Storia d'inverno

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Storia d'inverno

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Titolo originale

Winter's tale

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 2014
Genere fantastico, drammatico, sentimentale
Regia Akiva Goldsman
Sceneggiatura Akiva Goldsman
Produttore Marc E. Platt
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Storie d'inverno, film statunitense del 2014 con Colin Farrell, Russell Crowe e Jennifer Connelly.

Frasi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Provate a immaginare se tanto tempo fa, non ci fosse stata neanche una stella nel cielo. E se le stelle non fossero ciò che crediamo? Se la luce che proviene da lontano non fosse generata dai raggi di sole distanti ma dalle nostre ali, quando ci trasformiamo in angeli. Siamo tutti governati dal destino, c'è un mondo oltre a questo mondo al quale siamo tutti collegati e tutto fa parte di un grande piano in costante mutamento. Viviamo circondati dalla magia, bisogna solo osservare. Osservare, osservare con attenzione. Poiché anche il tempo come la distanza sono diversi da come appaiono. (Beverly)
  • Siamo tutti collegati. Ogni bambino che nasce ha una sua precisa missione. Ha un miracolo dentro di sé e quel miracolo è rivolta ad una sola e unica persona. Noi siamo viaggiatori alla ricerca del nostro destino, trovare quella persona a cui il nostro miracolo è destinato ma attenzione, mentre cerchiamo la luce, l'oscurità ci contrasta. E l'eterna lotta tra il bene e il male non si combatte con grandi eserciti ma con ogni singola vita. (Beverly)
  • La febbre fa diventare tutto più bello... anche adesso, vedo i raggi del sole invernale che vorticano nella stanza e che formano dardi argentati, raggi lucenti e stelle dorate riflettendosi su questi vetri ottici e sulle vetrate delle finestre... illuminando ciascuno di noi. Più peggiora la malattia, più vedo chiaramente che ogni cosa è collegata dalla luce. (Beverly)
  • È come un grande ballo, in cui ognuno di noi ha i suo ruolo. E quando tutto finisce, che sia stata una vita o che siano state mille, tutti saliamo su in cielo e diventiamo stelle. (Beverly)
  • Non so se è peggio un cavallo che non dà retta a un padrone o padrone che dà retta al suo cavallo! (Peter)
  • Mi serve un consiglio di un amico: ho conosciuto una ragazza, non abbiamo niente in comune [...], l'ho appena incontrata, ma mi sembra di conoscerla da mille anni. (Peter)
  • Io so soltanto che sono attratto da lei, come dell'aria quando sono sott'acqua. (Peter)
  • Quando si perde il vero amore, la vita diventa priva di significato. Siamo svuotati. Ma le occasioni offerte dal destino non vanno sprecate. Il fine della nostra esistenza deve ancora svelarsi e a volte può accadere che il viaggio per compiere il nostro destino possa perfino sconfiggere il tempo. (Beverly)
  • Nessuna vita è più importante di un'altra e nulla accade senza uno scopo. Nulla. E se facessimo tutti parte di un grande disegno che solo in futuro saremo in grado di comprendere? E un giorno, quando il nostro destino sarà compiuto potremmo andare lassù e riunirci con coloro che più abbiamo amato al mondo e restare abbracciati per sempre. E se fossimo destinati a divenire stelle? (Beverly)

Dialoghi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Romeo: Posso sapere cosa è successo con Peter? Lui vi piaceva, mai conosciuto ladro più abile. Perché adesso dobbiamo ucciderlo?
    Pearly: Oh, Romeo, Romeo...passi molto tempo a farti domande di questo genere?
    Romeo: No, signore.
    Peraly: Bene, allora meglio non cominciare adesso!
  • [Peter stava per rubare in casa di Beverly ma camminando fa scricchiolare il pavimento]
    Peter: Scricchiola.
    Beverly: Cosa?
    Peter: Scricchiola.
    Beverly: È vecchio. Avete una pistola.
    Peter: È vero!
    Beverly: Cosa... cosa ci fate qui?
    Peter: Pensavo di svaligiare la casa... o perlomeno questa era l'idea.
    Beverly: Ed è quello che intendete fare?
    Peter: No! Ora non più!
    Beverly: Oh, bene! Allora suppongo che sia cortese offrirvi una tazza di thè!
  • Peter: Avete capito la parte in cui ho detto che volevo svaligiare la vostra casa, sì?
    Beverly: È di mio padre precisamente.
    Peter: Mi sono intrufolato.
    Beverly: Dove? Adotta misure estreme per impedire intrusioni.
    Peter: Be', avete lasciato la porta del terrazzo accostata e io...
    Beverly: Davvero?
    Peter: Sì.
    Beverly: Cercherò di fare più attenzione.
    Peter: Infatti. Non siete spaventata.
    Beverly: Non lo sono affatto!
    Peter: Questo lo avevo notato!
  • Peter: Mi chiamo Peter Lake e avete ragione, sono un ladro. E anche molto bravo. Amo Beverly, non c'è ancora una relazione e non ho fatto nessun piano. La desidero molto e sono spinto dall'amore. È tutto chiaro?
    Isaac: Come posso sapere che non siete mosso da curiosità o da vanità o che non siete interessato al denaro della nostra famiglia?
    Peter: Gli orfani come me non sono mai vanitosi. Devi avere i genitori per essere vanitoso.
    Isaac: E il denaro?
    Peter: Non accetterei un penny da voi, per cominciare. Non accetterei favori né buona parole dette sul mio conto.
    Isacc: E riguardo il suo stato di salute?
    Peter: Non mi sono mai innamorato, dunque... la morte... non è mai stata qualcosa da temere. Ma ora all'idea di perderla... si può amare qualcuno così profondamente da non farlo morire?
    Isaac: No...
    Peter: Ma io sono un ladro, come avete acutamente osservato... non posso almeno rubare una vita?
  • [piangendo] Peter: Beverly, si chiamava Beverly...

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