Tempo massimo
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Tempo massimo
Milly e Vittorio De Sica in una sequenza del film
Titolo originale |
Tempo massimo |
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Lingua originale | italiano |
Paese | Italia |
Anno | 1934 |
Genere | commedia |
Regia | Mario Mattoli |
Soggetto | Mario Mattoli |
Sceneggiatura | Mario Mattoli |
Produttore | Angelo Besozzi |
Interpreti e personaggi | |
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Tempo massimo, film italiano del 1934 con Vittorio De Sica e Milly, regia di Mario Mattoli.
Frasi
[modifica]- Dicevo al cuore "non amar", | dicevo al cuore "non sognar", | perché credevo che l'amore fosse solo vanità. || Ma da quel dì ch'io vidi te, | ormai l'amore so cos'è, | è un puro incanto, io t'amo tanto | e dico al cuore "devi amare". (Giacomo) [canzone]
Citazioni su Tempo massimo
[modifica]- È un film che si propone di far ridere e, a onor del vero, ci riesce. Ma, quel che è più, ci riesce con franca allegria. E, quel che è più ancora, ci riesce senza ricorrere ai vetusti luoghi comuni del comico-sentimentale cinematografico. [...] A parte un lieve squilibrio fra il tono di commedia della prima parte e l'andamento farsesco della seconda e a parte qualche arbitrarietà del soggetto, a me pare, l'ho già detto, un film riuscito. Merito, senza dubbio, dell'interpretazione che, nei riguardi degli uomini, è eccellente; De Sica, alle prese con una macchietta, si rivela acutissimo tratteggiatore di tipi; Pilotto, col suo buon faccione compunto e stupito, è amenissimo; Viarisio fa una spassosa caricatura del corridore ciclista e Bernardi recita con molto "aplomb" la parte del rivale pasticcione [...]. Riguardo a Mattòli, bisogna convenire che tratta il cinematografo con mano sicura e che, in specie nella difficile parte del montaggio, dimostra una disinvoltura sagace ed elegante. La sua direzione mi piace soprattutto nella prima parte, quando il tono è più discorsivo; nella seconda parte (che d'altronde è la più ardua per un novizio) gli manca ancora un pochino il senso del ritmo. (Dino Falconi)
- Garbata commedia sentimentale sceneggiata dal regista, a cui De Sica – prima con pizzetto alla Dino Grandi, poi glabro – offre la spigliatezza della sua interpretazione. (Il Mereghetti)
- Il Mattoli fu uno degli organizzatori di Za-Bum, una compagnia di riviste e di spettacoli vari che qualche anno fa ebbe una sua fortuna. Dall'organizzare un giro sulle varie piazze alla tentazione di cimentarsi con il cinema il passo è breve ed ecco il Mattoli affrontare la regia ed esordire due anni or sono con Tempo massimo, un film intonato a una modesta satira dello sport, ora sorridente, ora ridanciana. Eppure, anche in quel filmetto, prescindendo da parecchie svolte della vicenda, e da alcune uscite di dubbia lega, c'erano una scioltezza e una disinvoltura davvero singolari in un esordiente. (Mario Gromo)
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