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Cipolla

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Natura morta con cipolle (P. Cézanne, 1896)

Citazioni sulla cipolla.

Citazioni

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  • A chi ne' campi sul lavoro stenta, son manna le cipolle e la polenta. (Cristoforo Poggiali)
  • Cipolle salvatiche non ci sono. Le domestiche con l'odorato e con trar le lagrime rimediano i bagliori, e molto più con la unzione del sugo. Dicesi ancora ch'elle fanno venir sonno, e guariscono le fessure, o piaghe della bocca, mangiate col pane. Guariscono anco i morsi de' cani, bagnate verdi nell' aceto, o secche col melé e col vino, in modo che si sciolgano dopo il terzo giorno. Così sanano ancora le fratture. (Plinio il Vecchio)
  • Cipollino era figlio di Cipollone e aveva sette fratelli: Cipolletto, Cipollotto, Cipolluccio e così di seguito, tutti nomi adatti ad una famiglia di cipolle. Gente per bene, bisogna dirlo subito, però piuttosto sfortunata. Cosa volete, quando si nasce cipolle, le lacrime sono di casa. (Gianni Rodari)
  • Con le cipolle, perfino la carta ha sapore. (I sopravvissuti)
  • Con le mani sbucci le cipolle, | me le sento addosso sulla pelle.
  • È come una cipolla: più strati gli togli e più appesta! (Seinfeld)
  • L'odore di cipolla lo associo alla felicità, le tortillas sono fatte di patate che hanno poco profumo, ma è la cipolla che dà personalità al piatto. Le amo, mi ricordano il provino per il mio primo film, per allenarmi sbucciavo tantissime cipolle. Quell'odore mi dava l'idea di come sarebbe potuta essere la mia vita in seguito. (Penélope Cruz)
  • La cipolla, avvocata nostra. (Guido Ceronetti)
  • Non ha il sapore delle mie cipolle ciò che nella real pentola bolle. (Cristoforo Poggiali)
  • Quando sono raffreddato so cosa mi occorre: una cipolla al forno da mangiare prima di andare a letto. (attribuita a George Washington)
  • Rotondo è l'universo, e rotonde le sue parti principali, che si chiamano Sfere; si che tutte, ò contengono, ò son contenute, e contengono, parimente abbracciandosi tra se, come le spoglie delle cipolle. (Giovanni Maria Bonardo)
  • Se una cipolla | fa lo spogliarello | piango a ruscello. (Marcello Marchesi)
  • – Gli orchi sono... come le cipolle.
    – Puzzano?
    – Sì... no!
    – Ah, ti fanno piangere?
    – No!
    – Ah, li lasci al sole, diventano marroni e poi spuntano i peletti bianchi?
    – No! Strati! Le cipolle hanno gli strati. Gli orchi hanno gli strati. Le cipolle hanno gli strati. Capito!? Tutti e due abbiamo gli strati!
    – Aah, tutti e due avete gli strati?
  • Coerente è la cipolla, | riuscita è la cipolla. | Nell'una ecco sta l'altra, | nella maggiore la minore, | nella seguente la successiva, | cioè la terza e la quarta. | Una centripeta fuga. | Un'eco in coro composta.
  • La cipolla, d'accordo: | il più bel ventre del mondo. | A propria lode di aureole | da sé si avvolge in tondo. | In noi – grasso, nervi, vene, | muchi e secrezione. | E a noi resta negata | l'idiozia della perfezione.
  • La cipolla è un'altra cosa. | Interiora non ne ha. | Completamente cipolla | fino alla cipollità. | Cipolluta di fuori, | cipollosa fino al cuore, | potrebbe guardarsi dentro | senza provare timore.
  • Chi è uso alle cipolle, non vada a' pasticci. (toscano)
  • Chi ha vitella in tavola non mangia cipolla. (toscano)
  • Dàgli, dàgli, le cipolle diventano agli.
  • Iu tagghiu cipuddi e a iddu ci chiancinu l'occhi.[1] (aliminusano)

Note

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  1. «Sono io a sbucciare le cipolle ma è a lui che lacrimano gli occhi.»

Voci correlate

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Altri progetti

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