Chloë Grace Moretz
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Chloë Grace Moretz (1997 – vivente), attrice statunitense.
Citazioni di Chloë Grace Moretz
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Ci sono due facce in me: la prima viene fuori con i miei amici, l'altra quando lavoro, e mi fa sembrare un po' più grande.[1]
- Mia madre mi ha insegnato a essere grata per tutto quello che ho. A essere onesta e a non fare o dire nulla di cui possa in seguito pentirmi.[2]
- [Su Julianne Moore] È la Bette Davis dei nostri giorni, una madre stupenda e una donna piena di fascino.[3]
- [«[...] perché hai deciso di studiare a casa con un tutore?»] L'ho deciso perché avevo cominciato a lavorare così tanto che non potevo stare in una scuola normale, i ragazzini non mi capivano, non capivano perché mi allontanassi sempre; gli insegnanti mi criticavano, le altre madri pure. Non valeva la pena restare a scuola e affrontare questo dramma quotidiano ed essere sotto i riflettori, subendo il giudizio degli altri. Invece così ho imparato più in fretta e più a fondo.[4]
- Per me recitare è diventare qualcuno che non sono.[4]
- Ogni volta che c'è un supereroe femminile c'è sempre una trama più sessuale, piuttosto che mostrare su schermo un vero personaggio. Non credo che sia cool. Penso che sia piuttosto triste. Mi piacerebbe cambiare la situazione.[5]
- Luca è uno di quei registi che tendono a incoraggiarti nel cercare quel tormento che abbiamo in ognuna delle nostre anime [...][6]
- Recito dall'età di 5 anni, ricordo le prime volte, come bambina, iniziare la giornata a lavorare sul set, per poi finirla a fare i compiti nella roulotte, sono sempre stata fortunata in questo senso grazie ad una buona memoria fotografica. Certo, crescendo mi sono persa delle cose, vedevo gli amici andare al college, divertirsi, andare al ballo della scuola, alla fine non rimpiango nulla comunque.[6]
- [«Cosa le dà la professione che tanto l'affascina?»] L'opportunità di esprimermi e scandagliare le mie emozioni. Anche da piccola adoravo lasciarmi prendere da emozioni così intense che mi auguravo poi con tutto il cuore di non dovere più provare nella vita reale. Recitare mi ha fornito gli strumenti per capire me stessa, mi ha permesso di approfondire la mia formazione, e usare la mia esperienza come un microfono per raggiungere gli altri e rendere la loro vita più ricca. Specie ora, col mondo in streaming, tutto è più eccitante.[7]
- [«Ha dichiarato di essere oggi un'attrice più completa grazie all'esperienza sul set di Tom & Jerry [...]. Ce ne spiega la ragione?»] È semplice: per il tipo di lavorazione di un film che mescola umani e "cartoni" sei lì a improvvisare di continuo, reciti senza avere nessuno intorno a te a frenarti, parli nel vuoto più assoluto, acuisci l'immaginazione e anticipi le possibili reazioni dei tuoi compagni di avventura, che sono poi Tom & Jerry!! Lavori per 13 o 14 ore senza sosta e non hai idea se quello che fai abbia senso fino a quando — mesi dopo — non vedi il film. È surreale: grazie a Tom & Jerry ora ho molta più fiducia in me stessa come attrice leggera. Le pare poco?[7]
Intervista di Armando Gallo, grazia.it, 12 febbraio 2016.
- Avevo sei anni quando ho intrapreso la carriera di attrice e le persone mi trattavano in modo gentile. Poi, crescendo, essere una ragazza è diventato un elemento che ha portato a discriminazioni, di cui è impossibile non accorgersi.
- [«[...] Jennifer Lawrence ha denunciato la disparità di retribuzione tra uomini e donne nel cinema: condivide la sua posizione?»] Trovo tutto scandaloso. Noi donne ci diamo da fare quanto gli uomini, e forse anche di più, visto che siamo sul set dalle 4 del mattino per il trucco, mentre loro, che non ne hanno bisogno, si presentano alle 7,30. È una mentalità folle. In altri mestieri la situazione è ancora più grave. E non c'è solo la disparità di genere. [...] sopravvivono le disuguaglianze razziali. Mi propongono spesso cast di soli attori bianchi, e io mi oppongo: ho pagato un prezzo, per questo.
- Vengo da una famiglia cristiana, ho due fratelli gay e siamo sempre stati contro ogni tipo di disparità. Adesso tengo molto a far capire ai giovani che sono le loro imperfezioni a renderli belli e umani. [...] Sono cresciuta pensando di non essere mai abbastanza magra o carina. Vedevo le modelle e non mi sentivo adatta per il set. Poi, però, ho capito che quel che si rifletteva nello specchio, e di cui mi vergognavo, in realtà mi rendeva unica. E che accettare i miei difetti faceva di me un essere umano più forte.
- [...] nella nostra società vedo un problema di fondo. Un uomo non dovrebbe sentirsi inferiore se è la moglie a mantenere la famiglia, così come ritengo non debba sentirsi inferiore una donna che sceglie liberamente di non lavorare per seguire i propri figli. Purtroppo ci è stato detto il contrario. Sarebbe bene parlarsi di più per sentirci soddisfatti di quello che siamo. Ed evitare di reprimere le nostre aspirazioni più autentiche.
Intervista di Cristina Torlaschi, marieclaire.it, 11 ottobre 2016.
- [«Figlia minore e unica femmina: pro e contro?»] Non ci sono molti "contro"! Crescendo ho imparato che l'uguaglianza non è soltanto una possibilità, ma una realtà. Non ho mai avuto un trattamento speciale rispetto ai miei fratelli, cosa che mi ha permesso di essere davvero quella che desideravo diventare. Sono un'atleta, una performer, e nello stesso tempo mi diverto a vestirmi elegante. Le caratteristiche di genere che la società incoraggia per me non sono mai esistite. Mi è stato insegnato a coltivare un talento diverso e di questo ringrazio infinitamente la mia famiglia.
- [«Come sceglie un copione, con la testa o il cuore?»] In verità con la pancia! Qualche volta ho una risposta immediata e altre devo pensarci un po'. Però non mi baso mai sul budget o sul compenso, sono sempre guidata dalla creatività.
- [«Femminismo: concetto contemporaneo o vintage?»] È decisamente super attuale. Credo sia un termine troppo denigrato e che molte ragazze abbiano paura venga loro attribuito. Non deve essere interpretato come una parola militante. Non ha genere: significa uguaglianza. E se sostieni l'uguaglianza allora sei femminista.
- [«Cosa le dà forza?»] Non ho paura di dire apertamente quello che penso, anche se controverso.
Citazioni su Chloë Grace Moretz
[modifica]- Chloe Moretz, l'attrice con due sole espressioni: con sigaro e senza sigaro (e Chloe Moretz non fuma). (Leo Ortolani)
Filmografia
[modifica]- (500) giorni insieme (2009)
- Kick-Ass (2010)
- Diario di una schiappa (2010)
- Hugo Cabret (2011)
- Dark Shadows (2012)
- Kick-Ass 2 (2013)
- The Equalizer - Il vendicatore (2014)
- La quinta onda (2016)
- La diseducazione di Cameron Post (2018)
Note
[modifica]- ↑ Citato in Alessandra Venezia, CINEMA Chloë Moretz, 14 anni e talento da vendere, iodonna.it, 26 novembre 2011.
- ↑ Citato in Alessandra Venezia, Guardateci, siamo i volti del futuro, iodonna.it, 19 giugno 2012.
- ↑ Citato in Alessandra Venezia, Chloë Grace Moretz: "Sul set non ho paura di niente. Fuori, invece...", iodonna.it, 13 giugno 2013.
- ↑ a b Dall'intervista di Silvia Bizio, Carrie si chiama Chloe Grace Moretz, 16 anni e già reginetta dell'horror, repubblica.it, 14 gennaio 2014.
- ↑ Citato in Pietro Ferraro, Kick Ass 3, Chloe Moretz pessimista: "colpa della pirateria", cineblog.it, 27 agosto 2014.
- ↑ a b Dall'intervista di Andrea Giordano, Chloë Grace Moretz, l'intervista all'ex enfant prodige che vedrai nelle prime (terrificanti) scene di Suspiria, cosmopolitan.com, 6 gennaio 2019.
- ↑ a b Dall'intervista di Alessandra Venezia, Chloë Grace Moretz: «Torno all'università», iodonna.it, 24 aprile 2021.
Altri progetti
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