Fantasmi a Roma
Fantasmi a Roma
Reginaldo (M. Mastroianni), Annibale (E. De Filippo) e Bartolomeo (T. Buazzelli)
Titolo originale |
Fantasmi a Roma |
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Lingua originale | italiano |
Paese | Italia |
Anno | 1961 |
Genere | commedia, fantastico |
Regia | Antonio Pietrangeli |
Soggetto | Ennio Flaiano, Antonio Pietrangeli, Ettore Scola, Ruggero Maccari, Sergio Amidei |
Sceneggiatura | Ennio Flaiano, Ruggero Maccari, Antonio Pietrangeli, Ettore Scola |
Produttore | Franco Cristaldi |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori originali | |
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Note | |
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Fantasmi a Roma, film italiano del 1961 con Marcello Mastroianni ed Eduardo De Filippo, regia di Antonio Pietrangeli.
Incipit[modifica]
Dicono che le ore del sonno sono tutte tempo rubato alla vita. Io posso essere d'accordo, ma... ma se uno non se ne va a letto, che fa? Come arriva fin all'indomani mattina? (Annibale)
Frasi[modifica]
Citazioni in ordine temporale.
- I pappagalli sono come i bambini. Fanno versacci con la bocca e i genitori entusiasti: "Correte! Venite! Ha parlato. Ha detto questo, ha detto quello". Che deve dire? Non dice niente. (Annibale)
- L'amore è come la storia: pochi eroi e milioni di vigliacchi. (Flora)
- Quando io morirò, tu portami il caffè, e vedrai che io resuscito come Lazzaro. (Annibale)
- In fondo i generali sono tutti caporali rimbambiti. (Annibale)
- [Leggendo il giornale] Eh, a me però questo Chruščëv me sta simpatico. [si sente rumore dall'alto] No, no. M'è scappata. Non si ripeterà più. (Bartolomeo)
- Quando una cosa è vecchia, bisogna lasciarla com'è. Perché se uno cerca di modernizzarsi, rischia di non piacere più. (Annibale)
- Siete tutti su a lista! La lista di Regina. Mì madre era una battona e semo tutti fratelli. (Regina)
- Spezzatino co' peperoni: solo i principi me capiscono! (Cuoco)
- Anche un verme come questo, oggi trova moglie. Certo è un cornuto. (Reginaldo)
- Sei più falsa di... di una donna. Se non fossi nuda, mi faresti schifo. (Reginaldo)
- Le donne sono troppo cretine per essere antipatiche. (Giovanni Battista)
- Al fuoco, al fuoco! La fiaccola dell'ignoranza ha dato fuoco al mondo! (Giovanni Battista)
Dialoghi[modifica]
Citazioni in ordine temporale.
- Idraulico: Guardi, sono le undici. Tra una cosa e l'altra se fanno le undici e mezza, a mezzogiorno dobbiamo stacca', non vale la pena. Tornamo domani, eh?
Annibale: Eh già, tra una cosa e l'altra... voglia di lavorar, saltami addosso! - Annibale: Ma possibile che non sai fare nemmeno il tuo mestiere?
Augusto: Tu non ce l'hai avuto mai un mestiere! - Flora: Ma perché quando uno muore, piangono tutti? Io non capisco.
Bartolomeo: Credono solo nella vita e pensano di stare meglio di noi. - Bartolomeo: E tu che fai? Perché piangi?
Flora: Così, non sapevo che fare. - Flora: Vieni anche tu, Giobat?
Giovanni Battista: Giobat un corno. Giovanni Battista mi chiamo io.
Citazioni su Fantasmi a Roma[modifica]
- Traducendo in film una sceneggiatura brillante e spiritosa A. Pietrangeli ha saputo narrare la sua favola surrealistica con un distacco e un'eleganza inconsueti alla commedia italiana. (il Morandini)
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