La regina di Saba
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La regina di Saba
Balkis (L. Ruffo) e Roboam (G. Leurini) in una scena del film
Titolo originale |
La regina di Saba |
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Lingua originale | italiano |
Paese | Italia |
Anno | 1952 |
Genere | storico |
Regia | Pietro Francisci |
Soggetto | Pietro Francisci, Giorgio Graziosi |
Sceneggiatura | Raoul De Sarro, Pietro Francisci, Giorgio Graziosi, Nino Novarese |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori originali | |
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La regina di Saba, film italiano del 1952 con Leonora Ruffo, Gino Cervi e Gino Leurini, regia di Pietro Francisci.
Frasi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- La rinuncia è la più grande prova dell'amore. E tu eri pronta a rinunciare. Riprendilo, è tuo. Tu sei la vera madre. (Salomone)
- In Egitto, in Assiria, in Babilonia raccontano che Balkis sia più bella di Betsabea. I suoi capelli hanno i riflessi dell'ala del corvo. E i suoi occhi azzurri quelli delle chiarità marine. Il suo corpo bianco, che profuma di gelsomino, è una gloria di luce dalle morbide movenze di pantera. (Abner)
- Dove c'è un avvoltoio c'è un patibolo, e dove c'è un patibolo c'è una città. (Roboam)
Citazioni su La regina di Saba
[modifica]- Insulso e goffo film in costume di un pioniere del genere. (Il Mereghetti)
- Uno dei primi film in costume (e sandaloni) di P. Francisci che pochi anni dopo avrebbe dato inizio al ciclo di Ercole e degli altri uomini forti, meritandosi dalla critica francese l'appellativo di "re del peplum". Basso costo, pochi mezzi, poche comparse, ma un certo mestieraccio. (il Morandini)
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