Drammaturgo

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Shakespeare (attribuito a J. Taylor, 1610)

Citazioni sul drammaturgo.

  • Credo che il drammaturgo sia un predicatore laico che divulga in termini popolari le idee contemporanee, in termini così popolari che il ceto medio, quello cioè che riempie i teatri, può comprendere senza sforzarsi troppo di che si tratta. (August Strindberg)
  • Dinanzi alle sue creature, Plutarco [nelle Vite] non ha mai un atteggiamento acritico. [...] È longanime come può esserlo solo un drammaturgo che opera sempre con molti personaggi dai caratteri diversi e in particolare con le loro diversità. Per questo ha esercitato due generi di influenza. Alcuni hanno ricavato i loro modelli da lui, come da un libro di oracoli, e hanno modellato la propria vita in conformità. Altri hanno assunto dentro di sé i suoi quasi cinquanta personaggi e sono, così, divenuti o rimasti drammaturghi. (Elias Canetti)
  • I drammaturghi ci imbrogliano sull'amore. Lo rendono carino, comico, lascivo, ma non possono renderlo vero. (Shakespeare in Love)
  • I motivi di un'azione mutano il più delle volte durante l'azione stessa e appaiono, almeno dopo l'azione, del tutto diversi: questo è un dato importante, che la maggior parte dei drammaturghi trascura. (Friedrich Hebbel)
  • Il drammaturgo descrive gli uomini. Per farlo prende degli attori. (Friedrich Dürrenmatt)
  • Io credo di aver più di una volta dimostrato in questi saggi come i drammaturghi spagnoli rifuggano dall'analisi psicologica e dalla pittura dei caratteri; dissi come i drammaturghi francesi alle profondità della passione preferiscano, se si fanno poche eccezioni, le astruserie del sillogismo e gli armeggii della dialettica; e così potrei dimostrare che gli Italiani sono da natura portati all'espressione lirica dei sentimenti e non all'espressione drammatica. (Egidio Gorra)
  • La scintilla è comune, il drammaturgo comprende l'attore. (Leopoldo Trieste)
  • Pirandello è stato grande scrittore, è stato premio Nobel, ma è difficile essere drammaturgo dopo Eschilo, dopo i grandi drammaturghi. Un drammaturgo del Novecento è di più di uno scrittore, è un uomo che si può paragonare a Euripide. (Vittorio Sgarbi)
  • Tra i giovani drammaturghi noto sempre – anzi, quasi sempre, giusto per non generalizzare – una grandissima ignoranza. È evidente che non hanno letto un cazzo. Non hanno letto i classici greci, le laudi medievali, la commedia del Rinascimento, gli elisabettiani, eccetera. Io invece ho letto tutto quello che potevo. E saprei scrivere una scena à la manière di Goldoni, Shakespeare, Cechov, Ionesco. Una volta con Strehler ho scritto un prologo a un atto di Shakespeare e lui non si è accorto che non era di Shakespeare. I giovani autori invece non percorrono questa strada, non traggono insegnamento dal passato. E sbagliano. (Luigi Lunari)
  • [Il drammaturgo deve essere] un prete che crede nel suo dio e che, per questa ragione, non dà mai alle masse la minima impressione di falsità del culto, che istruisce le masse, e le pone davanti al vertice della loro stessa visione del mondo. (Apollon Aleksandrovič Grigor'ev)

Stanisław Jerzy Lec[modifica]

  • Come molti drammaturghi, non capisce il suo ruolo sulla scena.
  • Il drammaturgo: il ventriloquo dell'anima.
  • Il vero autore tragico adopera il contagocce per le lacrime.

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