Oratoria

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Cicerone denuncia Catilina (C. Maccari, 1889)

Citazioni sull'oratoria, sulla retorica (intesa come arte di parlar bene) e sugli oratori.

  • È uno strumento inventato per governare e agitare una folla e un popolo indisciplinato, ed è uno strumento che si adopera solo negli Stati malati, come la medicina. In quelli dove il volgo, dove gli ignoranti, dove tutti hanno potuto tutto, come quello di Atene, di Rodi e di Roma, e dove le cose sono state in perpetua tempesta, là sono affluiti gli oratori. E in verità, in queste repubbliche si vedono pochi personaggi che siano saliti in gran credito senza il soccorso dell'eloquenza: Pompeo, Cesare, Crasso, Lucullo, Lentulo, Metello si sono appoggiati soprattutto ad essa per innalzarsi a quella grande autorità a cui sono infine arrivati; e se ne sono serviti più che delle armi. (Michel de Montaigne)
  • Gli oratori sono simili ai serpenti; infatti i serpenti sono tutti odiosi, ma, anche tra essi, alcuni, le vipere, sono nocivi agli uomini, mentre altri, le parie, divorano perfino le vipere. (Iperide)
  • L'amore, l'inganno e il bisogno insegnano la rettorica. (proverbio toscano)
  • La retorica è come le scintille azzurre che fa la dinamo. (Ernest Hemingway)
  • La Retorica è corrispondente alla Dialettica; perciocché l'una e l'altra si travaglia intorno a certe cose, le quali si può veder che sono in un certo modo comuni a tutti, e non ad alcuna determinata scienza sottoposte. Onde che tutti ancora partecipano in un certo modo d'ambidue; perché non è persona, che fino a un certo che, non si metta dall'un canto a cercar di contraddire alle ragioni altrui, e mantener le sue: e dall'altro ad accusare e difendere. (Aristotele)
  • La retorica, dunque, a quanto pare, è artefice di quella persuasione che induce a credere ma che non insegna nulla intorno al giusto e all'ingiusto. (Platone)
  • Lo stile oratorio ha spesso gli inconvenienti di quelle opere la cui musica impedisce di sentire le parole: qui le parole impediscono di vedere i pensieri. (Joseph Joubert)
  • Non c'è e non ci può essere un'arte che non si fondi sulla verità[1]. (anonimo spartano)
  • Oratoria (s.f.). Congiura fra pensiero e azione ai danni delle facoltà intellettive. Una forma di tirannide in parte temperata dalla stenografia. (Ambrose Bierce)
  • Quello che agli oratori manca nel senso della profondità, ve lo dànno in lunghezza. (Montesquieu)
  • Secondo me, non vale niente un ciabattino che confeziona scarpe grosse per un piede piccolo[2]. (Agesilao II)
  • Tutti i grandi oratori sono stati fatti fuori | da signori, violenti e nerboruti. (Caparezza)

Note[modifica]

  1. Gli Spartani sono di poche parole e disprezzano la retorica, che ritengono falsa.
  2. Metafora di un oratore che rende grandi colla sua oratoria cose di poca importanza.

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