Vai al contenuto

Gli orrori di Frankenstein

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.

Gli orrori di Frankenstein

Questa voce non contiene l'immagine di copertina. Per favore aggiungila, se puoi. :)
Titolo originale

The Horror of Frankenstein

Lingua originale inglese
Paese Regno Unito
Anno 1970
Genere horror
Regia Jimmy Sangster
Sceneggiatura Jeremy Burnham, Jimmy Sangster
Produttore Jimmy Sangster
Interpreti e personaggi
Note
Casa di produzione: Hammer Film Productions


Gli orrori di Frankenstein, film del 1970 diretto da Jimmy Sangster.

Incipit

[modifica]

Professore: Frankenstein!
Victor Frankenstein: Dica, professore.
Professore: Tu hai finito il problema?
Victor Frankenstein: Sì, ho finito. C'è qualche errore, professore?
Professore: Certo, qui hai sbagliato. Non sei stato attento. Questo è il risultato della tua fretta.
Victor Frankenstein: Mi fa vedere l'errore, per favore?
Professore: Eccolo. Il rapporto AB su AC è costante per quell'angolo.
Victor Frankenstein: Questo è esatto, professore.
Professore: Grazie!
Victor Frankenstein: Ma anche i rapporti OB su AO, o per AB su cotangente OB, o OB su cotangente AB sono costanti. [la classe ride]
Professore: Silenzio! Seguitate a lavorare! Poiché il compito in classe ti sembra tanto borioso, spero che vorrai essere così gentile da mostrarmi cos'è che attirava la tua attenzione.
Victor Frankenstein: Certo professore. [gli mostra un disegno di una donna nuda con evidenziate le articolazioni del corpo]
Professore: È questo cos'è?!
Victor Frankenstein: Anatomia umana.
Professore: Anatomia, eh? Ora vieni qui! Stendi la mano!
Victor Frankenstein: No, signore.
Professore: Come hai detto?
Victor Frankenstein: Se io le permettessi di picchiarmi, sarebbe come ammettere che lei è superiore a me. E poiché le cose non stanno così, non lo permetto.

Frasi

[modifica]
  • Potrei essere considerato eccentrico perché tengo una tartaruga in casa. Molti lo pensano, ma è pulita, non fa rumore, non morde e va in letargo tutto l'inverno. E che c'è di meglio, eh? (Prof. Heiss)
  • Il fatto che penda dalle mie labbra non è un segno di amore eterno. È solo un segno di buon gusto. (Victor Frankenstein)
  • Di solito chi ha fretta di pubblicare non lavora seriamente. (Prof. Heiss)
  • Era enorme, pieno di piaghe, ma non aveva vestiti, solo fasce. (Stephan)
  • [Rivolto al mostro] Devi imparare un po' di educazione. Quando dico qualcosa, ascolta e obbedisci. (Victor Frankenstein)
  • Però era un buon mostro, vero? (Ragazzina)

Dialoghi

[modifica]
  • Victor Frankenstein: Ho bisogno di soldi, papà.
    Barone Frankenstein: Niente quattrini. Ti ho già anticipato due anni di stipendio. A cosa ti servono?
    Victor Frankenstein: Per aquistare apparecchi scientifici.
    Barone Frankenstein: Che cosa? Ascolta, figliolo. Se tu fossi venuto a chiedermi soldi perché avevi messo nei guai una ragazza del villaggio, te li avrei anche dati. Sarebbe normale. Ma non è naturale che un ragazzo della tua età sia tanto interessato a queste sciocchezze scientifiche.
    Victor Frankenstein: È naturale invece per un uomo della tua età interessarsi a una cameriera di sedici anni?
    Barone Frankenstein: Come osi insinuare una cosa simile?!
    Victor Frankenstein: E dai, piantala, papà!
    Barone Frankenstein: Se non la smetti di fare l'arrogante con me, ti darò una bella lezione.
    Victor Frankenstein: Così risolvi i problemi, vero? Vuoi aver ragione con la frusta.
  • Preside: Proprio così! Mia figlia è incinta.
    Victor Frankenstein: Mi congratulo con lei.
    Preside: Si congratula con me?! Questo è tutto quello che ha da dire a me?
    Victor Frankenstein: Al momento sì.
    Preside: Quello che volevo sapere da lei è cosa intende fare ora.
    Victor Frankenstein: Ho superato tutti gli esami di medicina. Potrei fare una piccola operazione. O potrebbe farla lei.
    Preside: Dimenticherò questo suo commento, giovanotto.
  • Victor Frankenstein: Ti ricordi di quei esperimenti di cui ti parlai?
    Wilhelm Kassner: Sì.
    Victor Frankenstein: Bene. Ho delle idee fantastiche. Vieni. Vieni a vedere. [mostra un braccio attaccato a degli elottrodi]
    Wilhelm Kassner: Ma Victor, dove l'hai preso?
    Victor Frankenstein: L'ho rubato da un'aula d'anatomia. [attiva gli elettrodi] Attento, eh. Guarda! [il braccio fa il gesto delle corna] Lo manderò al preside con i miei saluti.
  • Wilhelm Kassner: Ma che diavolo è questo?
    Victor Frankenstein: Cosa? Un filtro del sangue.
    Wilhelm Kassner: Come?
    Victor Frankenstein: Una specie di rene artificiale. L'ho visto su il giornale medico il mese scorso.
    Wilhelm Kassner: Ma a che ti può servire un rene artificiale?
    Victor Frankenstein: Col nostro lavoro può sempre essere utile.
    Wilhelm Kassner: Victor, ma in che cosa consiste il nostro lavoro?
    Victor Frankenstein: Ricerca.
    Wilhelm Kassner: Sì, d'accordo, ma che campo?
    Victor Frankenstein: Sulla vita.
  • Victor Frankenstein: Ti ricordi che guaio all'università durante le lezioni di anatomia?
    Wilhelm Kassner: Quale guaio?
    Victor Frankenstein: Non c'erano mai abbastanza cadaveri.
    Wilhelm Kassner: Ma questo era all'università. Che c'entra ora?
    Victor Frankenstein: Il fatto che siamo in vacanza non vuol dire che non possiamo lavorare. Una testa come questa sarebbe stata divisa tra duecento studenti. E così invece è tutta per noi.
    Wilhelm Kassner: Dunque vuoi continuare gli studi di anatomia. E così?
    Victor Frankenstein: Certo. Per che altro allora?
  • Wilhelm Kassner: Sei uno strano tipo, Victor.
    Victor Frankenstein: Perché?
    Wilhelm Kassner: A volte sai essere gentile, umano. E altre volte invece sei freddo come il ghiaccio. Talvolta mi chiedo qual è il vero Frankenstein.
    Victor Frankenstein: Quando l'hai scoperto, dimmelo.
  • Ladro di tombe: Capisco signore. Lei vuole solamente la merce intatta. Ma certamente lei capirà che se non avessero qualche piccolo difetto, non sarebbero morti. Non è vero?
    Victor Frankenstein: Questo è naturale.
    Ladro di tombe: E le interessano più maschi o femmine?
    Victor Frankenstein: Un maschio andrà bene.
    Ladro di tombe: Non vorrei offenderla. Capitano dei tipi strani nel mio giro di affari. C'era un signore un giorno...
    Victor Frankenstein: Lasci da parte i suoi dettagli autobiografici e mi dica cos'ha a disposizione.
    Ladro di tombe: Purtroppo non è molto. Tempi magri. La gente non muore più come una volta. Colpa del benessere, ecco cos'è.
  • Wilhelm Kassner: Quello che fai qui non solo è orribile, ma pericoloso.
    Victor Frankenstein: E perché?
    Wilhelm Kassner: Tu scuoti delle forze che non conosci bene.
    Victor Frankenstein: Ovvia, Wilhelm. Sembri un bambino impaurito.
    Wilhelm Kassner: La paura è un fenomeno positivo. Ci distoglie dall'avventurarci troppo nell'ignoto.
    Victor Frankenstein: È lo scopo della scienza venturarsi nell'ignoto.
    Wilhelm Kassner: Ma ci sono dei limiti, e tu li hai raggiunti.
  • Ten. Henry Becker: Prendi la cosa molto alla leggera, Victor.
    Victor Frankenstein: Non vorrai che mi addolori per tutti quelli che vengono uccisi dai briganti?
    Ten. Henry Becker: Anche se succede vicino al castello?
    Victor Frankenstein: Ma che differenza c'è?
    Ten. Henry Becker: Pensavo che l'idea di un maniaco enorme e sanguinario che si aggiri qui intorno avrebbe dovuto preoccuparti.

Explicit

[modifica]

Ormai ho la formula e lo farò perfetto. (Victor Frankenstein)

Citazioni su Gli orrori di Frankenstein

[modifica]
  • Con molto sangue e poca sostanza, segna la fine del grande cinema gotico made in Britain prodotto dalla Hammer. (Il Mereghetti)
  • Dopo Distruggete Frankenstein!, la Hammer pensa che sia necessario ricominciare da capo nella serie di Frankenstein e fa piazza pulita: via Fisher, via Cushing. La regia è affidata a Jimmy Sangster, sceneggiatore dei primi Frankenstein hammeriani, che realizza una specie di remake de La maschera di Frankenstein, accentuando i toni ironici e grotteschi e arrivando anche ad alcuni momenti apertamente comici, talvolta divertenti ma poco amalgamati con il resto del film che vorrebbe mantenersi nei binari dell'horror. Ralph Bates, allora in ascesa, fa un Frankenstein in linea con lo stile del film, ma non ha la pregnanza e la forza di convinzione di Cushing. Visivamente, il film è piuttosto povero ed è diretto senza molta immaginazione. Anche il mostro segna un ritorno a un concetto semplice e banale che i film di Fisher avevano invece caricato di significati complessi e interessanti. (Rudy Salvagnini)
  • Forse non avrei dovuto interpretare un ruolo che solo Peter Cushing avrebbe potuto ricoprire. Si trattava però di una parodia e credo che Jimmy Sangster, che scrisse, produsse e diresse il film, abbia avuto in mente qualcosa come Frankenstein Junior ma alla fine il nostro lavoro non fu né abbastanza spaventoso né abbastanza divertente. Ho paura che non ci siamo spinti abbastanza in là, avremmo dovuto fare un vero film comico. (Ralph Bates)
  • Il tentativo di Gli orrori di Frankenstein è chiaro: realizzare una commedia nerissima. Il risultato ha alcuni momenti decisamente divertenti, ma l'insieme manca di una focalizzazione precisa degli intenti. (Rudy Salvagnini)
  • Mi dissero che volevano una parodia del primo Frankenstein mentre ero negli Stati Uniti. Rifiutai. Mi dissero allora che avrei potuto produrre il film in prima persona. Rifiutai ancora, facendomi però balenare in mente un'idea. Se mi avessero fatto dirigere il film avrei detto di sì. Loro furono d'accordo ed io finalmente accettai. Arrivato sul set però, pensai di farne una satira e credo che proprio questo sia stato il mio errore finale. (Jimmy Sangster)
  • Tanto era riuscita e brillante La maschera di Frankenstein di Terence Fisher, infatti, tanto è risibile e grottesco Gli orrori di Frankenstein di Jimmy Sangster, inevitabilmente destinato a rivelarsi un disastro al "box office". Film da dimenticare. (Luigi Cozzi)

Altri progetti

[modifica]