Un borghese piccolo piccolo

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Un borghese piccolo piccolo

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Titolo originale

Un borghese piccolo piccolo

Lingua originale italiano
Paese Italia
Anno 1977
Genere drammatico
Regia Mario Monicelli
Soggetto Vincenzo Cerami (romanzo)
Sceneggiatura Sergio Amidei, Mario Monicelli
Produttore Luigi De Laurentiis, Aurelio De Laurentiis
Interpreti e personaggi

Un borghese piccolo piccolo, film italiano del 1977, regia di Mario Monicelli.

Frasi[modifica]

  • Ama chi ti ama, fosse pure un cane! (Spaziani)
  • [Al funerale di Amalia] Come sono piccoli gli uomini, che mangiano, dormono, bevono, s'accoppiano, mingono, defecano, e poi vanno all'altro mondo. Soltanto chi come noi è costretto ad ascoltare ogni giorno nel segreto del confessionale i racconti che gli uomini fanno delle loro sporcizie, delle loro nequizie, può esprimere un parere sul genere umano, sulla futilità delle cose terrene, degli stati, dei regni, e sulla vita nascosta dentro le case. Se io dovessi dare un mio giudizio complessivo, emettere una mia sentenza, io volentieri invocherei il diluvio universale, ed emetterei serenamente una sentenza irrevocabile di morte generale. Ma... spetta al Signore di prendere simili decisioni. E ai parenti, agli amici rimasti in vita, non resta che pregare e invocare la benevolenza del Sommo giudice. (prete)

Dialoghi[modifica]

  • Mario: Papà, papà!
    Giovanni: Eh?
    Mario: Questo è per me!
    Giovanni: Che è?... "Ministero dei Lavori Pubblici". È la convocazione per gli esami.
    Amalia: Ooh! Mamma mia!
    Mario: Lo vedi? io già me comincio a caga' sotto...
    Giovanni: Mario, non fare così, mannaggia, quando fai così sembri tua madre.
    Amalia: E che c'entro io con quello che fa lui?
    Giovanni: Ma perché, non è tuo figlio?
    Amalia: E allora?!
    Giovanni: E allora se se caga sotto de chi ha preso, de me?!... Va', va', cammina co' quell'occhi. Sta' tranquillo, Mario, t'aiuto io, nun te preocupa'.
    Mario: Fra venti giorni...
    Giovanni: Sì sì, e domani prendo due settimane di ferie e se non me le danno me do ammalato.
    Mario: E se non ce la faccio?
    Giovanni: Ah ah ah, se ce la faccio... dici. Mario, non siamo soli, dietro di noi c'è il Grande Incognito, il Capo sconosciuto della massoneria. Stiamo calmi, e se facciamo il nostro dovere, coll'aiuto di chi può, ce la faremo.
  • Giovanni: Spaziani che ne facciamo di Mario?
    Dr. Spaziani: Di chi?
    Giovanni: Mario mio! Che lo buttiamo in mezzo alla strada? oppure gli facciamo fare l'operaio?

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