Marco Furfaro

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Marco Furfaro nel 2022

Marco Furfaro (1980 – vivente), politico italiano.

Interventi alla Camera dei Deputati[modifica]

Dall'intervento alla seduta del 18 novembre 2022

Resoconto stenografico dell'Assemblea Seduta n. 11 di venerdì 18 novembre 2022

  • Cosa è stato e cos'è il COVID? Vorrei provare a ricordarlo con qualche numero: 180.000 sono i nostri connazionali che sono stati portati via - lo ripeto: 180.000 -, come se, improvvisamente, perdessimo intere città, come Modena, Taranto, Reggio Calabria e Reggio Emilia; 6.600.000 sono le vittime in tutto il mondo, più degli abitanti di interi Stati [...]
  • [Riferendosi a Matteo Salvini durante la pandemia di COVID-19] [...] mentre migliaia di italiani, in assenza di un vaccino – ripeto: in assenza di un vaccino -, morivano come mosche, c'era chi si divertiva a fare propaganda, a indossare o a non indossare la mascherina, a organizzare manifestazioni di protesta contro le misure sanitarie, ovviamente, senza alcun distanziamento tra un selfie e l'altro, a fare comizi e a stringere mani, mentre dichiarava allegramente di avere la febbre. Ecco, oggi quel qualcuno è diventato pure Ministro.
  • Speravamo che, una volta al Governo, la destra avrebbe preso atto della realtà, smettendola di strizzare l'occhio ad apprendisti stregoni e negazionisti di ogni specie. Speravamo che, a campagna elettorale finalmente finita, si sarebbero affidati non ai tarocchi, ma alla scienza, ma così - a quanto pare - non è; anzi, le prime scelte concrete del Governo vanno nella direzione opposta. Ne ricordo alcune: via l'obbligo vaccinale per il personale sanitario; reintegro dei medici no-vax; via le mascherine nelle strutture sanitarie, salvo poi fare marcia indietro grazie a chi vive quotidianamente il dramma del COVID, ovvero le regioni; via il bollettino giornaliero della pandemia e la pubblicazione quotidiana dei dati grezzi e, infine, nessuna parola - ripeto: nessuna parola - sulla strategia che il Governo ha intenzione di portare avanti sulla vaccinazione.
  • [...] due anni fa, quando in Italia era tutto chiuso e i vaccini sembravano davvero un miraggio, morivano di COVID dieci persone ogni milione di abitanti. Oggi, che è tutto aperto, oggi che il distanziamento è un lontano ricordo, oggi che lo smart working è stato, in parte, abbandonato, oggi che le scuole sono finalmente di nuovo in presenza, oggi che le mascherine non sono più presenti nemmeno sui mezzi di trasporto pubblico, abbiamo un morto di COVID ogni dieci milioni di abitanti. Perché? Non per opera di qualche congiunzione astrale favorevole o perché il COVID sia improvvisamente scomparso, ma grazie alla scienza, grazie ai vaccini, grazie a quell'85,82 per cento di italiani che responsabilmente ha parzialmente protetto se stesso, la comunità e i medici.
  • I vaccini proteggono quel diritto della sacralità della vita, che tanto la destra ama sbandierare, quando si tratta di limitare i diritti delle donne.
  • [...] abbiamo superato un periodo tragico dal punto di vista sanitario, sociale ed economico e lo abbiamo fatto, sì, grazie alla scienza, ai vaccini, ai medici, agli operatori sanitari, agli amministratori locali, al terzo settore e ai tanti presidi di prossimità e volontariato che si sono attivati, ma soprattutto lo abbiamo fatto e lo abbiamo superato quel tragico periodo grazie allo spirito di comunità e fratellanza degli italiani e delle italiane.

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