Tommaso Di Francesco

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Tommaso Di Francesco (1948 – vivente), giornalista, poeta e scrittore italiano.

Citazioni di Tommaso Di Francesco[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • [Su Giulio Terzi di Sant'Agata] Il ministro dimissionario di un governo dimissionario [governo Monti], nel vuoto generale si è più volte arrogato il diritto di rappresentare l'Italia senza una discussione reale del parlamento.[1]
  • [Sullo Stato di Palestina] La verità è che un popolo oppresso che manifesta contro un'occupazione militare ricorda solo la nostra Liberazione e il diritto dei palestinesi sancito da ben tre risoluzioni dell'Onu.[2]
  • Salvini non cambia look, è ministro degli interni ma aizza all'odio; una aggressività che deve far paura a lui stesso se si lascia andare alla retorica nuova del buon padre di famiglia.[3]
  • Stiamo nella Nato perché è il passaporto per vendere le nostre armi, finché c'è guerra c'è speranza per il made in Italy, alla faccia dell’articolo 11 della Costituzione.[4]
  • [Sull'immigrazione in Europa] La realtà davanti ai nostri occhi è quella di una immensa fortezza reticolata, di una smisurata frontiera di fili spinati che va dai muri di lame di Ceuta e Melilla fino ai confini blindati e armati della Bulgaria, dal muro di fili spinati che si sta erigendo vicino Calais per comune accordo tra Londra-dopoBrexit e Parigi, alla muraglia di cavalli di Frisia dell'Ungheria alla Slovenia e al suo muro verso la Croazia, alla militarizzazione del confine austriaco. Muri che materializzano di fatto la volontà, nascosta o esplicita, di rifiutare, con la redistribuzione di quote rispetto ai flussi, ogni possibile accoglienza.[5]

Da Ombre albanesi

Editoriale, Tightrope.it, 15 Marzo 1997.

  • Le bande armate infatti sono state lo strumento preferito del regime di Sali Berisha e del suo partito che per circa 10 mesi, dalle elezioni-broglio del maggio '96 in poi, hanno terrorizzato le forze d'opposizione, intimidito i leader, braccato gli intellettuali, incendiato sedi di associazioni e di giornali indipendenti.
  • C'è caos e anarchia in Albania, ma una cosa sono le bande armate della malavita che assaltano gli ospedali per razziare e un'altra gli emigrati in Italia e Grecia, rientrati per la disperazione della truffa delle Piramidi, che hanno preso le armi per difendersi dall'iniziativa armata di Berisha e che poi hanno dato vita anche ai comitati di autogoverno delle città insorte.
  • Le ombre d'Albania, un paese che è stato lasciato sprofondare, comunque vada, scendono sull'Italia posta di fronte a scelte indilazionabili. Non è bastata l'esperienza dell'ex Jugoslavia.

Da Populismi di governo, la prevedibile imprevedibilità

Editoriale, Ilmanifesto.it, 26 maggio 2018.

  • La nascita del governo Conte in Italia si inscrive nell'avvento di una stagione-deriva del nazional-populismo al governo del mondo.
  • [Sul governo Conte] Avremo una ripresa di statalismo accentratore di destra – dopo che la sinistra ha dismesso la questione del ruolo dello Stato in economia – per la difesa del "first", prima la nazione mia contro la tua; per una Europa che diventi baluardo degli esclusivismi: la nazione contro la finanza internazionale, i dazi contro quello che finora è stato definito libero commercio, gli interessi nazionali contro l'"invasione" dei migranti da ricacciare via dalla "civiltà occidentale".
  • [Sulla formazione del governo Conte] Tutti sbraitano per Savona all'economia, ma nessuno protesta per Salvini ministro degli interni.

Note[modifica]

  1. Da Editoriale Terzi, meteora pericolosa, Ilmanifesto.it, 27 marzo 2013.
  2. Da Editoriale Nakba, la catastrofe infinita, Ilmanifesto.it, 16 maggio 2018.
  3. Da Editoriale Salvini papà e la pacchia dei migranti, Ilmanifesto.it, 5 giugno 2018.
  4. Da Editoriale Sanzioni a Mosca, un gioco nato truccato, Ilmanifesto.it, 8 giugno 2018.
  5. Da Editoriale Ridateci Nizza e Mentone, Ilmanifesto.it, 14 giugno 2018.

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