Luna di fiele
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Luna di fiele
Titolo originale |
Bitter Moon |
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Lingua originale | inglese e francese |
Paese | Francia, Regno Unito |
Anno | 1992 |
Genere | drammatico |
Regia | Roman Polański |
Soggetto | Pascal Bruckner (romanzo) |
Sceneggiatura | Roman Polański, Gérard Brach, John Brownjohn |
Produttore | Roman Polański, Alain Sarde |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Note | |
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Luna di fiele, film del 1992 con Hugh Grant, regia di Roman Polański.
Frasi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Io non so nemmeno chi sei Nigel, ma non so perché ho la sensazione che tu sia l'ascoltatore che cerco da tanto tempo, spero che troverai interessante la mia storia. Capisco che è difficile essere partecipi a qualcosa che non ti riguarda... o forse ti riguarda già. (Oscar)
- Sì... l'eternità per me è cominciata una giornata d'autunno a Parigi, sul vecchio autobus 96 che fa il percorso da Montparnasse a Porte des Lilas. (Oscar)
- Parigi... la città dei miei sogni! Hemingway, Miller, Scott Fitzgerald... ero deciso a seguire le loro orme... forse anche troppo deciso per le mie capacità, perché probabilmente tutto questo ha ucciso in me ogni traccia di originalità, se mai l'ho avuta. (Oscar)
- Era inutile... Non riuscivo a scrivere, non riuscivo a dormire, non riuscivo a togliermela dalla testa! Lei era là da qualche parte... la mia strega con le scarpe da ginnastica bianche... Ma dove? (Oscar)
- C'era qualcosa di fresco e di innocente in lei, uno sconcertante miscuglio di maturità sessuale e di ingenuità infantile che toccava il mio vecchio cuore e annullava la differenza di età fra di noi. (Oscar)
- Non dimenticherò mai il rapimento di quel primo risveglio: mi sentivo come Adamo con in bocca il sapore della mela appena morsa, avevo davanti a me tutta la bellezza del mondo incarnata in un corpo di donna. In quel momento ho capito, con assoluta certezza, che era la donna che avevo sempre cercato. Restammo chiusi nel mio appartamento per tre giorni interi, eravamo inseparabili di giorno e insaziabili di notte... vivevamo d'amore e di croissant stantii. Lei lasciò il lavoro, non sopportavo di starle lontano... avevo assaporato una goccia di paradiso, per ritrovarmi poi su un marciapiede di Route de Sèvres... i cancelli del paradiso si erano aperti ma solo per essermi sbattuti in faccia. (Oscar)
- La sua figa era una fessura piccola e stretta, ma appena la belva che vi si nascondeva si svegliava sotto le mie carezze, si gonfiava, aprendosi nella cortina setosa che le copriva il pube, diventando un fiore carnivoro... come la bocca di un bambino che mi risucchiava avidamente il dito! Mi piaceva stuzzicarle il clitoride con la punta della lingua e poi lasciarlo là, lucido e umido come un anatroccolo, immerso in una pozza di carne rosea. (Oscar)
- Ogni rapporto tra uomo e donna, anche se armonioso, ha in sé il seme della farsa o della tragedia. (Oscar)
- Le stagioni venivano e passavano... il volto di Mimì per me nascondeva sempre mille misteri, il suo corpo mille dolci promesse... ma nel mio inconscio si affacciava di tanto in tanto la paura inconfessata che la nostra relazione fosse ormai arrivata al culmine e che da quel momento in poi potesse cominciare il declino. Poi accadde qualcosa una cosa che avrebbe messo tutto su un piano completamente diverso. Eravamo a Kitzbuhe in vacanza a sciare, avevo affittato uno chalet, era una notte particolare in casa stavamo caldi e comodi, grandi e pesanti fiocchi di neve volteggiavano dolcemente nell'oscurità, dietro ai vetri appannati, nessuna luce... solo quella del televisore. Mimì stesa sul pavimento con solo una t-shirt intenta a guardare un vecchio serial americano doppiato in tedesco e io sulla poltrona che la fissavo perso in una specie di intontito stupore. All'improvviso lei si alza si avvicina al televisore, allarga le gambe e piscia sullo schermo come se volesse cancellarlo... è stato come se il tempo si fosse fermato. Sono rotolato giù dalla poltrona e ho strisciato verso di lei fino ad infilarmi tra le sue gambe e mi sono rigirato, sono stato subito investito da quella calda dolcissima dorata cascata che mi inondava le guance, che mi riempiva le narici e mi pungeva gli occhi, finché qualcosa mi è scoppiato nel cervello con l'intensità di una scarica di multi mega volt... un lampo accecante mi ha oscurato completamente la vista ma ho avuto il più sublime, incredibile orgasmo della mia vita! È stato come se una lama infuocata mi trapassasse più e più volte, era il mio Nilo, il mio Gange, il mio Giordano, la mia fonte di giovinezza, il mio secondo battesimo. (Oscar)
- Gli amanti dovrebbero lasciarsi quando la passione è al culmine... senza aspettare l'inevitabile declino. (Oscar)
- Eravamo diventati videodipendenti. Una specie di drogati della TV. L'inevitabile scappatoia che permette a una coppia di sopportarsi senza avere l'obbligo di parlare. (Oscar)
- Mi sembrava di vederla guardare fuori dal finestrino quella luna stupenda. La stessa che guardavo io. Ma certamente lei non poteva vederla come la vedevo io. Le cose ci appaiono secondo il nostro stato d'animo. A lei doveva sembrare amare come il fiele, per me, era dolce come il miele. (Oscar)
- Negli occhi della donna che scopavo, vedevo riflettersi la seguente. (Oscar)
- Mi era venuto il dubbio che mi amasse ancora: in fondo non c'è gusto a ferire qualcuno di cui non ti importa niente. (Oscar)
Dialoghi
[modifica]- Mimì: Che bella serata amore! Vorrei che durasse in eterno!
Oscar: Eterno è un sacco di tempo. Non riesco a pensare così lontano. Non ci sono mai riuscito.
Altri progetti
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