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Cavalleria rusticana

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Locandina di Cavalleria rusticana e Zanetto.

Cavalleria Rusticana, opera lirica in un atto tratta dalla omonima novella di Giovanni Verga, musica di Pietro Mascagni, libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e di Guido Menasci. Fu rappresentata per la prima volta al Teatro Costanzi di Roma il 17 maggio 1890.

Siciliana

  • Turiddu: O Lola ch'ai di latti la cammisa | sì bianca e russa comu la cirasa, | quannu t'affacci fai la vucca a risa, | biatu cui ti dà lu primu vasu![1] | 'Ntra la porta tua[2] lu sangu è sparsu, | e nun me mporta[3] si ce muoro accisu... | E s'iddu muoru e vaju mparadisu[4] | si nun ce truovu a ttia, mancu ce trasu. (dallo spartito)[5]
Traduzione: O Lola che hai di latte la camicia così bianca e rossa come una ciliegia, quando t'affacci e atteggi la bocca al riso, beato chi ti dà il primo bacio! Dietro la tua soglia è sparso il sangue, ma non me ne importa se muoio ucciso... E se muoio e vado in paradiso, se non ci trovo te manco ci entro.
Versione in lingua italiana: O Lola, bianca come fior di spino, | quando t'affacci tu, s'affaccia il sole; | chi t'ha baciato il labbro porporino | grazia più bella a Dio chieder non vôle. | C'è scritto sangue sopra la tua porta, | ma di restarci a me non me n'importa; | se per te muoio e vado in paradiso, | non c'entro se non vedo il tuo bel viso. (dal libretto)

Citazioni

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  • Alfio:Il cavallo scalpita, | i sonagli squillano, | schiocchi la frusta – Ehi là! – | Soffi il vento gelido, | cada l'acqua e nevichi, | a me che cosa fa?
  • Santuzza, Lucia e coro: Inneggiamo, il Signor non è morto, | Ei fulgente ha dischiuso l'avel, | inneggiamo al Signore risorto! | oggi asceso alla gloria del Ciel!
  • Turiddu, poi coro: Viva il vino spumeggiante | nel bicchiere scintillante, | come il riso dell'amante | mite infonde il giubilo! | Viva il vino ch'è sincero | che ci allieta ogni pensiero, | e che affoga l'umor nero, | nell'ebbrezza tenera.

Citazioni su Cavalleria rusticana

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  • A questo criterio [della poesia drammatica a cui la musica doveva esser commento e sussidio], tuttavia, più che la musica aristocratica e idealista del grande alemanno [Wagner], si accosta pure la giovine musica verista e democratica dei più recenti italiani, e particolarmente quella "Cavalleria rusticana" di Verga e Mascagni che ne iniziava i successi: e dico appositamente «di Verga e Mascagni», perché il principale collaboratore di quel melodramma rimane il Verga, del quale il libretto conserva con scrupolo il dialogo vivo ed appassionato, l'azione rapida e travolgente; e la musica, senza diluirsi in inutili digressioni od in fatue fiorettature, si limita a render più intensa la concitazione del dramma, a scaldare del proprio calore e animar della propria meridionale e smagliante policromia, quel tragico e tipico episodio d'amori e d'odi isolani. Musica volgare, si disse, musica rozza e superficiale, musica piattamente materialista ed ingenuamente latina. Sarà benissimo, almeno per qualche scena; anzi, è senza dubbio: ma ciò malgrado, e forse anzi appunto per questo, dato il soggetto, e l'ambiente, e la razza, e il momento, parve e pare ed è e rimarrà, nel suo genere, un capolavoro. (Mario Pilo)
  • C'è una violenza drammatica in Cavalleria, una forza rude di espressione che non è convenzionale. Essa si fonda sopra un elemento musicale vivo. (Renato Fondi)
  • Cavalleria è come un ponte di trapasso tra la musicalità impulsiva-romantica e la nuova musicalità degli italiani contemporanei. (Renato Fondi)
  • – Se mi è concesso dirlo, la mia opera favorita è la Cavalleria rusticana. È un atto solo, ma c'è tutto: amore, gelosia, odio, vendetta. E il tutto in 35 minuti, l'ho cronometrato.
    – Non è quell'opera dove il marito sospetta che sua moglie se la intenda con un altro?
    – Ah, sì signore. E li sorprende proprio a metà di un bel duetto.
    – E uccide l'altro.
    – No, non subito. No signore. Prima si unisce a loro in un meraviglioso terzetto. (Angelo)

Note

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  1. Nel libretto: "biatu pi lu primu cu ti vasa!"
  2. Nel libretto: "Ntra la puorta tua".
  3. Nel libretto: "ma nun me mpuorta".
  4. Nel libretto: "e si ce muoru e vajun'n paradisu".
  5. Un altro incipit è: O Lola c'hai di latti la cammisa | si bianca e russa comu la cirasa, | quannu t'affacci fai la vucca a risa, | biatu pì lu primu cu ti vasa! | Ntra la puorta tua lu sangu è spasu, | ma nun me mpuorta si ce muoru accisu ... | e si ce muoru e vaju 'n paradisu | si nun ce truovo a ttia, mancu ce trasu. Da Giovanni Targioni-Tozzetti, Guido Menasci, e Pietro Mascagni, Cavalleria rusticana, Mitthenthal Bros. and S.S. Kronberg.

Bibliografia

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Altri progetti

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