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Teza (film)

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Teza

Descrizione di questa immagine nella legenda seguente.

Isola sul lago Tana

Titolo originale

Teza

Lingua originale tedesco, inglese e amarico
Paese Etiopia, Germania, Francia
Anno 2008
Genere drammatico
Regia Haile Gerima
Sceneggiatura Haile Gerima
Produttore Haile Gerima, Karl Baumgartner, Marie-Michèle Cattelain (co-produttore), Philippe Avril (co-produttore), Joachim Von Mengershausen (produttore associato)
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani


Teza, film etiope-tedesco-francese del 2008, regia di Haile Gerima.

Dov'è il saggio che risolva l'enigma? Dov'è il saggio che risolva l'enigma di come andranno le cose nel mondo dei cieli per coloro che soffrono qui sulla Terra? È arrivato il Giorno del Giudizio. È arrivato il Giorno del Giudizio, implacabile nella sua tristezza e nel suo caos. I figli di Adamo vengono arsi sulla terra bruciata. (Narratore)

Frasi

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  • Quando ero bambino, si diceva che in questa caverna vivesse un drago, ed era qui che la gente del nostro villaggio si nascondeva dagli italiani. Oggi, i ragazzi dicono che il drago prega per loro, perché non vengano mandati in guerra. (Anberber)
  • Diventammo dogmatici secondo lo spirito politico di quel tempo, e il socialismo sembrava l'unica alternativa possibile. Sembrava l'unica cura per il problema delle classi che si trovava ad affrontare il nostro paese. Di conseguenza, combattemmo disperatamente contro il regime dell'imperatore. Volevamo scavalcare la vecchia generazione e creare un nuovo ordine. La politica governava le nostre vite, cominciò ad avere precedenza sulla patria, sull'amore e sui principi. (Anberber)
  • Eravamo i nuovi fantasmi nelle case nazionalizzate. Vivevamo in case confiscate a persone da noi ingiustamente accusate di essere sfruttatori. Noi, i rivoluzionari di ieri, alcuni comunisti dichiarati, la nostra generazione messa in una posizione paradossale. (Anberber)
  • Non possiamo dare la colpa soltanto alla giunta [il Derg]. Noi intellettuali dispersi che abbiamo fatto? Alla fine, l'abbiamo confusa noi la giunta. [...] Ogni volta che la giunta si muoveva a sinistra, noi ci ritiravamo di più a sinistra, per cui, alla fine, a forza di comportarci così, siamo stati tutti consumati dalle fiamme e abbiamo finito per esaurirci completamente. (Intellettuale)
  • Io so del mio amore per te, ma dov'è il tuo per me? Balambaras ha detto: "Tu guardi da un'altra parte, come se non avessi nulla di tuo". Quei patrioti valorosi che hanno sconfitto i fascisti italiani e liberato l'Etiopia, sono stati catturati e giustiziati. Possiamo rimanere in silenzio? Dov'è l'eroe? Dov'è? Dove sono gli uomini veri? Dove sono? Dove sono? Chi vendicherà il sangue da loro versato? Dov'è l'eroe? Dov'è l'eroe? (Vecchio poeta)
  • [In amharico] Siamo ad un bivio, il patriottismo è messo alla prova! È il momento di mantenere le promesse. Se vogliono smembrare l'Etiopia, sono deciso a combattere per l'unità, fino a quando mi spareranno in testa! (Menghistu Hailè Mariàm)

Dialoghi

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  • Anberber: Che Haile Selassie sia stato deposto non è il punto. Il punto è: cosa verrà dopo?
    Tesfaye: Noi, amico! Noi! È il nostro momento, la nostra storia!
    Gabi: Le cose possono cambiare.
    Tesfaye: Ora che Selassie è stato spodestato e il feudalismo è stato estirpato, tocca a noi ora. Siamo noi il futuro del nostro paese.
  • Radiocronista: A 75 km da Addis Abeba, la capitale dell'Etiopia, da 14 anni infuria una guerra terribilmente feroce. Si tratta di una battaglia di proporzioni catastrofiche. Il Paese è oppresso da una guerra dispendiosa che si può solo definire un ironico scherzo del destino. Entrambe le parti sono armate fino ai denti. Dal punto in cui mi trovo, vedo un enorme dispiego di uomini. Moltissime vittime da entrambe le parti. Le forze che avanzano si chiamano FRDPE e combattono da 14 anni nel tentativo di destituire il Presidente Menghistu Hailè Mariàm. Sono qui con uno dei capi dell'FRDPE. Tutte e due vi dichiarate marxisti-leninisti dal punto di vista ideologico?
    Ribelle: Ma loro non sono socialisti veri!
    Radiocronista: Sta di fatto però che l'Unione Sovietica li appoggia.
    Ribelle: Sono social imperialisti.
    Radiocronista: Qual è allora il vostro tipo di socialismo?
    Ribelle: Siamo socialisti all'albanese.
    Radiocronista: Ci siete mai stati? Intendo in Albania.
    Ribelle: No, io no.
    Radiocronista: Io sì. Io ci sono stata in Albania, ed è uno dei paesi più miserabili del mondo. Come potete prendere l'Albania come modello di socialismo?
    Ribelle: Queste sono propaganda imperialista. Sappiamo che loro sono gli unici veri socialisti.
    Radiocronista: La guerra infuria ancora in questo piccolo paese a est dell'Africa. Le differenze ideologiche fra le fazioni in guerra, dunque, si riducono a chi sia il vero socialista.

Una leggenda dice che discendiamo dai draghi. Anche i ragazzi che si nascondono dalla guerra nella caverna dicono che il drago li protegge. Il drago li farà rinascere come figli suoi. Avranno una loro lingua, creeranno un mondo destinato a loro. E in quel mondo nuovo, non esisterà una parola per omicidio o assassinio, non erediteranno le nostre ostilità, gli avvoltoi non li divoreranno. Quando riemergeranno, li riconosceremo come figli del drago, poiché ne porteranno i geni. Azanu ed io abbiamo chiamato nostro figlio Tesfaye e la nostra speranza verrà cresciuta dal drago, assieme agli altri suoi figli nella caverna, che li prepara a riemergere e creare la loro nuova società. (Anberber)

Voci correlate

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Altri progetti

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