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Martin Amis

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Martin Amis nel 2007

Martin Louis Amis (1949 – 2023), scrittore e saggista britannico.

Citazioni di Martin Amis

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  • Dobbiamo imparare a mantenere il possesso di palla. È la migliore difesa.[1]
  • Dopo un po' ci si rende conto che gli interpreti del porno, anche se recitano da cani, sono attori eccellenti in un unico dettaglio: riescono a restare seri. Del resto la mancanza di senso dell'umorismo, universale e istituzionalizzata, è la linfa vitale del porno.[2]
  • Il porno è al servizio del "perverso polimorfo": il caos pressoché infinito del desiderio umano. Se nascondete una qualche perversità, allora prima o poi il porno riuscirà a individuarla.[2]
  • La legge del 7 aprile 1935[3] era la cristallizzazione dello stalinismo "maturo". Cercate di immaginare la massa del guantone con cui Stalin vi colpiva in faccia, immaginate la massa.[4]
  • La matematica degli scacchi è molto interessante, perché dopo 4 mosse da entrambe le parti le possibilità si contano già a miliardi. È il gioco da tavolo per eccellenza. In qualche rara occasione si intravede una combinazione che un grande maestro coglierebbe a prima vista, e improvvisamente la scacchiera sembra tremendamente ricca – sembra che brulichi di possibilità. E tutti i grandi giocatori sono animati dalla volontà di combattere: hanno tutti l'istinto del killer.[5]
  • Le armi sono come i soldi; nessuno ne ha mai abbastanza.[6]
  • Le pallottole non possono essere chieste indietro. Non potevano non essere inventate. Ma possono essere tolte dai fucili.[6]
  • Lolita non compare con il nome da sposata fino alla pagina 266 del libro (a pochi capitoli dalla fine): non è previsto che chi legga il libro distrattamente per la prima volta si ricordi del suo inatteso necrologio a pagina due. Qualsiasi altro scrittore avrebbe scommesso alla pari, utilizzando un' espressione del tipo "La Signora Richard F. ' Dolly' Schiller". Ma non Nabokov. Qualcosa gli fece intuire che Lolita sarebbe stato riletto e ri-riletto.[7]
  • Natale è il periodo in cui tutte le ragazze parlano solo di cose belle, di cose calde.[8]
  • Non è affatto chiaro come l'idea del paradiso-via-inferno [cioè il comunismo] abbia potuto sopravvivere a un solo istante di riflessione. Proviamo a immaginare che il "paradiso" promesso da Trockij sorgesse improvvisamente dal mucchio di macerie del 1921. Sapendo che per crearlo erano state sacrificate milioni di vite, chi avrebbe voluto abitarlo? Un paradiso a quel prezzo non è un paradiso. I mezzi determinano i fini, è stato detto, ma in Urss i mezzi sono stati l'unica cosa che si sia stati in grado di raggiungere. Esiste una contraddizione dentro la contraddizione: l'utopista militante, il perfettibilizzatore, nutre già in partenza una risentita rabbia verso l'evidenza della imperfettibilità umana. Nadezda Mandel'stam parla della "satanica" arroganza dei bolscevichi. La loro è anche un'infernale insicurezza e ostilità, un'infernale disperazione.[4]
  • Qualcuno ci sorveglia mentre scriviamo. La madre. Il maestro. Shakespeare. Dio.[9]
  • Quando arriva il successo per uno scrittore inglese, questi si procura una nuova macchina da scrivere. Quando il successo arriva per uno scrittore americano, si procura una nuova moglie.[10]
  • Tutti noi siamo tenuti insieme dalle parole, e quando le parole ci abbandonano non rimane più molto.[11]

Incipit di alcune opere

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Il secondo aereo

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È stato l'avvento del secondo aereo, uno squalo che avanzava basso sopra la Statua della Libertà: quello, il momento determinante. Fino ad allora l'America era stata convinta di assistere a un fatto non più grave del peggior disastro aereo della storia; ora cominciava a farsi un'idea dell'inverosimile violenza schierata contro di lei.
Non ho mai visto un oggetto che di norma risulta familiare trasformato così radicalmente dall'affetto («emozione e desiderio che influenzano il comportamento»). Quel secondo aereo sembrava fremente di vita, galvanizzato dalla malvagità e totalmente alieno. Per le migliaia di persone nella Torre Sud, il secondo aereo ha significato la fine di tutto. Per noi, il suo bagliore era il flash di agenzia di un prossimo futuro.

La storia da dentro

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Benvenuto! Fatti avanti, questo è un piacere e un privilegio. Lascia che ti aiuti. Dammi il cappotto, lo appendo qui (oh, per inciso, il bagno è da quella parte). Perché non ti siedi sul sofà… cosí puoi regolare la distanza dal fuoco.

L'informazione

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Le città di notte contengono uomini che piangono nel sonno, poi dicono Niente. Non è niente. Solo un sogno triste.[12]

London Fields

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Questa è una storia vera, ma non riesco a credere che stia veramente accadendo.
È anche una storia di morte. Non riesco a credere alla mia fortuna.
E una storia d'amore (credo), la cosa più singolare che si possa verificare, sul finire del secolo, sul finire di questo giorno maledetto.
Questa è la storia di un assassinio. Non è ancora accaduto. Ma accadrà. Meglio così. So chi è l'assassino. So chi è la vittima. So quando accadrà. E dove. So qual è il movente (il movente di lei) e quali mezzi saranno impiegati. Conosco la pista, la posta, l'antagonista, il pazzo, il capro espiatorio, anche lui distrutto. E non potrei fermarli, penso, neanche se lo volessi. La ragazza morirà. Lo ha sempre voluto. Non si può fermare la gente, quando si mette in moto. Non si può fermare la gente, quando si mette in moto e comincia a creare. Verso rapide lacrime di gratitudine su questa pagina. Non tutti i giorni, vero, i narratori hanno la fortuna che accada qualcosa di reale (qualcosa di compiuto, di sensazionale e piuttosto vendibile) e a loro non resta che raccontarlo?

Citazioni su Martin Amis

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  • È intelligente, vedi, ma è anche un fottutissimo idiota, anzi peggio, molto peggio, perché lo è diventato tardi nella vita. (Kingsley Amis)

Note

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  1. Da Inglesi nel pallone, Internazionale, n. 546, 2 luglio 2004, p. 24.
  2. a b (EN) Da A rough trade, TheGuardian.com, 17 marzo 2001; traduzione da Dentro il porno, Internazionale.it, 28 marzo 2019.
  3. Legge con cui furono estese ai maggiori di dodici anni tutte le pene, compresa quella capitale. Fonte: André Brissaud, Le "grandi purghe" di Mosca, Ginevra, Edizioni Ferni, 1973, p. 76.
  4. a b Da Koba il Terribile, Einaudi; citato in Stenio Solinas, Che vergogna l'Europa: i crimini staliniani pesano meno della Shoah, il Giornale, 24 dicembre 2010.
  5. Citato in Neil MacGregor, Civiltà degli scacchi, la Repubblica, 4 settembre 2012.
  6. a b Da I mostri di Einstein.
  7. Dall'articolo NABOKOV 'Quella divina leggerezza regalata ai lettori' Martin Amis e i segreti dell'autore di Lolita, traduzione di Anna Bissanti, repubblica.it, 2011.
  8. Da Money; citato in Aa.Vv., Pensieri di Natale, a cura di Luigi La Rosa, BUR, Milano, 2005, p. 23. ISBN 88-17-00896-6
  9. Da London Fields, Vintage Books, 1991, p. 397.
  10. Da The Moronic Inferno and Other Visits to America.
  11. Da "L'inglese del re", in L'attrito del tempo, Einaudi, 2019, traduzione di Federica Aceto. Citato in Come polvere, su ilpost.it.
  12. Citato in Giacomo Papi, Federica Presutto, Riccardo Renzi, Antonio Stella, Incipit, Skira, 2018. ISBN 9788857238937

Bibliografia

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  • Martin Amis, Il secondo aereo. 11 settembre: 2001-2007, traduzione di Giovanna Granato, Einaudi, 2009. ISBN 9788806177942
  • Martin Amis, London Fields, traduzione di Ranieri Carano, Einaudi, 2009. ISBN 9788806192020
  • Martin Amis, La storia da dentro, traduzione di Gaspare Bona, Einaudi, 2020. ISBN 9788806255411

Altri progetti

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Opere

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