Luc Besson
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Luc Besson (1959 – vivente), produttore cinematografico, sceneggiatore, regista e scrittore francese.
Citazioni di Luc Besson
[modifica]- [Su Louise Bourgoin, protagonista del suo film Adèle e l'enigma del faraone] Ho scoperto Louise Bourgoin quando conduceva uno strampalato programma di previsioni meteo, dove ogni giorno riusciva a inventarsi un modo nuovo e folle per annunciare il tempo. Quando l'ho incontrata ho potuto confermare le mie impressioni e ho deciso di proporle la parte di Adèle. Louise è una persona incredibilmente dedita al lavoro e al di fuori di ogni logica delle attrici dello star system. Ogni giorno, durante le pause di lavorazione, si sedeva a fianco dell'uscita del set e si metteva a ripetere la sua parte. Tutta la gente che passava la scambiava per qualcuno della sicurezza...[1]
- Ognuno di noi è diverso, io sono diverso dagli altri, e Valerian è il frutto della mia fantasia e visione. Credo sia un bene che ci sia così tanta scelta: siamo fortunati a vivere in un’epoca dove al lunedì puoi vedere un film, e il giorno dopo uno completamente diverso. Da spettatore, molti dei film che ci sono oggi in giro mi annoiano, perché troppo prevedibili, e per quanto siano fatti bene, dopo mezzora sai già chi è il cattivo e come finirà.[2]
- Preferisco scrivere, perché quando scrivi sei da solo e non dai fastidio a nessuno. In più puoi inventare quello che ti pare, un'invasione di 100 zanzare diventa facilmente una flotta di 500 zanzare. Puoi metterci 15 pagine per descrivere un giardino, insomma sei libero. Fatelo anche voi, bambini, prendete un quaderno e scrivere le vostre storie.[3]
- [Su Dracula - L'amore perduto] La fonte d’ispirazione è stata più la figura del dandy che Nosferatu [...], il mio Dracula è un esteta che ama le cose belle, i tessuti in seta, gli anelli, i profumi e i balli, ed è un buono, ovvero il contrario di ciò che ci si aspetta, perché in questo mondo oscuro c’è bisogno di più amore.[4]
- [Su Dracula - L'amore perduto] Ci vuole coraggio! E il coraggio è proprio una delle cose di cui volevo parlare in questo film. Nella nostra società lo abbiamo perso, se hai anche solo un problema molli. Lui non ha paura dell'amore che sente: è romantico, coraggioso ed eroico in un certo senso.[5]
- [Su Dracula - L'amore perduto] Lui non può morire, anche se ci prova, quindi cosa può fare? Ha il tempo ma non può legarsi alle persone, perché moriranno. E quindi si appassiona all'arte, alla pittura, alla musica, a sete e gioielli. Ecco perché lui diventa un dandy.[5]
Intervista di Alessandro Gamma, ilcineocchio.it, 21 ottobre 2025.
[Su Dracula - L'amore perduto]
- È molto più un film sulla solitudine e sull'amore che sulla fragilità psicologica del mostro. È un mostro, certo, ma lo amiamo. È come ne La bella e la bestia: lui è una bestia, ma perché? Perché era un uomo innamorato. Ed è proprio da lì che nasce la mia attrazione per il personaggio.
- Per me non è affatto un film horror. Uso Dracula solo come sfondo. Si potrebbe anche togliere il suo nome dal titolo e chiamarlo semplicemente "Una storia d'amore". Non volevo rifare Dracula come genere, così come non chiedi a qualcuno "perché fai un western?" quando ne sono già stati fatti migliaia. Perché ha una storia da raccontare, tutto qui. So che ci sono persone che amano profondamente il personaggio di Dracula, ma questo film non è per loro. Forse c'è un po' di confusione. Non è per i fan dell'horror classico: loro resteranno delusi. Perché non è una storia di Dracula con sangue e terrore.
- Mi sono chiesto: "Questo uomo vive in un castello da quattro secoli… ma chi si prende cura del castello?" Schiavi? Persone che ha morso? Donne? Nel romanzo, per esempio, ha delle ninfe – tre ninfe che vivono con lui nel castello – ma è una cosa un po' strana: cerca sua moglie e intanto ha tre ragazze a casa. Così ho iniziato a cercare, a guardare Notre-Dame, i gargoyle di Notre-Dame, e mi sono detto: "Forse potrebbero essere loro a occuparsi del castello." Poi mi sono chiesto: "Ma da dove vengono questi gargoyle?" E ho pensato: "Forse sono bambini." Perché lui non vuole uccidere i bambini. Quindi li trasforma in gargoyle, così possono servirlo.
- [Su Dracula] Dimenticate la parte horror: è la storia di un uomo che aspetta quattrocento anni solo per dire addio, come si deve, alla donna che amava. È una cosa incredibilmente romantica.
- Non riuscivo a trovare la mia Elisabetta. Ho visto diverse attrici, ma non sentivo quella scintilla. Poi Caleb mi ha mandato una foto — credo tramite Instagram, per via della musica – dicendo: "Dovresti vedere questa ragazza". L'ho guardata, e poi ho capito di conoscerla: era Zoe, la figlia di Rosanna Arquette. L'avevo incontrata quando aveva tre settimane di vita! È cresciuta un po', diciamo. L'ho incontrata di nuovo e ha fatto molti provini, duri, perché un ruolo del genere richiede forza, non puoi interpretarlo se non sei pronta. È minuta, ma molto forte. E alla fine ha ottenuto la parte.
Intervista di Alice Di Marco, repubblica.it, 21 ottobre 2025.
[Su Dracula - L'amore perduto]
- Quando ho girato Dogman e ho conosciuto Caleb Landry Jones mi sono reso conto che non avevo mai lavorato con un attore così bravo: è umile, nonostante il talento sopraffino. E per lavorare ancora insieme ho cercato un personaggio abbastanza complesso per lui: ho pensato a Mao, Gesù, Karl Marx o Fidel Castro, finché la nostra attenzione non è caduta su Dracula. Ho riletto il romanzo di Bram Stoker e sono rimasto sorpreso quando ho capito che raccontava una grande storia d'amore: la vicenda di un uomo che aspetta 400 anni con la speranza di ritrovare la moglie defunta. L'ho trovato così romantico che ho deciso che era la storia che volevo raccontare.
- Dracula non mi ha mai affascinato e detesto i film horror, che mi hanno sempre fatto troppa paura. Io avevo voglia di divertirmi col personaggio: il mio Dracula è particolare, in realtà non gli piace il sangue.
- Dracula è uno di quei classici che possono essere reinterpretati decine di volte: se mettessi la stessa modella di fronte a Raffaello, Dalì e Dürer, i dipinti risultanti non sarebbero mai simili.
- [...] volevo che alla fine del film il pubblico dicesse: "Oh mio Dio, ma perché Dracula deve morire?". Viviamo tempi cinici, in cui conta solo il denaro, e io volevo dire quanto è importante l'amore nella nostra vita. Rispetto al romanzo ci sono differenze: ad esempio mi sono chiesto che cosa avesse fatto Dracula nei 400 anni di attesa e la risposta che mi sono dato è che ha cercato la moglie ovunque. E per incontrare più donne possibile in questa ricerca ha creato un profumo irresistibile. Molti naturalmente penseranno al romanzo di Patrick Süskind.
- Lo humour di Christoph mi ha permesso di alleggerire la tensione che si respira nelle scene in cui appare Dracula. E ci siamo divertiti insieme a giocare con alcuni cliché dei film di genere, come le croci che prendono fuoco.
- [«Dove avete girato il film?»] Oltre che a Parigi avremmo dovuto girare nel dipartimento del Giura, in Francia, ma ormai a causa del cambiamento climatico a marzo non nevica più. E così per trovare la neve siamo dovuti andare in Lapponia.
- Il problema è che il cinema è sempre più in mano agli studios e agli executive, mentre bisognerebbe restituire il potere ai creativi che lavorano con la propria arte.
Dichiarazioni durante la Festa del Cinema di Roma, cinecittanews.it, 24 ottobre 2025.
[Su Dracula - L'amore perduto]
- Il cinema funziona quando lascia intuire più che mostrare. Non servono spiegazioni o immagini esplicite: l'immaginario fa il resto.
- [...] la religione può farti stare molto bene e se la fede aiuta persone, va bene. Non mi piace quando porta a uccidere. Quest'uomo a Dio chiede solo una cosa: risparmia mia moglie. Ma lei muore. Di chi è la colpa? Di Dio o degli uomini? Lui vuole solo trovare la moglie. Quindi deve trovare un modo per attirare le donne, non può essere ovunque. Per poterlo fare puoi usare un flauto magico, un giornale o un profumo, come nel suo caso. Ho spinto il direttore della fotografia a guardare più dipinti possibile nei musei, per creare la giusta atmosfera. Quelle cose non le trovi su Netflix, si chiamano arte.
- Dracula ha molto tempo. Quindi sarà lento. Ogni volta che si tocca il collo... ho pensato: diamogli qualcosa da toccare. Abbiamo pensato a degli iguana. Non può amare le persone perché moriranno. Non può avere attaccamento con le persone... e dunque si attacca all'arte, che non muore mai. La pittura, la seta, i gioielli, la musica, e diventa un artista. Un dandy. Gli piace la seta, al tatto… scenografi e costumisti hanno lavorato così, scegliendo il color rame, cercando di far corrispondere una cosa con l'altra. Rame e porpora sono fantastici insieme.
Dichiarazioni durante la Festa del Cinema di Roma, thespot.news, 25 ottobre 2025.
[Su Dracula - L'amore perduto]
- Tutti conosciamo Londra e i castelli nebbiosi, ma Parigi mi sembrava più viva. Il 14 luglio tutti celebrano la libertà, nessuno si accorge di un vampiro che cammina tra la folla. Mi piaceva questa contraddizione. E poi amo Parigi, lo sanno tutti.
- Non volevo un vampiro con superpoteri, ma un uomo che soffre. Caleb ha trovato un accento rumeno perfetto e una voce bassa, quasi rettiliana. Quando l’ho sentito parlare così, ho capito che avevamo trovato il nostro Dracula.
- Matilda è precisa, disciplinata, ma capace di esplodere in emozione. Ha girato due film contemporaneamente, il mio e quello di Martone. È stata eroica.
- Sul set Caleb e Christoph si rispettavano come due spadaccini. Nessuno cercava di dominare l’altro. È stata una danza tra due anime.
- [Su Danny Elfman] Quando gli ho proposto il progetto, mi ha detto che era sempre stato il suo sogno fare un Dracula ma aveva già rifiutato tre film. Dopo aver letto la sceneggiatura mi ha mandato un tema che mi ha fatto piangere. Aveva capito tutto.
- Forse è strano dirlo, ma credo che Dracula sia il mio film più luminoso. Parla di amore, non di tenebre. E anche se ha i canini affilati, in fondo, è un film che morde il cuore.
Citazioni su Luc Besson
[modifica]- La gente si sbaglia; è Spielberg che dovrebbe essere considerato come un Luc Besson americano, e non il contrario. (Bruce Willis)
- Luc è uno dei miei eroi, adoro tutti i suoi film. (Dianna Agron)
- Mi piace l'approccio che ha verso le donne. Nel cinema spesso la trama ruota attorno al protagonista maschile e noi ragazze finiamo sempre a fare la parte delle damigelle da salvare. Luc è ossessionato dal dare forza a entrambi i sessi perché crede, come me in fondo, che non importa se al centro di una vicenda ci sono un uomo e una donna, due donne o due uomini: l'importante è riconoscere che insieme gli esseri umani sono migliori che da soli. (Cara Delevingne)
Filmografia
[modifica]- Nikita (1990)
- Léon (1994)
- Il quinto elemento (1997)
- Taxxi (1998)
- Giovanna d'Arco (1999)
- Wasabi (2001)
- The Transporter (2002)
- Banlieue 13 (2004)
- Transporter: Extreme (2005)
- Bandidas (2006)
- Taxxi 4 (2007)
- Io vi troverò (2008)
- Transporter 3 (2008)
- Adèle e l'enigma del faraone (2010)
- Colombiana (2011)
- Cose nostre - Malavita (2013)
- 3 Days to Kill (2014)
- Lucy (2014)
Note
[modifica]- ↑ Interviste a Luc Besson, mymovies.it.
- ↑ Dall'intervista di Simona Siri, Luc Besson: «Vi presento ‘Valerian’, il mio nuovo figlio», RollingStone, 15 settembre 2017.
- ↑ Dall'intervista di Cristiana Paternò, Luc Besson: l'intervista, Cinecittà News, 16 ottobre 2006.
- ↑ Citato in Riecco Dracula, ma questa volta è innamorato, ilnordest.it, 29 ottobre 2025.
- ↑ a b Citato in Luc Besson: «Il mio Dracula, dandy, coraggioso, romantico, elegante», style.corriere.it, 31 ottobre 2025.
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