Monaldo Leopardi

Monaldo Leopardi (1776 – 1847), filosofo, politico e scrittore italiano, padre di Giacomo.
Citazioni di Monaldo Leopardi[modifica]
- [Antonio Capece Minutolo] È l'Argante dei re e bisogna aver l'animo di Giuda per negargli il diritto all'omaggio.[1]
- [Su Antonio Capece Minutolo] [...] in sostanza Voltaire fu il patriarca dell'empietà, La Fayette è stato il patriarca della bugiarda libertà, e Canosa è incontrastabilmente il patriarca del realismo e della legittimità.[1]
Incipit di alcune opere[modifica]
Autobiografia[modifica]
Nacqui al mezzo giorno il dì 16 Agosto 1776 dal Conte Giacomo Leopardi di Recanati, e dalla Marchesa Virginia Mosca di Pesaro, e da essi nacquero pure successivamente Vito, Ferdinanda ed Enea. Credo che l'Infanzia mia niente offrisse di singolare, come non l'offre ordinariamente l'infanzia degli altri uomini; tuttavia il mio buon Padre che morì nel 1781 avendo egli 39 anni, ed io non più che quattro anni compiti, voleva pospormi nel suo Testamento, chiamando il Fratello Vito al maggiorascato della Famiglia. I miei zii ne lo distolsero. Non so quale ragione poteva suggerirgli quel proponimento, ma credo che se viveva con me alcuni altri anni, non avria sentito vergogna di essemi padre. Egli avrebbe meglio diretta la mia gioventù, ed io quantunque abbia sbagliato non raramente, tutto assieme ho tenuta una condotta da Galantuomo.
Dialoghetti sulle materie correnti nell'anno 1831[modifica]
L'Europa: Manco male che anche questa è passata. Corpo dell'orizzonte! Dopo ventisei anni di strepito e di trambusto era tempo di pigliare un poco di fiato. La rivoluzione è domata; la republica ha finito colla tirannia come era da aspettarsi; e quel bricconcello di Corso che mangiava i miei regni uno dopo l'altro, come confetti, ha dovuto metterli fuori, e se ne è andato a digerire la scomunica, e a trastullarsi con le ostriche, e coi gabbiani. Adesso il riposo della terra dovrebbe essere assicurato, ma tuttavia non odo grandi allegrie per il mondo. Voglio informarmi un poco, e domanderò al primo che passi. Oh, ecco là la Giustizia che si diverte con uno scacciamosche. Signora Giustizia, sentite una parola.
Citazioni su Monaldo Leopardi[modifica]
- Un libro su Leopardi non può cominciare che come un'opera buffa: preferibilmente di Gioachino Rossini, che era nato vicino a Recanati, a Pesaro, e poi aveva infiammato Milano, Roma, Parigi e tutto il mondo musicale. Il protagonista di questa opera buffa non è Giacomo, sebbene amasse sino alle lacrime Il barbiere di Siviglia e La donna del lago, ma suo padre Monaldo, nato a Recanati nel 1766 da un'antica famiglia che risaliva, o diceva di risalire, al tredicesimo secolo. (Pietro Citati)
Bibliografia[modifica]
- Monaldo Leopardi, Autobiografia, a cura di Giulio Cattaneo, Edizioni dell'Altana, 1997.
- Monaldo Leopardi, Dialoghetti sulle materie correnti nell'anno 1831, MCL, Nobili, Pesaro, 1832.
Note[modifica]
- ↑ a b Citato in Vittorio Gleijeses, Napoli dentro e... Napoli fuori, Adriano Gallina Editore, Napoli, stampa 1990, p. 112.
Altri progetti[modifica]
Wikipedia contiene una voce riguardante Monaldo Leopardi
Wikisource contiene una pagina dedicata a Monaldo Leopardi
Commons contiene immagini o altri file su Monaldo Leopardi