Marco van Basten
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Marcel van Basten detto Marco (1964 – vivente), ex calciatore e allenatore di calcio olandese.
Citazioni di Marco van Basten
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- [Sui paragoni con Ibrahimović] È solo una coincidenza, se segni tanto in Italia hai la qualità per far gol e fare la differenza anche in Champions League. Non so se io ero più concreto, ma so che anche lui sta segnando tanto e chi fa gol fa la differenza nel calcio, poi certo è importante che la squadra crei occasioni, perché il gol è un discorso d'insieme.[1]
Da un'intervista a 7; citato in Marco Imarisio, Corriere.it, 28 febbraio 2020.
- Ronaldo è un grande giocatore. Ma chi sostiene che sia più forte di Messi non capisce di calcio oppure è in malafede. Messi è unico. Inimitabile e irripetibile. Come lui, uno ogni cinquant'anni. Da bambino è caduto nella pentola del genio calcistico.
- [«Per lei cos'è il calcio?»] Un gioco da bambini, nel senso più puro e vero del termine. I rapporti tra giocatori, e con gli allenatori, sono regolati da un modo di interagire infantile e irrazionale. Io ti do una cosa, tu cosa mi dai in cambio? Funziona così. Difficile da spiegare a chi non fa parte di quel mondo.
- [Su Arrigo Sacchi] Non c'è mai stato feeling personale tra me e lui. Non mi ha mai dato l'impressione di essere onesto nei rapporti umani. Non era mai diretto. Andava a zig zag. Quando non era contento di come ci allenavamo, se la prendeva con i giovani, con i più deboli, che magari invece erano in testa a tirare il gruppo.
- [Sul fatto che Sacchi abbia fatto la storia del calcio] L'hanno fatta i suoi giocatori. Quel Milan era una delle squadre più forti di sempre. Lui ha avuto una parte importante. Era bravo a farsi amici i giornalisti, ha saputo costruire una immagine da grande innovatore. [«Non lo è stato?»] Non ha inventato nulla. Il modulo che usava il Milan non era né rivoluzionario né offensivo. Schieravamo difensori eccezionali. A farci vincere così tanto è stata sempre la difesa, alla quale lui si applicava molto, dedicando invece poco tempo alla fase offensiva.
- I giocatori sono più importanti. Contano solo loro, nel calcio. L'allenatore bravo è quello che li fa rendere al meglio, senza imporre per forza le sue idee.
- Nel calcio le gerarchie vengono sempre stabilite dalla bravura. Non conta l'età, il successo, lo stipendio. Solo la bravura.
- Un gol vale l'altro. I gesti tecnici vengono esaminati, studiati, passati al microscopio. Ma invece succedono, e basta. Sono figli del momento. Non c'è mai una vera spiegazione. Il calcio è istinto, al novanta per cento.
- [Sul gol nella finale dell'Europeo 1988] Segnai perché avevo la caviglia fasciata in modo rigido, e mi tenne il piede fermo mentre colpivo. Un piccolo risarcimento. Due mesi dopo giocammo una amichevole nello stesso stadio. I miei compagni mi fecero scommettere che ci avrei riprovato. Tirai la palla fuori dallo stadio.
- Sono un calciatore interrotto. Forse il più famoso di questa categoria. Non me ne sono andato in pace. Non nascondo che reinventarmi come persona, è stata dura.
- [Sul segreto per essere un grande] Fare gol. Io, Cristiano Ronaldo, Ibra. Ci siamo passati tutti. Se vuoi essere il numero uno, devi concentrarti sul gol, solo sul gol. Devi diventare una macchina.
Citazioni su Marco van Basten
[modifica]- Alcuni anni fa, l'ho visto [...] e mi ha chiesto: "Ma tu giochi ancora?" Era triste, è stato imbarazzante. Lui si era ritirato a 29 anni, io ne avevo 40 ed ero ancora in pista. È stata una perdita immensa. Noi del calcio, tutti noi, non sappiamo cosa abbiamo perso con l'addio di Marco. Giocatore unico, forse come i nostri duelli. Erano duri e spigolosi, ma leali. Ci siamo battuti e picchiati, non si è mai tirato indietro. Non era cattivo [...] ma il gomito lo alzava anche lui. (Pietro Vierchowod)
- È una leggenda, uno dei migliori attaccanti di sempre, non al livello di Ronaldo forse, ma in ogni caso ha segnato trecento gol in carriera e fatto la storia nel Milan. Era un modello per il suo stile di gioco, per i suoi spettacolari tiri al volo e per la sua grinta davanti alla porta. (Zlatan Ibrahimović)
- Era un falso lento. Quando andava, andava: poche balle. (Roberto Donadoni)
- Era un giocatore completo, forte con entrambi i piedi e abile di testa, gran fisico ma con una tecnica e una velocità nel breve pazzesca. Non aveva punti deboli. E se hai queste doti, metti in difficoltà chiunque. (Sergio Brio)
- Il lutto in me per il suo precoce ritiro non si estingue ancora e mai si estinguerà. (Carmelo Bene)
- Il più forte di sempre è stato Van Basten. Faceva tutto: dribbling, tiro, colpo di testa, acrobazia. E giocava con la squadra e per la squadra. Io sono cresciuto con il suo poster appeso dietro al letto della mia cameretta... (Hernán Crespo)
- Marco van Basten è stato calcisticamente il mio eroe da bambino, mi ha fatto innamorare dei perdenti. Poteva essere il più grande di tutti, il più bello, le sue giocate erano poesia, ma ha dovuto convivere con un'enorme fragilità. (Francesco Mandelli)
- Nessuno ha la potenza di Zlatan Ibrahimović. Lui e Marco Van Basten sono identici nell'eleganza. (Fabio Capello)
- Una macchina da gol che si è rotta proprio quando stava per diventare il migliore di tutti. Lo è stato ugualmente, ma non è arrivato a essere il numero uno. (Diego Armando Maradona)
- [«L'attaccante più forte?»] Van Basten: per eleganza, tecnica, e anche cattiveria. Però, quando lo marcavo io, non ha mai fatto un gol su azione. (Pietro Vierchowod)
Note
[modifica]- ↑ Da un'intervista a Sky Sport; citato in Van Basten in volo su Juve-Milan "Allegri bravo, Conte un po' fanatico", Gazzetta.it, 20 marzo 2012.
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