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Testimone d'accusa (film 1957)

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Testimone d'accusa

Descrizione di questa immagine nella legenda seguente.

Tyrone Power in una scena del film

Titolo originale

Witness for the Prosecution

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 1957
Genere giallo, thriller
Regia Billy Wilder
Soggetto Agatha Christie
Sceneggiatura Lawrence B. Marcus, Billy Wilder, Harry Kurnitz
Produttore Arthur Hornblow
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Testimone d'accusa, film statunitense del 1957 con Charles Laughton, Tyrone Power e Marlene Dietrich, regia di Billy Wilder.

Dialoghi

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Citazioni in ordine temporale.

  • Leonard: Ma io non ho fatto niente, perché dovrebbero arrestarmi? Siamo in Inghilterra: si è arrestati o condannati per qualcosa che non si è fatto?
    Wilfrid: Cerchiamo di non farne un'abitudine.
  • Leonard: È incredibile pensarla ora là, nella stanza di soggiorno, assassinata.
    Wilfrid: Le assicuro che a quest'ora è stata rimossa: lasciarla lì in giro sarebbe inumano, illegale e antigienico.
  • Wilfrid: Lei si rende certo conto che la testimonianza di una moglie devota non ha molto peso.
    Leonard: La gente potrebbe pensare che Cristina mentirebbe per me?
    Wilfrid: È risaputo, signor Vole: l'amore nega anche l'evidenza.
  • Wilfrid [a Brogan-Moore]: In quanto alla signora Vole, agisci con delicatezza quando le dai la notizia dell'arresto. Tieni presente che è una straniera, preparati a crisi isteriche, forse anche a uno svenimento: è meglio aver pronti i sali, fazzoletti di carta e un goccio di brandy.
    Cristina: Non credo che ciò sia necessario. Non svengo mai, perché non sono sicura di cadere con grazia, e non annuso sali perché mi gonfiano gli occhi.
  • Mason: Commovente, no? Come conta su sua moglie.
    Wilfrid: Sì, come un uomo che affoga e si aggrappa a una lama di rasoio.

Citazioni su Testimone d'accusa

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  • Da un copione teatrale (1953) di Agatha Christie un dramma giudiziario che diventa un esercizio di alta acrobazia intellettuale. Un meccanismo perfetto. C. Laughton e M. Dietrich straordinari, ma anche T. Power, in un personaggio per lui insolitamente ambiguo, è OK. (il Morandini)
  • Un film in cui la suspence la fa da padrona, un meccanismo a orologeria tratto da una pièce teatrale di Agatha Christie, insuperata regina del genere. Un legal thriller ante litteram, che abbina tensione e colpi di scena, inganni ed equivoci. Strepitosa la prova di tutti gli attori, da Charles Laughton, ansimante e graffiante avvocato inglese, alla misteriosa Marlene Dietrich, a Tyrone Power a suo agio pur in un ruolo ambiguo per lui inconsueto. Con questo film Billy Wilder lascia la commedia sofisticata ma non rinuncia alle tematiche da lui predilette, come l'inganno e la maschera. (Piero Di Domenico)

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