Moran Atias

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Moran Atias (2014)

Moran Atias (1981 – vivente), attrice, modella e conduttrice televisiva israeliana.

Citazioni di Moran Atias[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Prima di tutto ebrea poi tutto il resto.[1]

Intervista a Moran Atias

Dall'intervista di Aldo Nove a Max; citato in corriere.it, 3 febbraio 2003.

  • Credo che tutte le religioni e tutte le opinioni abbiano lo stesso valore e vadano rispettate, conosciute e amate. Non importa se sei cristiano, musulmano, ebreo o ateo. È importante essere una buona persona.
  • Sono contenta di non avere fatto il soldato. La mia vita sarebbe stata diversa, non sarei qua a farmi intervistare.
  • Sono una ragazza di Israele nata ebrea che vuole migliorarsi sempre, che ha le idee chiare e che è molto ambiziosa.

"Sono una star grazie a Raffaella Carrà"

Intervista di Laura Hutton e Diana Perazzolo, oggi.it, 16 aprile 2011.

  • [Su Russell Crowe] [...] non recita, vive i personaggi. Riesce a entrare totalmente nella parte tanto che per tutto il tempo delle riprese pensa come lui, si muove come lui, parla come lui... Diventa proprio una persona diversa. Credo che sia un caso grave di sdoppiamento della personalità [ride, ndr].
  • Da ragazza ho avuto due volte la meningite. E ho rischiato di morire. Ma in fondo quella malattia è stata la mia fortuna. Una brutta esperienza, che ho vissuto due volte, prima a 14 poi a 21 anni, ma che mi ha fatto esonerare dal servizio militare, obbligatorio anche per le donne in Israele. Se fossi andata a fare il soldato non avrei iniziato questa carriera. [...] E così ho potuto seguire i miei sogni. Dopo Haiti ho avuto una ricaduta: sono alla terza meningite. Ora basta, però: non voglio entrare nel Guinness!
  • Esser nata in Israele, un Paese sempre in guerra, ti aiuta a non dare per scontate molte cose della vita. Certe libertà, certe certezze come quelle di tornare serene a casa la sera, in Paesi come l'Italia sono ovvie, e per questo sottovalutate.
  • [«Per te è importante essere ebrea?»] Sì: quelle sono le mie radici. Per me la Bibbia è il libro più bello mai scritto [...]

Moran Atias, da showgirl a gitana per Paul Haggis

Intervista di Simona Santoni, panorama.it, 2 aprile 2015.

  • I rapporti intimi tra uomini e donne sono l'argomento che mi pone più domande. Perché è così difficile mettersi a nudo ed essere onesti? Non arrivi mai a rapporti trasparenti perché sei macchiata da quello che hai vissuto a casa, a scuola, nel passato.
  • [Sul ruolo di Monika in Third Person] Ho avuto il privilegio di vivere come una zingara per quattro mesi. Ho dedicato del tempo per sentire lo stento sulla pelle. Non mi sono lavata. Sono andata a pulire i vetri alle auto che passavano. Tutti mi urlavano, non mi davano neanche un euro. Ho cominciato a capire che un certo modo di vivere non è solo una scelta: dopo un po' non ti frega più niente, neanche della paura di andare per strada.
  • [«Cosa porta [...] sempre con sé delle sue origini israeliane?»] Credo di portare la nostra dualità: il nostro Paese è piccolo ma grande, è un enigma. Io porto me stessa: sono un connubio di forza e fragilità, ho con me un bagaglio culturale leggero e al contempo pesante.

Moran Atias, l'israeliana che ha conquistato gli arabi

Intervista di Gloria Satta, grazia.it, 9 dicembre 2016.

  • [«[...] per una leader politica è importante l'aspetto esteriore?»] Certo, non ci sono dubbi. Tutto quello che una donna indossa attira i media: ci avrà fatto caso, durante la campagna presidenziale americana facevano notizia le giacche di Hillary Clinton, non le cravatte di Donald Trump. E, una volta sotto i riflettori per i bei vestiti, una politica può far passare il suo messaggio.
  • Ho mantenuto un forte legame con Israele dove ancora vive la mia famiglia e dove ho messo in piedi alcuni progetti culturali. Il mio chiodo fisso è trovare un ponte tra ebrei e arabi. E sono convinta che la via più breve passi dall'arte e dall'educazione dei giovani.
  • [«Non teme che il suo aspetto un po' esotico possa limitarle opportunità di lavoro a Hollywood?
»] No, credo invece che la mia diversità possa rivelarsi un'arma vincente. Ho un aspetto fisico gradevole, inutile negarlo, ma voglio metterlo al servizio dei miei progetti sia cinematografici sia umanitari [...]. La vera bellezza non si accontenta di venire contemplata dagli altri, ma passa all'azione.

Filmografia[modifica]

Note[modifica]

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