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Zinédine Zidane

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Zinédine Zidane

Zinédine Yazid Zidane (1972 – vivente), allenatore di calcio ed ex calciatore francese.

Citazioni di Zinédine Zidane

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Citazioni in ordine temporale.

  • [Nel 2004] La creatina l'ho presa soltanto alla Juventus. Mai prima, in Francia, e mai dopo, al Real Madrid. Ne prendevo due o tre grammi durante la settimana, quando c'erano molti impegni. E anche durante l'intervallo, tra un tempo e l'altro della partita. Chi ci dava le bustine? A volte il dottor Agricola, a volte il dottor Tencone. Le flebo? Sì, le facevo alla vigilia del match nella camera d'albergo. Flebo di vitamine, così almeno mi dicevano i medici. Il Samyr? Sì, l'ho assunto spesso, prima e dopo la gara. Che cos'è? Vitamine, così almeno mi dicevano i medici. L'esafosfina? Sì, l'ho assunta. Il Neoton? Non ricordo bene, ma se nel '98 ho dichiarato di averlo preso, è sicuramente così. Iniezioni per endovena? Sì, le ho fatte, anche un'ora prima della partita. Chi stabiliva se e quando fare la flebo o l'iniezione? Il medico. Del resto, senza vitamine è impensabile giocare 70 partite all'anno...[1]
  • Ho giocato in due dei più grandi club del mondo. Ce ne sono altri, ma è difficile che eguagliano il palmarès della Juve o del Real Madrid.[2]
  • La mentalità vincente l'ho imparata alla Juve. Soltanto lì ho capito che vincere era un obbligo, fare parte di uno dei più grandi club del mondo ti pone l'imperativo del risultato. Quando perdevamo, era un dramma. Il calcio è semplice: quando lo si pratica ad alto livello, ogni tre giorni c'è una nuova partita. E questo ti fa scendere in fretta con i piedi per terra dopo una vittoria. E quando perdi, sei obbligato a lavorare più duramente.[3]
  • Quando sei della Juve lo sei per sempre.[4]
  • Chiedergli [a Marco Materazzi] scusa? Preferisco morire, che chiedere perdono a un malvagio. Mi rimprovero quel gesto, però se gli chiedessi scusa ammetterei che lui ha fatto una cosa normale. In campo succedono tante cose, quella volta non l'ho sopportato. Non è una scusa. Ma mia madre era in ospedale. La gente non lo sapeva, ma era un brutto momento. Più di una volta hanno offeso mia madre, e non ho mai risposto. Quella volta, è successo. Se fosse stato Kaká, un ragazzo buono, gli avrei chiesto scusa. Ma a quello là...[5]
  • Senza esitazioni, Ronaldo è il miglior giocatore con cui abbia giocato. Aveva una tale facilità di controllo. Era il numero uno. Ogni volta che mi allenavo con lui, vedevo qualcosa di diverso, di nuovo, di bello. Ecco quello che differenzia un buon giocatore da un giocatore straordinario.[6]
  • Penso che Pogba sia un giocatore fantastico. Quello che mi piace di più è che sa fare tutto. È un giocatore completo, che sa anche segnare, perché non disdegna di spingersi in avanti. In termini di qualità calcistica, è straordinario.[7]
  • [Nel 2016] Totti? Fino ad oggi è stato uno spettacolo, posso solo dire chapeau. Chi ama il calcio vuole vedere Totti in campo.[8]
  • Per me l'Italia è Torino. La Juve mi ha fatto diventare un grande calciatore e una grande persona, la porto sempre nel cuore.[9]
  • [Karim Benzema] Per me è il migliore attaccante francese della storia e quello che sta facendo lo dimostra. Non pensa solo al gol, ma alla fine è sempre decisivo.[10]
  • [Karim Benzema] È un giocatore più completo ora di quanto non lo fosse prima. Non è un numero 9 puro, non pensa solo a segnare gol ed è quello che amo di lui.[10]
  • Juve!
    Tante emozioni: come non pensare all'Avvocato, sempre attento a me, alle sue telefonate all'alba dopo una partita vinta, alle sue apparizioni agli allenamenti... il mondo si fermava! La Juve è stata più di una famiglia, è stata un luogo in cui ho imparato davvero cosa significava "competitività" come giocatore, e che mi ha spinto anche nella mia vita di uomo e in famiglia.[11]

Citazioni su Zinédine Zidane

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Zidane nel 2005
  • Alcuni calciatori hanno costruito una fetta importante della storia contemporanea. I miracoli di uno come Baggio non hanno niente da invidiare alle performance di Marlon Brando. E quelli di Zidane sono degni del miglior Nureyev. (Pietro Sermonti)
  • Anche a me venne il dubbio di aver preso il fratello quando lo rividi agli Europei. Mi fece una brutta impressione. Non era lui. L'Avvocato non risparmiò critiche e battute. Ma alla fine abbiamo avuto ragione noi. Zidane si è dimostrato un fuoriclasse planetario, un giocatore d'altri tempi. (Luciano Moggi)
  • Degli anni juventini ricordo tante cose: a cominciare da Zidane, in assoluto il giocatore più forte che io abbia mai allenato. Il rammarico, se così posso dire, è che raramente, in partita, Zidane riusciva a fare le cose mostruose mostrate in allenamento. (Carlo Ancelotti)
  • Era davvero un giocatore di un altro pianeta. Mi viene sempre in mente la rete pazzesca che seppe fare a Reggio Calabria contro la Reggina. Con una finta si liberò di tre difensori e quindi sparò un missile in porta. Dopo quel gol, ogni qual volta la palla si fermava durante la partita, io mi avvicinavo e gli ripetevo "Oh, ma come hai fatto? Ma ti rendi conto della rete che hai segnato?". Il problema è che la gente ha visto la metà della sua classe. (Alessio Tacchinardi)
  • Ho un ricordo sempre positivo, è stato un grandissimo campione. La sua timidezza era evidente ma a volte si trasformava in furbizia e allora faceva scherzi o anche battute. A livello tecnico penso sia stato il più forte trequartista in assoluto dell'ultima generazione. Era stimolante giocare con lui, ti dava sempre la palla giusta e ti dava una mano anche in fase di non possesso. Difficile pensare di vedere un nuovo Zidane, nessuno al momento si avvicina lui. Alla Juve ricordo che aveva iniziato non benissimo, poi si sbloccò facendo gol all'Inter. Da quel momento diventò devastante e la squadra ne beneficiò. Un giocatore di un altro pianeta. (Angelo Di Livio)
  • Io ho allenato il trequartista per definizione, Zidane. Quando tornava a togliere palloni a centrocampo con le cattive maniere, la squadra era come attraversata da una scossa. Se picchia Zidane, noi dobbiamo dare il doppio di energia. (Marcello Lippi)
  • Lì un giorno è nato un bambino il cui nome era Zayyid Aldyid Al-Yazid, "la bellezza della religione". Il bambino aveva proprio le caratteristiche del berbero era lungo, con la pelle bianca e gli occhi di ghiaccio. Aveva una coordinazione locomotoria straordinaria: con quella palla faceva quello che voleva, ci girava intorno, la pettinava, gli tiravi pietre e ti rimandava rose. Ecco, quel bambino poi è diventato l'uomo che in una bellissima serata del luglio del 1998 ha condotto la Francia al suo primo titolo mondiale. [...] Ma il berbero dagli occhi di ghiaccio all'epoca ormai lo conosceva tutto il mondo col suo nome francese: Zinedine Zidane, detto "Zizou". (Federico Buffa racconta Storie Mondiali)
  • Mi ha fatto guardare ai fuoriclasse in modo diverso, un altro al posto suo non si sarebbe impegnato tanto o avrebbe preteso un trattamento privilegiato, lui invece no. (Edgar Davids)
  • Mi sarebbe piaciuto giocare con lui, tutti conosciamo le sue qualità. Di lui ammiravo la sua tecnica, come si muoveva in campo, come dribblava gli avversari, facendo le cose con grande semplicità e facendo sembrare tutto molto facile. Tutti hanno visto che giocatore è stato, ora sta dimostrando di essere bravo anche come allenatore. (Paulo Dybala)
  • Più bravo come uomo che come calciatore. Una volta all'aeroporto, tornati da Atene ed eliminati dalla Champions, dei balordi lo insultarono perché lui, squalificato, era stato inquadrato che sorrideva al telefono. Ci buttammo come un branco a difenderlo. (Mark Iuliano)
  • Tutte le volte che giocavamo contro la Francia dovevo marcare Zidane. La notte prima della partita non dormivo e pregavo perché accadesse qualcosa di magico. (Gennaro Gattuso)
  • Zidane è di un altro pianeta. Quando lui entrava in campo gli altri dieci giocatori miglioravano improvvisamente. Semplicemente così. (Zlatan Ibrahimović)
  • Zidane giocava su una nuvola, una nuvola dove nessuno poteva salire. (Marcello Lippi)
  • Che grande argomento Zinedine Zidane. Ci sono partite così noiose perché c'è poca velocità e altre che sono caotiche per eccesso di velocità. L'unico orologio che segna sempre l'ora giusta è quello di Zidane. Ha una visione panoramica amplissima, sa quando bisogna tenerla o darla, sa quando bisogna giocare corto o lungo, sa quando bisogna allargare per gli esterni o cercare la profondità. In un calcio nel quale la norma è lo scontro fisico, Zidane trova sempre la strada sgombra.
  • Zidane è buono da lontano e da vicino, ma di sicuro, per misurarne meglio l'intelligenza, conviene seguirlo quando la televisione non lo inquadra più. Lui cerca sempre la posizione che metta in difficoltà il marcatore, sorprendendolo alle spalle e scattando nel momento giusto per farsi vedere. Dargli il pallone è come metterlo in cassaforte. Se è di spalle, controlla e si gira con un solo movimento. Godiamocela, Zidane ha già il pallone tra i piedi. Lo nasconde con abilità, lo tocca con la punta del piede, lo calpesta, lo ritrae, lo mostra di nuovo... E lo difende col suo corpo, largo e possente, da falso lento.
  • Zinedine Zidane è un elefante (supera gli ottanta chili) col cervello di una ballerina. Il suo incedere è lento, ma le sue decisioni sono agili.

Note

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  1. Dall'articolo di Giuseppe Toti, Zidane: «Alla Juve flebo, iniezioni e creatina», Corriere della Sera, 27 gennaio 2004.
  2. Dalla conferenza stampa in cui ha annunziato il ruo ritiro della attività calcistica; citato in Zidane: "Me voy porque no estoy a gusto con mi fútbol", Madrid Press, 25 aprile 2006.
  3. Da un'intervista a Le Figaro; citato in Zinédine Zidane: "La mentalità vincente l'ho imparata alla Juve", Quotidiano.net, 20 giugno 2008.
  4. Citato in Zidane: «Quando sei della Juve lo sei per sempre», Tuttosport.com, 23 marzo 2011.
  5. Citato in «Scuse a Materazzi? Preferisco morire», Corriere della Sera, 2 marzo 2010.
  6. Citato in "Era impossibile da fermare": le dichiarazioni su Ronaldo, Goal.com, 14 novembre 2014.
  7. Dalla trasmissione francese Rtl; citato in Il mercato della Juve live, agente Mandzukic: "Tutto può succedere", Sportmediaset.it, 16 giugno 2015.
  8. Durante la conferenza stampa prima della partita di andata degli ottavi di finale di Champions League Roma-Real Madrid, 16 febbraio 2016; citato in Real Madrid, l'omaggio di Zidane a Totti: "Chi ama il calcio lo vuole in campo", Goal.com, 16 febbraio 2016.
  9. Citato in Fabio Balaudo, Zidane e la Juve tra passato e futuro, UEFA.com, 1º giugno 2016.
  10. a b Citato in Real, Zidane: "Benzema il miglior francese della storia". Intervenuto in conferenza stampa al termine di Real Madrid-Atletico, sportmediaset.mediaset.it, 16 dicembre 2020.
  11. Citato in Agnelli 100, juventus.com, 24 luglio 2023.

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