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Finale del campionato mondiale di calcio 2006

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Una fase di gioco su palla ferma: di spalle i francesi Thuram e Zidane, sulla destra gli italiani Totti e Toni

Citazioni sulla finale del campionato mondiale di calcio 2006.

  • E allora diciamolo tutti insieme, tutti insieme, quattro volte: siamo campioni del mondo, campioni del Mondo, campioni del Mondo, campioni del Mondo! Abbracciamoci forte, e vogliamoci tanto bene; vogliamoci tanto bene. Perché abbiamo vinto, abbiamo vinto tutti stasera, abbiamo vinto tutti, amici, abbiamo vinto tutti, abbiamo vinto tutti amici. Guardate dove siete, perché non ve lo dimenticherete mai! Guardate con chi siete, perché non ve lo dimenticherete mai! E sarà l'abbraccio più lungo che una manifestazione sportiva vi abbia mai regalato, forse uno dei più lunghi della vostra vita! Abbracciatevi forte... Abbracciatevi forte... E abbracciate soprattutto questa meravigliosa squadra che ha vinto soffrendo, che ha vinto come l'Italia non era riuscita a vincere: ai calci di rigore, contro la Francia che ci aveva sempre eliminato, contro i francesi che ci avevano sempre battuto nelle manifestazioni dal '78 in avanti. E questa volta no, questa volta no... Questa volta abbiamo vinto noi. E Beppe, ci prendiamo la coppa, Beppe! Ci prendiamo la coppa, Beppe! (Fabio Caressa)
  • È stata una gara particolare[:] pronti, via, e loro hanno segnato su un rigore che non ho avuto modo di rivedere, quindi non vi so dire se c'era o meno. Noi siamo stati bravi ad avere una splendida reazione con il gol di Materazzi e la traversa di Toni. Poi nel secondo tempo siamo calati e abbiamo sofferto. È per questo che ho tolto Totti. Lui non è ancora al massimo della condizione e ha pagato i 120 minuti disputati con la Germania, non gli riuscivano le sue giocate. A determinare il calo è stato anche il fatto che gli infortuni ci hanno obbligato a giocare dietro sempre con gli stessi uomini. (Marcello Lippi)
  • Il cielo è azzurro sopra Berlino! (Marco Civoli)
  • [Parlando della testata di Zidane rifilata a Materazzi] Richiamai l'attenzione dell'arbitro, perché temevo che Marco non si rialzasse. Avevo appena parato un colpo di testa di Zidane che pareva una sassata: per poco non mi piega la mano. Soltanto dopo trenta secondi ho realizzato, non lo nego, che l'espulsione dell'avversario più forte sarebbe stata un vantaggio. (Gianluigi Buffon)

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