Fausto Gianfranceschi: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Fausto Gianfranceschi==
==Citazioni di Fausto Gianfranceschi==
*Assai prima che tramontassero la critica pura da un lato e la critica troppo compromessa con le ideologie dall'altro, egli aveva reinventato la critica come poesia, come creazione di un mondo autonomo, intessuto dei riferimenti che dall'osservazione di un oggetto d'arte, di un quadro o dalla lettura di un libro, sorgono nell'animo di uomo la cui erudizione è diventata una specie di sesto senso, affinatissimo e sensibilissimo [...] Per [[Mario Praz|Praz]] la Storia non è quella dei fatti freddamente registrati, e così traditi, ma quella che si centellina e si fa rivivere negli stili, nelle sfumature degli stili. Una sua relazione di viaggio non ci dirà nulla di sociologicamente puntuale, ma molto di più con la penetrazione nel sottofondo culturale e artistico del paese visitato.<ref>Da [http://digitale.bnc.roma.sbn.it/tecadigitale/giornale/CFI0415092/1967/n.179/3 ''A Palazzeschi e Praz il "Premio D'Annunzio"''], ''Il Tempo'', 2 luglio 1967.</ref>
*{{NDR|Su [[Indro Montanelli]]}} È vero che ha cambiato parere politico più volte, ma sempre perché profondamente preoccupato per le sorti del paese. Ma Indro ha cambiato parere sempre meno di quei giornalisti che da Lotta Continua sono passati a Comunione e Liberazione per approdare infine a dirigere quotidiani di Stato. Senza contare tutti coloro che da stalinisti o maoisti sono diventati prima antimarxisti e ora clintoniani: Montanelli ragiona, loro vogliono avere sempre ragione.<ref>Citato in [http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1993/03/03/Altro/GIORNALISTI-MONTANELLI-3---GIANFRANCESCHI-ZINCONE_170600.php ''Giornalisti: Montanelli (3) - Gianfranceschi, Zincone''], ''adnkronos.com'', 3 marzo 1993.</ref>
*{{NDR|Su [[Indro Montanelli]]}} È vero che ha cambiato parere politico più volte, ma sempre perché profondamente preoccupato per le sorti del paese. Ma Indro ha cambiato parere sempre meno di quei giornalisti che da Lotta Continua sono passati a Comunione e Liberazione per approdare infine a dirigere quotidiani di Stato. Senza contare tutti coloro che da stalinisti o maoisti sono diventati prima antimarxisti e ora clintoniani: Montanelli ragiona, loro vogliono avere sempre ragione.<ref>Citato in [http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1993/03/03/Altro/GIORNALISTI-MONTANELLI-3---GIANFRANCESCHI-ZINCONE_170600.php ''Giornalisti: Montanelli (3) - Gianfranceschi, Zincone''], ''adnkronos.com'', 3 marzo 1993.</ref>
*L'umiliazione e la sofferenza fatali della mia carne prepareranno, io spero, la mia resurrezione.<ref>Citato in [[Marcello Veneziani]], [http://www.ilgiornale.it/news/e-morto-fausto-gianfranceschi-ultimo-intellettuale.html ''È morto Fausto Gianfranceschi, ultimo intellettuale reazionario''], ''il Giornale.it'', 20 febbraio 2012.</ref>
*L'umiliazione e la sofferenza fatali della mia carne prepareranno, io spero, la mia resurrezione.<ref>Citato in [[Marcello Veneziani]], [http://www.ilgiornale.it/news/e-morto-fausto-gianfranceschi-ultimo-intellettuale.html ''È morto Fausto Gianfranceschi, ultimo intellettuale reazionario''], ''il Giornale.it'', 20 febbraio 2012.</ref>

Versione delle 17:55, 30 ago 2015

Fausto Gianfranceschi (1928 – 2012), scrittore e giornalista italiano.

Citazioni di Fausto Gianfranceschi

  • Assai prima che tramontassero la critica pura da un lato e la critica troppo compromessa con le ideologie dall'altro, egli aveva reinventato la critica come poesia, come creazione di un mondo autonomo, intessuto dei riferimenti che dall'osservazione di un oggetto d'arte, di un quadro o dalla lettura di un libro, sorgono nell'animo di uomo la cui erudizione è diventata una specie di sesto senso, affinatissimo e sensibilissimo [...] Per Praz la Storia non è quella dei fatti freddamente registrati, e così traditi, ma quella che si centellina e si fa rivivere negli stili, nelle sfumature degli stili. Una sua relazione di viaggio non ci dirà nulla di sociologicamente puntuale, ma molto di più con la penetrazione nel sottofondo culturale e artistico del paese visitato.[1]
  • [Su Indro Montanelli] È vero che ha cambiato parere politico più volte, ma sempre perché profondamente preoccupato per le sorti del paese. Ma Indro ha cambiato parere sempre meno di quei giornalisti che da Lotta Continua sono passati a Comunione e Liberazione per approdare infine a dirigere quotidiani di Stato. Senza contare tutti coloro che da stalinisti o maoisti sono diventati prima antimarxisti e ora clintoniani: Montanelli ragiona, loro vogliono avere sempre ragione.[2]
  • L'umiliazione e la sofferenza fatali della mia carne prepareranno, io spero, la mia resurrezione.[3]
  • [La prosa di Mario Praz è] rigorosa ed evocatoria.[4]

Aforismi del dissenso

  • L'aforisma non è un frammento. Benché breve è già intero e compiuto in sé.[5] (p. 84)
  • L’'economia è la più occulta delle scienze; perciò gli specialisti sbagliano sempre le previsioni: in fondo, non sono minimamente attrezzati.[5] (p. 84)
  • La sconfitta è elegante, la sconfitta è riposante. Mai, però, farsi sconfiggere dentro.[5] (p. 84)
  • Parlare delle piccole cose è umiliante; né si può parlare delle grandi che sono ineffabili. Non resta che tacere.
  • Se cerchi di seguire i comandamenti soltanto come obbligo morale, ti precludi di intendere che essi indicano anche la via verso la sapienza che è sopra la morale.
  • Sono eroi i combattenti che affrontano la morte in guerra. Siamo eroi anche noi vecchi che affrontiamo la morte senza bombe e senza assalti, senza fracasso e senza gloria.
  • Una qualità perduta: la noncuranza. Chi è ancora immune da cure, angosce, preoccupazioni? Familiari alla noncuranza sono il sorriso e l’'ironia.[5] (p. 84)

Citazioni su Fausto Gianfranceschi

  • Lei parla troppo bene di me! Racconta, sintetizza nel modo più autentico le mie storie e ne descrive il significato, o meglio la direzione. Ragione per cui la noia a cui accennavo prima non si è affacciata menomamente. E sono rimasto sinceramente sorpreso, profondamente commosso. (Dino Buzzati)
  • Lo scrittore che conosce bene e per una certa parte della sua fantasia si rifà al Buzzati ha subìto lo stesso fascino per le cose che si trasformano sotto i nostri occhi fino a diventare dei mostri. (Carlo Bo)
  • Uomo di destra, sanguigno e diretto, cattolico apostolico romano, non per modo di dire, «reazionario» [...] Polemista vivace [...] fu uno tra i primi miei riferimenti umani e culturali che conobbi sbarcando a Roma quand’ero ragazzo. (Marcello Veneziani)

Note

  1. Da A Palazzeschi e Praz il "Premio D'Annunzio", Il Tempo, 2 luglio 1967.
  2. Citato in Giornalisti: Montanelli (3) - Gianfranceschi, Zincone, adnkronos.com, 3 marzo 1993.
  3. Citato in Marcello Veneziani, È morto Fausto Gianfranceschi, ultimo intellettuale reazionario, il Giornale.it, 20 febbraio 2012.
  4. Citato in Geno Pampaloni, Quando l'erudizione è anche sensualità, Prospettive libri, gennaio 1981, p. 11.
  5. a b c d Citato in Gianfranco de Turris, Gianfranceschi, i fieri aforismi dell’'ultimo reazionario, il Giornale.it, 11 giugno 2012.

Bibliografia

  • Fausto Gianfranceschi, Aforismi del dissenso, Lucarini, Roma, 2012.

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