d'eau/C'est un petit paysage de Bretagne/il peut tenir dans le creaux de la main/quand on le regarde de loin/Mais si on s'avance/on ne voit plus rien/on se cogne sur un rocher/ou sur un arbre/on se fait mal c'est malheureux/[...]
''Il colore locale<br>Com'è bello questo piccolo paesaggio | Questi due scogli questi pochi [[Albero|alberi]] | e poi l'[[acqua]] e poi il fiume | com'è bello | Pochissimo rumore un po' di [[vento]] | e molta acqua | È un piccolo paesaggio di Bretagna | può stare nel palmo della [[mano]] | quando lo si guarda da lontano | Ma avvicinandosi | non si vede più nulla | si urta contro uno scoglio | o contro un albero | ci facciamo male è peccato | [...].''


===Citazioni===
*''In memoria<br>Ascoltando una [[musica]] nuova | e mai sentita | una povera romanza | un'aria da [[cane]] pesto | cantata da una femmina ebbra | nel bel mezzo d'una [[Via|strada]] | lo smemorato si ricorda di una vedova | che non ha mai conosciuto | Ed aggiunge in [[sogno]] | delle strofe di compianto | e quella del [[marito]] morto | lo fa sorridere | e lo rassicura | E se ne va cantando | alla ricerca di quella [[donna]] | camminando impettito | senza chiedere la strada a nessuno[...]'' (p. 51)
*''L'ultima volta che vidi [[Luis Buñuel]] | fu a [[Cannes]] una [[sera]] sulla Croisette miserabile a Mexico-City | E tutti quei fanciulli che atrocemente morivano sullo schermo | erano tuttavia ben più vivi di molti fra gli invitati'' (p. 95)
*''Verso la fine di un discorso estremamente importante | il grand'uomo di stato, inciampa | su una bella frase vuota | ci casca dentro | e inerme | spalanca la bocca | senza fiato | mostra i denti | e la carie dentaria dei suoi ragionamenti pacifici, | mette in luce il nervo della guerra, | la delicata questione di denaro.''<ref>Traduzione da ''[http://www.infonotizia.it/le-discours-sur-la-paix-traduzione-testo-francese-della-poesia-di-jacques-prevert/ Infonotizia.it]''.</ref>


==Note==

<references />
Le discours sur la paix -

Verso la fine di un discorso estremamente importante
il grand’uomo di stato, inciampa
su una bella frase vuota
ci casca dentro
e inerme spalanca la bocca
senza fiato
mostra i denti
e la carie dentaria dei suoi ragionamenti pacifici,
mette in luce il nervo della guerra,
la delicata questione di denaro.

* Fonte traduzione: [http://www.infonotizia.it Infonotizia.it]

===Citazioni===
*''In memoria<br>Ascoltando una [[musica]] nuova/e mai sentita/una povera romanza/un'aria da [[cane]] pesto/cantata da una femmina ebbra/nel bel mezzo d'una [[Via|strada]]/lo smemorato si ricorda di una vedova/che non ha mai conosciuto/Ed aggiunge in [[sogno]]/delle strofe di compianto/e quella del [[marito]] morto/lo fa sorridere/e lo rassicura/E se ne va cantando/alla ricerca di quella [[donna]]/camminando impettito/senza chiedere la strada a nessuno[...]'' (p. 51)
*''L'ultima volta che vidi [[Luis Buñuel]]/fu a [[Cannes]] una [[sera]] sulla Croisette miserabile a Mexico-City/E tutti quei fanciulli che atrocemente morivano sullo schermo/erano tuttavia ben più vivi di molti fra gli invitati'' (p. 95)


==Bibliografia==
==Bibliografia==

Versione delle 02:00, 28 gen 2015

Jacques Prévert

Jacques Prévert (1900 – 1977), poeta francese.

Citazioni di

  • Che fai laggiù bambina | Con quei fiori appena colti | Che fai laggiù ragazza | Con quei fiori quei fiori seccati | Che fai laggiù bella donna | Con quei fiori che appassiscono | Che fai laggiù già vecchia | Con quei fiori che muoiono | Aspetto il vincitore. (citato in Corriere della sera, 22 gennaio 2010)
  • La vita è una ciliegia, | la morte il suo nòcciolo, | l'amore il ciliegio. (da Chanson du mois de mai)
  • [Joan Miró] Un innocente col sorriso sulle labbra che passeggia nel giardino dei suoi sogni. (citato in George E. Kent, I poetici ghirigori di Joan Miró, Selezione dal Reader's Digest, febbraio 1971)

Parole

  • Il nostro amore non si muove | Testardo come un mulo | Vivo come il desiderio | Crudele come la memoria | Stupido come i rimpianti | Tenero come il ricordo | Freddo come il marmo | Bello come il giorno | Fragile come un bambino. (Questo amore)
  • Padre nostro che sei nei cieli | Restaci pure | Quanto a noi resteremo sulla terra | Che a volte è così bella. (Pater Noster)
  • Quelli che hanno quattromilaottocentodieci metri di Monte Bianco, trecento di Torre Eiffel, venticinque centimetri di petto e ne sono fieri. (Tentativi di descrizione d'un banchetto in maschera a Parigi-Francia)

Poesie

Incipit

Il colore locale
Com'è bello questo piccolo paesaggio | Questi due scogli questi pochi alberi | e poi l'acqua e poi il fiume | com'è bello | Pochissimo rumore un po' di vento | e molta acqua | È un piccolo paesaggio di Bretagna | può stare nel palmo della mano | quando lo si guarda da lontano | Ma avvicinandosi | non si vede più nulla | si urta contro uno scoglio | o contro un albero | ci facciamo male è peccato | [...].

Citazioni

  • In memoria
    Ascoltando una musica nuova | e mai sentita | una povera romanza | un'aria da cane pesto | cantata da una femmina ebbra | nel bel mezzo d'una strada | lo smemorato si ricorda di una vedova | che non ha mai conosciuto | Ed aggiunge in sogno | delle strofe di compianto | e quella del marito morto | lo fa sorridere | e lo rassicura | E se ne va cantando | alla ricerca di quella donna | camminando impettito | senza chiedere la strada a nessuno[...]
    (p. 51)
  • L'ultima volta che vidi Luis Buñuel | fu a Cannes una sera sulla Croisette miserabile a Mexico-City | E tutti quei fanciulli che atrocemente morivano sullo schermo | erano tuttavia ben più vivi di molti fra gli invitati (p. 95)
  • Verso la fine di un discorso estremamente importante | il grand'uomo di stato, inciampa | su una bella frase vuota | ci casca dentro | e inerme | spalanca la bocca | senza fiato | mostra i denti | e la carie dentaria dei suoi ragionamenti pacifici, | mette in luce il nervo della guerra, | la delicata questione di denaro.[1]

Note

  1. Traduzione da Infonotizia.it.

Bibliografia

  • Jacques Prévert, Parole, traduzione di Rino Cortigiana, Maurizio Cucchi e Giovanna Raboni, TEA, 1998.
  • Jacques Prévert, Poesie (Spectacle e La pluie et le beau temps), a cura di Bruno Cagli, Newton Compton Editori, 1976.

Film

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