Bruno Amatucci

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Bruno Amatucci (-), giornalista e scrittore italiano.

Cinema – Il sogno continua[modifica]

Incipit[modifica]

Da sempre l'uomo cerca di riprodurre la realtà che lo circonda.
Dai primi tentativi si rende subito conto di un inconveniente: non è realtà statica, al contrario è un continuo movimento, un perenne evolversi. Per rendersi conto di quali e quanti pensieri affollino l'uomo primitivo, è sufficiente vedere nelle grotte di Altamira, nei paraggi di Santander un affresco policromo che riproduce un cinghiale con 8 zampe. Non si tratta di un errore di natura bensì, al contrario, un primitivo ed affecace aggiungiamo noi, tentativo dell'artista di imprimere movimento ad un dipinto.

Citazioni[modifica]

  • È significativa la tela di Carlo Carrà "Cavallo e cavaliere" dove questa possibilità di rendere effettivo il movimento dell'azione è superata brillantemente moltiplicando quasi all'infinito, le zampe dell'animale. (p. 12-13)
  • L'uomo, dopo la pittura e la scultura, continua, tenace, a cercare il sistema più idoneo per riprodurre il movimento. (p. 14)
  • [in riferimento a Charlot] Per lui il sonoro guasta l'arte più antica del mondo, la pantomima e annienta la grande bellezza del silenzio. (p. 83)
  • [in riferimento a Charlie Chaplin] Non basterebbe un'intera enciclopedia a narrare la sua attività. Lo ricordiamo sempre per la sua intelligenza, il suo umorismo, la sua bontà... la sua "straordinaria bontà!" (p. 83)
  • [Sergej Michajlovič Ejzenštejn] La sua fama è dovuta anche alla "sceneggiatura rigida" in cui tutto è previsto fin nei minimi dettagli. Il film prima lo girava nella testa e poi passava alla macchina da presa. (p. 107)
  • De Sica dice spesso che quando gli viene una buona idea, subito dopo si accorge che la stessa l'hanno avuta Chaplin o René Clair; è un vero signore! (p. 133)
  • Per Clouzot il cinema è provocazione e suspence. (p. 135)
  • [Alfred Hitchcock] Il cinema del filone giallo gli deve molto; tanto, tantissimo gli deve il pubblico cui il regista ha regalato ore ed ore di divertimento con un pizzico di paura. Altrimenti che mago sarebbe stato? (p. 136)
  • [Ingmar Bergman] È un poliedrico uomo di spettacolo. Studia tutti e tutto: i giovani di fronte al mondo degli adulti e della società. (p. 138)
  • [Totò] Dire che è stato grande è veramente fargli torto. (p. 154)
  • B. B. rappresenta al meglio la formula perversa della donna-bambina. È il classico ritratto dell'ingenuità innocente che si mescola al sesso della vamp. Marguerite Duras la definisce "l'impossibile sogno dell'uomo sposato". (p. 166)

Bibliografia[modifica]

  • Bruno Amatucci, Cinema – Il sogno continua, Edizione Agiscuola- SARIN, Perugia 1989.