The Assassination
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The Assassination
Titolo originale |
The Assassination of Richard Nixon |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Stati Uniti d'America |
Anno | 2004 |
Genere | biografico, drammatico |
Regia | Niels Mueller |
Sceneggiatura | Kevin Kennedy, Niels Mueller |
Produttore | Alfonso Cuarón, Jorge Vergara |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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The Assassination, film statunitense del 2004 con Sean Penn e Naomi Watts, regia di Niels Mueller.
Dica semplicemente questo, dica loro le mie ragioni, dica il perché. Fine del quarto e ultimo nastro. 22 febbraio 1974. (Samuel) [voce fuori campo]
Frasi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Signor maestro Leonard Bernstein. Nastro numero uno. Signor Bernstein, io ho il massimo rispetto per lei, la sua musica è pura e onesta. Ed è per questo motivo che-che ho scelto lei, Maestro, per riferire al mondo la verità su di me. Il mio nome è Sam Byck e mi sono sempre considerato un granello di sabbia su questa grande spiaggia che si chiama America. Ci sono centoundici milioni di granelli di sabbia, tre miliardi sulla spiaggia che chiamiamo Terra. Se sarò fortunato... se sarò fortunato l'azione che adesso sto per intraprendere dimostrerà a tutti i potenti che anche il più piccolo granello di sabbia ha in sé... il potere di distruggerli! (Samuel) [registrando un messaggio diretto a Leonard Bernstein]
- Signor Bernstein, ci sono stati momenti in cui mi sono sentito solo su questo pianeta ed è così che ci vogliono, giusto? Soli, divisi, deboli. (Samuel) [voce fuori campo, registrando un messaggio diretto a Leonard Bernstein]
- Vuoi sapere chi è il miglior venditore del mondo? Quell'uomo, quello lassù. Proprio lui. [indica un televisore in cui viene trasmesso un discorso di Richard Nixon] Ha venduto l'intero Paese, duecento milioni di persone, tutto da solo. Due volte. E qual era il punto di forza di Nixon nel '68? [...] Ha detto che avrebbe fermato la guerra, che ci avrebbe fatto uscire dal Vietnam. E che ha fatto? [...] Ha mandato altri centomila soldati e poi gli ha bombardato il culo e anche l'anima! Ecco cos'ha fatto. E l'anno scorso su cos'ha basato la sua candidatura? Mettere fine alla guerra nel Vietnam e ha vinto con una valanga di voti! Quello è un vero venditore, Sam. Ha fatto una promessa, non l'ha mantenuta e poi ci ha venduto la stessa identica promessa. Da capo. Di nuovo. Questo sì che è credere in se stessi. (Jack Jones) [a Samuel]
- Che è successo, signor Bernstein, alla "terra dell'abbondanza"? Dove c'è abbondanza per i pochi e poco per tutti gli altri. È questo il sogno americano? (Samuel) [voce fuori campo, registrando un messaggio diretto a Leonard Bernstein]
- Me lo spieghi lei, signor Bernstein. Io voglio solo un pezzettino del sogno americano. Come mio padre e mio nonno. È chiedere troppo? [...] Questo è un bellissimo Paese, Maestro. Pieno di brava gente. Ma a che serve in tempi come questi? (Samuel) [voce fuori campo, registrando un messaggio diretto a Leonard Bernstein]
- Signor Bernstein, c'è gente che sta seduta e spreca la vita credendo nella promessa di un sogno che non si realizzerà. Sono le pecore. [...] Ma ce ne sono anche tanti, tanti altri come noi, Maestro. Noi non ci faremo prendere in giro. (Samuel) [voce fuori campo, registrando un messaggio diretto a Leonard Bernstein]
- Sembri un padre di famiglia, non un cretino con una fica in faccia! (Jack Jones) [complimentandosi con Samuel per essersi tagliato i baffi]
- Essere indipendenti è chiedere troppo, signor Bernstein? Voglio dire, lei è il principale di se stesso, giusto? Non ha idea di come sia lavorare per qualcun altro, essere una specie di schiavo. Ma io le dico che gli schiavi non sono mai scomparsi in questo paese. Gli hanno solo dato un altro nome: "impiegati". (Samuel) [voce fuori campo, registrando un messaggio diretto a Leonard Bernstein]
- [...] io assumo solo uomini sposati. Un venditore scapolo è distratto. Un venditore divorziato fallisce nelle vendite così come ha fallito nel suo matrimonio. (Jack Jones) [a Samuel]
- Quando ero piccolo mi hanno insegnato a non essere maleducato, signor Bernstein, ma che cosa dovrei fare con la gente che non mi rispetta? (Samuel) [voce fuori campo, registrando un messaggio diretto a Leonard Bernstein]
- Chi sono questi uomini? Chi sono questi uomini, Maestro, che ci lasciano aspettare ai loro piedi? Gli umili non erediteranno la terra, Maestro. La terra aooartiene ai prepotenti, a cui non importa come arrivano in cima, basta che ci arrivano. Io sono un uomo onesto e se questa dev'essere la mia rovina, così sia. Ma non me ne andrò in silenzio. (Samuel) [voce fuori campo, registrando un messaggio diretto a Leonard Bernstein]
- La prego, glielo faccia sapere, Maestro. Gli faccia sapere che ero agitato, che a differenza dei potenti non ero così arrogante da essere sicuro che le mie azioni fossero giuste. La certezza è la malattia dei re, Maestro. E Sam Byck è stato molte cose, ma non un re. Voleva fare solo un cambiamento, farla finita con le bugie e aveva puntato in alto. (Samuel) [voce fuori campo, registrando un messaggio diretto a Leonard Bernstein]
- [...] c'è un cancro nel sistema! Tutto il sistema ha un cancro! E io vengo punito perché cerco di ribellarmi, ma qualcuno deve opporsi! Qualcuno deve opporsi! (Samuel)
- Potete scegliere la sola convertibile di lusso fatta in America, ma qualsiasi automobile sceglierete tra i nove modelli Cadillac farà parte della tradizione Cadillac. (Spot pubblicitario)
- In effetti non è stata come una lampadina, è stata più come una vecchia candela. Era solo una chiara semplice idea. Ma in quell'attimo ho capito, signor Bernstein, ho capito che il dado era tratto. (Samuel) [voce fuori campo, registrando un messaggio diretto a Leonard Bernstein]
- È una vergogna che delle vite innocenti debbano essere sacrificate, Maestro. E io farò del mio meglio per cercare dif are il minor numero di morti possibile. Ma non sarà facile. Se la storia ci insegna qualcosa è che si deve tirar via la sedia da sotto al culo del Governo. Bisogna tirar via quella sedia maledetta a calci, lasciare che il sistema resti appeso finché non respira più. Se distruggi la sedia del Governo allora hai provocato un cambiamento, un vero cambiamento. Ed è quello che farò. (Samuel) [voce fuori campo, registrando un messaggio diretto a Leonard Bernstein]
- La volevo ringraziare per avermi insegnato che per essere un buon venditore non serve essere per forza un brav'uomo. (Samuel) [a Jack Jones]
- Mi guardi, Maestro. Sto sorridendo? Dica loro perché l'ho fatto, Maestro. La storia deve essere chiara su questo punto. Potranno ricostruire la Casa Bianca, ma non si scorderanno mai di me, mai più. Io ero qui. Ero qui, Maestro. Ho fatto questo. E un uomo viene ricordato solo per quello che ha fatto. Lei glielo dica. (Samuel) [voce fuori campo, registrando un messaggio diretto a Leonard Bernstein]
Dialoghi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Bonny: Quello è il tuo capo. Se vuole fare lo stronzo lasciaglielo fare, no?
Samuel: Ma, Bonny...
Bonny: Non c'è nessun "ma", Sam.
Samuel: Ma avrò anch'io i miei diritti.
Bonny: Certo, hai il diritto di essere arrabbiato.
Samuel: Esatto, è quello che dico, socio. Parlo solo di quello.
Bonny: Sam... Sam, è un lavoro!
Samuel: Io-io... è proprio quello che voglio dire. Un uomo non rinuncia ai suoi diritti per un lavoro, un uomo non rinuncia ai suoi diritti per nessun motivo e tu per primo dovresti saperlo.
Bonny: Che cos'è che dovrei sapere? Perché sono nero dovrei prendermela con il mio capo? Tutta questa merda sui diritti... i diritti qui, i diritti lì... Ma dai! Me ne sbatto le palle! È un lavoro, Sam. Hai il diritto di pagare le bollette, di mantenere i tuoi figli.
- [A una sede del Black Panther Party]
Samuel: Sono pienamente d'accordo con la vostra idea, s-solamente che però sono bianco.
Harold: Sì, be', certo. Tutti dobbiamo nascere di qualche colore.
Samuel: Sì, ecco, ma sai... sai qual è il problema? Il problema è che non raggiungete tutto il vostro potenziale pubblico. Voglio dire, io-io sono bianco, ma sono nella stessa barca.
Harold: Tu la possiedi la barca.
Samuel: No, io non possiedo la barca! Magari! Io-io non sono l'uomo nella Cadillac! Non se ne parla nemmeno! [...] Io so che cosa vuol dire non essere rispettati, subire delle menzogne ed essere trattati come una grande nullità. E voglio fare qualcosa.
Harold: Tu vuoi fare qualcosa?
Samuel: Come i Black Panthers. Io voglio fare qualcosa che... Il sistema... non è giusto. Ora devo, devo andare. Ma voglio buttare lì una mezza idea. Zebre.
Harold: Zebre?
Samuel: Zebre! Perché-perché sono nere e sono bianche!
Harold: Mh-mh.
Samuel: I Black Panthers diventerebbero Le Zebre e raddoppierebbero le adesioni immediatamente.
- [Parlando di come i venditori non perdono soldi se fanno sconti]
Samuel: Mio fratello potrebbe arrivarci al 15%, ma vuole tentare di avere il prezzo pieno. 5% se te lo chiedono, 10% se il cliente se ne sta proprio andando, ma il venditore che ti offre il 15% è un fallito, è un uomo che non ha capito come farsi valere. E poi chi secondo lei alla fine del mese riceverà un premio, un piccolo bonus?
Signor Ford: Quello col margine di profitto più alto?
Samuel: Il più grande bugiardo.
- The Assassination. Ispirato a una storia vera.
- The Assassination. Inspired by a true story (Testo a schermo)
Citazioni su The Assassination
[modifica]- Ciò che abbiamo di Sam Bicke è un sofisticato ritratto di confusione ideologica. Sam sta disperatamente cercando un sistema di pensiero in cui può identificarsi e capire la propria alienazione. Sam non capisce altro se non la propria miseria, e non gli viene mai in mente che la sua situazione è il prodotto di circostanze casuali. Il presupposto che ha, e che non mette mai in dubbio, è che la sua condizione è emblematica. (Mick LaSalle)
- Penn dà la performance più coinvolgente della sua carriera fino ad ora. (David Sterritt)
- Penn esprime rabbia attraverso piccoli, contenuti dettagli. È uno dei nostri grandi attori, capace di investire di importanza personaggi insignificanti. (Roger Ebert)
- Poiché sappiamo che Nixon è morto nel suo letto 20 anni dopo, il film non è un thriller. È qualcosa di considerevolmente più interessante, un fedele ritratto di un periodo della storia sociale d'America e lo studio del carattere di un uomo che lotta per dare un senso alla propria vita, usando miti americani contrastanti come guida. (Mick LaSalle)
Frasi promozionali
[modifica]- Dopo Taxi Driver l'incredibile storia di un uomo deciso a farsi giustizia da solo.[1]
- Il potere è uno stato della mente.
- Power is a state of mind.[2]
- La folle storia di un uomo reale.
- The mad story of a true man.[3]
Note
[modifica]- ↑ Dalla copertina del DVD in italiano. Cfr. Pictures & Photos from The Assassination (2004), IMDb.com
- ↑ Dalla locandina in inglese. Cfr. Pictures & Photos from The Assassination (2004), IMDb.com
- ↑ Dalla locandina in inglese. Cfr. Pictures & Photos from The Assassination (2004), IMDb.com
Voci correlate
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[modifica]- Wikipedia contiene una voce riguardante The Assassination