War Machine (film)

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War Machine

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Titolo originale

War Machine

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 2017
Genere drammatico, commedia, guerra
Regia David Michôd
Soggetto Michael Hastingsd (romanzo)
Sceneggiatura David Michôd
Produttore Ian Bryce, Dede Gardner, Jeremy Kleiner, Brad Pitt
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

War Machine, film del 2017 con Brad Pitt, Tilda Swinton e Ben Kingsley, regia di David Michôd.

Incipit[modifica]

Aah l'America. Esempio di compostezza e di risposte ponderate. Messaggera di pace e bene nel mondo. Cosa fai quando la guerra che stai combattendo non può essere vinta in alcun modo che abbia un senso. Be' ovviamente licenzi il tipo che non la sta vincendo e ne prendi uno nuovo. Nel 2009, quella guerra era l'Afghanistan. E quello nuovo era... Glen (Sean)

Frasi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Non so come la vedi tu Cory, ma a me sembra che abbiano dimenticato che qui si combatte una guerra. Dove ti giri vedi solamente Pizza Kings e Burger Hut. L'intera base brulica di eurosessuali così ubriachi che non stanno in piedi. (Glen)
  • Le guerre non sono combattute dalle nazioni o dagli eserciti. Le guerre sono combattute da uomini. Ci sono due tipi di generali nell'esercito americano. Ci sono quelli che credono di poter vincere nonostante tutto indichi il contrario e quelli che sanno di non poter vincere. Sfortunatamente per il mondo sono quelli che ci credono a raggiungere la vetta. È ai tipi come Glen vengono consegnate le chiavi del castello. (Sean)
  • Il suo predecessore, il generale Whelan, mi piaceva. Ma non credo che la cosa fosse reciproca. Le sue visite erano rare. Perché è stato congedato? È come se un minuto tu sei qui e il minuto dopo non ci sei più. (Presidente Hamid Karzai)
  • Ai bei vecchi tempi, le guerre venivano combattute contro eserciti convenzionali di Stati e Nazioni. Uomini in uniforme tipo nazisti e così via. Tuttavia quando invadi un luogo che non dovresti invadere, ti ritrovi a combattere contro gente normale, con abiti normali. Solitamente vengono chiamati "ribelli". Sono tipi che imbracciano un'arma, cosa che farebbe chiunque se invadessero il suo Paese. Curiosamente le insurrezioni sono quasi impossibili da sconfiggere. Pertanto se vuoi continuare a fingere di poter vincere, non ti rimane altra possibilità che cercare di convincere il Paese che hai invaso, che in realtà, sei lì per aiutare. (Sean)
  • Installi un nuovo Governo locale. Fornisci sicurezza per la gente, in modo che la democrazia possa radicarsi. Addestri le forze locali, in modo che forniscano la sicurezza per loro stessi. Fai quello che puoi per stimolare l'economia locale. Costruisci infrastrutture: strade, scuole, robe del genere. In poche parole, lasci la tua base e vai a fare amicizia con la gente. Ovviamente uccidendo i ribelli nel frattempo. La costruzione di una Nazione, i cuori e le menti. (Sean)
  • Non conquisti la fiducia di un Paese, invadendolo. Non costruisci una Nazione con la minaccia delle armi. (Sean)
  • Siete stati in Italia. Immagino che avrete mangiato benissimo. Che avete visto città d'arte. E scommetto che vi siete ubriacati e avete conosciuto bellissime ragazze. (Glen)
  • A me sembra che siamo qui armati con un fucile e cerchiamo di convincerli che in fondo non siamo delle persone cattive. Non so che fare signore, non so che fare se tra loro ce n'è uno o forse tre o dieci che stanno per uccidermi, Signore. Perché sono un Marine. Siamo tutti Marine. E ora sembra che conferiscano medaglie per non comportarsi eroicamente da Marine. Sono confuso, è questo che cerco di dire. (Andy)
  • A pagina 74 di Un passo alla volta proprio come tutti gli altri, Glen aveva scritto, e cito: "Un buon leader vive seguendo una serie di regole. Un ottimo leader sa quando infrangerle." (Sean)
  • Comincio a pensare che la tua unica missione è quella di fottermi. (Dick)
  • [Dalla tv] Stasera voglio parlarvi delle truppe impiegate in Afghanistan. Per me è un onore poterlo fare a West Point, dove tanti uomini e tante donne si sono preparati per difendere il Paese e rappresentarlo al meglio. Come vostro comandante in capo, vi devo una missione ben definita e degna dei vostri sforzi. Per questo ho insistito che la nostra strategia venisse rivista. Come comandante in capo, ho stabilito che per il Paese è di vitale importanza inviare altre trenta mila soldati statunitensi in Afghanistan. Dopo diciotto mesi, le truppe inizieranno a rientrare. Non ho preso questa decisione alla leggera. Siamo in guerra ormai da otto anni e abbiamo perso molte vite e risorse. (Barack Obama)
  • Una volta pensavo che gli uomini ingriggissero perché avevano lavori stressanti con decisioni stressanti da prendere. Ora credo che accada quando gli uomini incominciano a sentire nelle ossa che i grandi momenti della loro vita potrebbero non essere così grandi come avevano sempre sperato. Quando il mondo reale comincia a insinuarsi. Quello che separa i convinti come Glen da tutti gli altri è la loro capacità di chiudere fuori il mondo reale. Alcuni, questi la definiscono pazzia.(Sean)
  • Oh, lo sa è sempre tutto importantissimo, Generale. Tutti hanno urgenza per ogni cosa, in ogni momento. Tutto è importante, niente lo è in realtà. Non c'è nulla che non possa aspettare domani. (Presidente Hamid Karzai)

Dialoghi[modifica]

  • Pat: Come va l'ambientamento, Glen?
    Glen: Non voglio ambientarmi. A me pare proprio che l'ambientamento risulti essere il nostro problema.
  • Glen: Vede signor Presidente, credo che il nostro Governo abbia solo pensato che i nostri sforzi dovessero prendere un'altra direzione.
    Presidente Hamid Karzai: E qual è la nuova direzione?
    Glen: È di massima importanza per me, che noi costruiamo l'Afghanistan. Insieme costruiremo l'Afghanistan, perché sia una nazione libera e prosperosa. Libera dalla paura e dal conflitto.
    Presidente Hamid Karzai: Capisco.
    Glen: Sì.
    Presidente Hamid Karzai: Capisco. Assomiglia molto alla vecchia direzione.
  • Michael: Il nostro amico [Barack Obama] ha appena annunciato a tutto l'Afghanistan che stiamo per abbandonarlo! Praticamente ha detto ai cattivi di aspettare diciotto mesi e poi ce ne andremo!
    Glen: E ha appena detto a un auditorium pieno di giovani soldati americani che la guerra che hanno dovuto combattere in questi otto lunghi anni è stata per tutti quanti nient'altro che un monumentale spreco di tempo.
    Michael: Quelle sono tutte cazzate in un bel discorso di merda.

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