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Agrigento

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Agrigento: Tempio greco

Citazioni su Agrigento.

  • Agrigento mi fa pensare al fascismo, Girgenti a Pirandello. (Andrea Camilleri)
  • È terra di accoglienza, una perla incastonata nel mare nostrum. Agrigento rappresenta un simbolo della dolce filosofia mediterranea che, in questa era tecnologica, è sempre più importante valorizzare e difendere. (Cristiana Capotondi)
  • Girgenti [per Luigi Pirandello] è stata la metafora del mondo. (Leonardo Sciascia)
  • Girgenti (Agrigentum) è a circa quaranta miglia da Sciacca. La città com'è oggi è costruita su un'alta collina ed è a quattro miglia dal mare, là dove si trovava il maniero o castello della città greca. Se mai ho goduto il piacere così acuto e sublime di uno splendido panorama, questo è stato il mattino dopo il mio arrivo al monastero degli Agostiniani, dove sono stato accolto, quando abbracciai con lo sguardo tutta la zona. Immagini, mio caro amico: sotto la mia finestra, c'era un declivio lungo quattro miglia che finiva nel mare e che si estendeva, da entrambi i lati, per sei o sette miglia. Questa collina era coltivata, a tratti, a vigna e, a tratti, a ulivi e mandorli e vi si trovavano i cereali migliori che il sette aprile sono nella piena fioritura. Inoltre, è possibile trovarci gli ortaggi più saporiti e tutti i possibili frutti della terra. I limiti della proprietà sono segnati da siepi di aloe e da piante di fichi d'india; centinaia di usignoli allietano l'aria col loro canto. In questi campi meravigliosi scoprii il tempio ben conservato che è chiamato di Giunone Lacinia, quello intatto della Concordia, i resti di quello dedicato ad Ercole e le rovine del tempio di Giove. (Johann Hermann von Riedesel)
  • Gli Agrigentini avevano in uso di seppellire con tutte le regole le bestie che avevano avuto care, come i cavalli di qualche raro merito, i cani e gli uccelli utili; o ancora che avevano servito di passatempo ai loro figli. E la magnificenza che era loro abituale in tutte le altre cose, si manifestava singolarmente anche nella sontuosità e nel numero dei monumenti innalzati a questo scopo, che hanno continuato a far mostra di sé per molti secoli dopo. (Michel de Montaigne)
  • L'Agrigentino è parte importante della letteratura del Novecento, ecco "La via degli scrittori": una parte agrigentina c'è in Tomasi che è di Palma di Montechiaro, in Pirandello che è di Girgenti e che ha rappresentato la più alta espressione del teatro e della letteratura e Sciascia che era di Racalmuto. Sciascia l'ho conosciuto come uomo che ha scritto le cose più intense sul piano civile e a lui ho voluto legare il mio destino. [...] Spero che potremo animare il teatro di Agrigento e il teatro di Racalmuto con opere che siano legate a Pirandello e a Sciascia. A Pesaro dove è nato Rossini c'è un festival legato al nome di quel grande musicista. A Parma c'è il festival Verdi. Il teatro di Pirandello deve avere un festival Pirandello ad Agrigento che sia legato anche al teatro di Racalmuto, unendo i nomi di Pirandello e Sciascia. Avere un festival Pirandello significa far diventare Agrigento come Salisburgo, come Pesaro. Pirandello è stato grande scrittore, è stato premio Nobel, ma è difficile essere drammaturgo dopo Eschilo, dopo i grandi drammaturghi. Un drammaturgo del Novecento è di più di uno scrittore, è un uomo che si può paragonare a Euripide. Un festival pirandelliano può essere importante almeno quanto il festival del teatro antico di Siracusa, quindi va incardinato con forza. (Vittorio Sgarbi)
  • La città, vedendola cadere in rovina per la negligenza dei suoi magistrati che lasciavano rubare o addirittura saccheggiare il tesoro pubblico, la restaurai, feci sistemare gli acquedotti, feci innalzare begli edifici, arricchii facilmente le finanze pubbliche affidandole a buoni amministratori, mi presi cura della gioventù, vegliai sui vecchi e divertii il popolo con spettacoli, elargizioni, feste e pasti popolari. (Luciano di Samosata)
  • Sento molto forte il legame intellettuale, culturale e artistico con questa città. Pirandello è stato spesso il mio faro e avere interpretato i suoi testi mi ha fatto amare ancora di più le radici ed origini di questa città. (Michele Placido)
  • Te invoco, città di Persèfone, città la più bella fra quante | albergo son d'uomini, o amica del fasto, che presso Agrigento | ferace di greggi, ti levi su clivo turrito. (Pindaro)
  • Come Corinto e Sibari, Agrigento fu città di piacere. I suoi ricchi allevarono cavalli da corsa che precorse l'entusiasmo degli ippofili d'Irlanda.
  • Da Gela ad Agrigento la strada che corre lungo il margine meridionale dell'isola, ma raramente si affaccia sul mare, non offre grande interesse. Tuttavia il cuore vi batte più forte quando appare, sul suo aspro acrocoro, alta sulla Valle dei Templi e in vista del mare, Agrigento, la più giovane e la più fastosa delle colonie greche di Sicilia, patria di Empedocle (e, perché no? di Pirandello), che Pindaro nella sua seconda Pitica chiamò la più bella città dei mortali.
  • La più luminosa giornata di Agrigento fu quella del ritorno di Epeneto, vincitore delle gare di Olimpia.
  • Le grandi meraviglie di Agrigento sono raccolte nella Valle dei Templi e sono, tra le altre, il Tempio della Concordia, perfetta opera dell'architettura dorica, sacro probabilmente ai Diòscuri; il Tempio chiamato, per errore, di Giunone Lacinia, e il Tempio di Giove Olimpico, il maggiore degli edifici sacri di Sicilia.
  • Se la Sicilia aveva certo i migliori conii del mondo, le monete d'Agrigento superavano tutte le altre per finezza di disegno e d'incisione.

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