Calabria
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Citazioni sulla Calabria e i calabresi
Citazioni
[modifica]- Ascoltate un contadino calabrese cantare mentre segue i buoi lungo il solco o scuote i rami del suo ulivo. Quella voce dolente nell'antico silenzio, quel lungo lamento per confortare un lavoro mal ricompensato viene dal cuore stesso dell'Italia e risveglia la memoria del genere umano. (George Gissing)
- C'era stato il terremoto grande del 1832, e tutti ne parlavano con terrore, e mi mostravano le rovine in vari luoghi, e narravano fatti dolorosissimi. "Ah," mi diceva uno, "se non ci fossero i terremoti ed i briganti, la Calabria sarebbe il primo paese del mondo". (Luigi Settembrini)
- Calabria: paese dove gli uccelli non cantano, e le campane non suonano. (Guido Morselli)
- È certo la più strana delle nostre regioni. Nelle sue vaste plaghe montane talvolta non sembra d'essere nel Mezzogiorno, ma in Svizzera, nell'Alto Adige, nei paesi scandinavi. Da questo Nord immaginario si salta a foreste d'olivi, lungo coste del classico tipo mediterraneo. Vi si incuneano canyons che ricordano gli Stati Uniti, tratti di deserto africano ed angoli in cui gli edifici conservano qualche ricordo di Bisanzio. Si direbbe che qui siano franati insieme i detriti di diversi mondi; che una divinità arbitraria, dopo aver creato i continenti e le stagioni, si sia divertita a romperli per mescolarne i lucenti frantumi. (Guido Piovene)
- È qui la frontiera della Calabria e quindi l'ultima località della provincia della Basilicata. La padrona di casa ci avverte che domani non saremo più in grado di comprendere la lingua del luogo, tanto è difficile il dialetto calabrese. «Non parlano italiano come noi» — ci dice con sufficienza — pur non essendo, certamente, il suo italiano il più puro toscano. È bene, dopo tutto, aspettarsi il peggio, ed ella ci ha preparato per ogni evento, dicendoci che troveremo «brutta lingua e brutta gente». (Arthur John Strutt)
- [Sul rispetto dell'ambiente] Girare in Calabria e in Sicilia è un'esperienza terrificante. Il discorso della difesa del territorio va collegato a quello della difesa dei diritti minimali del cittadino. È una lotta su due fronti. (Grazia Francescato)
- I recipienti per gli usi più comuni hanno, tra i contadini calabresi, un'armonia di linee, un incanto di colori che di gran lunga supera qualsiasi prodotto dei nostri più ambiziosi negozi di porcellane. Qui si vede ancora una traccia dell'antica civiltà. Devono esservi grandi capacità in un popolo che ha conservato questa esigenza di bellezza attraverso secoli di sofferenza e di schiavitù. (George Gissing)
- Io penso che la Calabria sia il futuro, quindi io mi sono tenuto un posto in prima fila in quello che verrà. Perché comunque è l'unico posto al mondo che in qualche modo resiste al capitalismo, ma non volendolo. Cioè, è un'attitudine anticonsumistica ma senza la volontà di protesta, proprio per una questione che comunque nni sicca. Anche proprio... Hai capito? Cioè, è una questione che ti secca il consumismo. E allora io penso che sia il futuro, perché vedo la saturazione del capitalismo e quindi la Calabria potrebbe essere... La vedo come la Seattle italiana ed essendo un fan del grunge non posso non stare nel posto in cui... se c'è una Seattle in Italia sicuramente è in provincia di Cosenza, di questo sono sicuro. (Brunori Sas)
- L'arte che tutti i calabresi sanno benissimo, dal più ricco all'ultimo mendico, è quella di maneggiare il fucile. (Luigi Settembrini)
- La Calabria è una magnifica regione; d'estate ci si arrostisce come a Tambouctou, d'inverno vi si gela come a San Pietroburgo; inoltre non vi si conta punto ad anni, a lustri o a secoli come negli altri paesi, ma a terremoti. (Alexandre Dumas)
- Le quattro regioni più direttamente investite dalle mafie – la Sicilia con Cosa Nostra, la Calabria con la 'ndrangheta, la Campania con la camorra, la Puglia con la sacra corona unita – sono anche le quattro regioni più povere e disperate d'Italia. (Giuseppe Pisanu)
- Perché Dio ha fatto la Calabria? [...] Io spero che si faccia il ponte almeno la Calabria esisterà. [...] In Calabria non c'è veramente niente, ma niente che sia niente. (Antonello Venditti)
- Si consolava pensando che quando andava all'università, a Pisa, un suo amico siciliano, del quale tutto si poteva dire tranne che facesse distinzioni razziste, in un momento di ebrietas aveva tracciato «l'identikit del perfetto idiota»: e tra le altre caratteristiche fondamentali, che Massimo non ricordava, doveva essere ingegnere, juventino e calabrese. (Marco Malvaldi)
- Il calabrese è curioso di conoscere e di sapere, la sua delizia è ascoltare le persone colte che parlano, anche se a lui non arriva interamente il senso dei grandi e profondi concetti. È come il povero davanti allo spettacolo di una festa apparecchiata, non per lui, ma di cui gli arrivano i suoni, le luci, i colori. Senza invidia. con un cocente rimpianto d'un bene fatto per tutti gli uomini.
- La dignità è al sommo di tutti i pensieri, ed è il lato positivo dei calabresi, come è la difficoltà contro cui si può urtare inconsapevolmente, poiché è qualche volta tutto quanto ha l'uomo.
- Quasi tutto quello che si legge qui della Calabria, a parte la letteratura dialettale, è rivolto in genere a magnificare una Calabria che non esiste più, e cioè le colonie greche, e Sibari, e Locri. La tendenza è al classico.
- La Calabria è all'ordine del giorno della Nazione per due ragioni. Per le alluvioni e per il banditismo. Ogni anno leggiamo di abitati che le alluvioni travolgono a valle, di ponti che crollano, di montagne che si spaccano per effetto di erosioni secolari, di fiumare che allagano i còlti, di creature umane e di bestie che galleggiano sulla cresta dei torrenti. È una specie di catastrofe ecologica quella che si prospetta sulla Calabria, alla cui minaccia si deve porre riparo senza indugio se non si vuole che il suolo minato dalla vecchiezza, non protegga contro le frane e contro le piogge, non tenga più la trama come un vestito troppo liso. [...] L'altra ragione è il banditismo. [...] Ora la verità è che ci sono banditi in Calabria come dappertutto. Se il fenomeno in Calabria appare più preoccupante è perché, messo in rapporto con la situazione politica e sociale che ne determina l'esistenza, non si vede come si possa risanare l'albero malato senza bonificargli la terra intorno.
- Per me Calabria significa categoria morale, prima che espressione geografica. Calabrese, nella sua miglior accezione metaforica, vuol dire Rupe, cioè carattere. È la torre che non crolla giammai la cima pel soffiar dei venti.
- Quando fu il giorno della Calabria Dio si trovò in pugno 15000 kl.² di argilla verde con riflessi viola. Pensò che con quella creta si potesse modellare un paese di due milioni di abitanti al massimo. Era teso in un maschio vigore creativo il Signore, e promise a se stesso di fare un capolavoro. Si mise all'opera, e la Calabria uscì dalle sue mani più bella della California e delle Hawaii, più bella della Costa Azzurra e degli arcipelaghi giapponesi.
Voci correlate
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