L'ultimo sogno
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L'ultimo sogno
Titolo originale |
Life as a House |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Stati Uniti d'America |
Anno | 2001 |
Genere | commedia drammatica |
Regia | Irwin Winkler |
Soggetto | Mark Andrus |
Sceneggiatura | Mark Andrus |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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L'ultimo sogno, film statunitense del 2001 con Kevin Kline, regia di Irwin Winkler.
Frasi
[modifica]- Che razza di madre è una che non sopporta il proprio figlio? (Robin)
- Sai, penso che dovrebbe esserci una porta che separi la cucina dal bagno. Perfino nella giungla, i popoli tribali, hanno due posti per le due cose. Probabilmente è come... una specie di legge! Probabilmente c'è anche nella Bibbia. E come minimo è una violazione delle norme dell'edilizia. (Sam)
- Tu non mi puoi garantire niente, perché non hai niente da garantire. (Sam)
- Se mi dovessi preoccupare per tutte le cose che mi preoccupano, sarei morto dalla preoccupazione. (Peter)
- Il senno di poi: è come essere lungimiranti sul passato. (George)
- Però sai qual è la cosa stupenda? È che il cambiamento può essere così costante che non senti nemmeno la differenza fino a quando non cambia tutto. Può essere un processo così lento che non ti accorgi che la tua vita è meglio o peggio finché non è diversa. Oppure il cambiamento può essere radicale e tutto è diverso in un attimo. È capitato così a me. (George)
- Non c'è dubbio nella mia mente, al di là di tutto, della mia rabbia, del mio egoismo, il mio amore per te è rimasto sempre lo stesso. Se te ne ho fatto dubitare... quello è lo sbaglio più grosso di una vita piena di sbagli. (George)
- A Natale metteremo tante di quelle lucette, che i vicini avranno bisogno degli occhiali da sole. (George)
- Tutto capita per un motivo... come dice mio padre. (Sam)
- Sono diventato quello che dovevo essere, mi sono costruito una vita, mi sono costruito una casa. (George)
- Se tu fossi una casa, Sam, è qui che vorresti essere costruita: su una roccia, di fronte al mare, a sentire. A sentire. (George)
Dialoghi
[modifica]- George: Lavoro qui da vent'anni.
Brian: Magari sono... magari sono troppi.
- George: Lei che farebbe se avesse tre o quattro mesi di vita?
Infermiera: Ehm... mangerei tanta carne rossa.
George: Ottima idea.
Infermiera: Lei che farebbe?
George: Costruirei una casa.
- Infermiera: Potrebbe costruire una casa in quattro mesi?
George: O morire nel tentativo.
- Robin: Tu sei sconsiderato e assolutamente privo di emozioni.
George: E tu sei la donna più bella che io abbia mai conosciuto.
Robin: Che cosa?
George: E non intendo soltanto fisicamente, persino la tua rabbia è perfetta.
- Sam: Ti odierò per il resto della mia vita!
George: Non immagini neanche quanto io odii mio padre. Considerala una tradizione di famiglia.
- Robin: Una volta ci abitavo qui.
George: Sì... e mi hai odiato quattro anni sui cinque che ci hai abitato.
Robin: Sono stata qui sei anni... e ti ho odiato due su sei.
George: E quali?
Robin: Il primo e l'ultimo.
George: E perché il primo e l'ultimo?
Robin: Il primo perché non sapevo se mi amavi veramente e l'ultimo perché non sapevo se ti amavo veramente.
- George: Una volta non hai sognato di guarire le persone leccandole?
Robin: Non era un sogno, era Sam.
George: Ah... è vero, l'infezione all'orecchio.
Robin: Gli ho passato la lingua sul bordo dell'orecchio e l'ho guarito.
George: Non potresti andare in garage e leccare il suo pessimo umore?
- Sam: Sapevi di morire fin dall'inizio!
George: Lo sappiamo tutti fin dall'inizio. Solo che me... mi hanno messo in testa alla fila.
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