Valerio Pignatelli

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Valerio Pignatelli (1886 – 1965), scrittore italiano.

Incipit di Florise[modifica]

– Marius, se arriviamo con un secondo di ritardo, siamo disonorati per la vita. Ti rimanderò sul fronte d'Italia senza darti il tempo di voltarti indietro.
– Niente paura, monsignore| – rispose il cocchiere con un accento marsigliese che rievocava la bouillabaisse e l'agliata anche nella parlata tedesca.
E la frusta fischiava e grandinava colpi sui malcapitati cavalli, colpevoli del fatto che i loro padroni avevano lasciato casa Pignatelli dieci minuti più tardi dell'ora fissata la sera innanzi. Mai uomini corsero maggiore ardore a un convegno con la morte.
Nell'interno della carrozza cherotolava e rimbalzava come una palla elastica nei solchi e nelle carreggiate disseminate per strada, il principe e i due americani, in perfetta tenuta di circostanza, erano sballonzolati come fascine di legna. Non se ne curavano però, chè anzi trovavano che Maurius non frustava abbastanza i cavalli.

[Valerio Pignatelli, Florise, I Nuovi Sonzogno, Casa Editrice Sonzogno, Milano 1967.]

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