Baciami piccina
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Baciami piccina
Titolo originale |
Baciami piccina |
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Paese | Italia |
Anno | 2005 |
Genere | commedia, storico |
Regia | Roberto Cimpanelli |
Sceneggiatura | Furio Scarpelli, Giacomo Scarpelli, Roberto Cimpanelli |
Produttore | Rodeo Drive, Medusa Film, Sky |
Interpreti e personaggi | |
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Note | |
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Baciami piccina, film del 2005 con Neri Marcorè e Vincenzo Salemme, regia di Roberto Cimpanelli.
Frasi
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- Come a casa loro. Dicono che vanno a fermare gli Angloamericani, e intanto invadono. (Procopio)
- Perché una vera signora non esce mai senza cappellino. (Luisa)
- [Nuvolini] Sembra quello che non è, ed è quello che non sembra. È la caratteristica dei truffatori. (Umberto)
- Se uno è povero qualche colpa ce l'ha! (Commendatore Materassi)
- Ah!, Venezia, Venezia, tutta orpelli di regime, e oro, e neri, e la mondanità del lido, e nobiluomini in divisa, tra medaglie e galloni. E Goebbels, a cui leccano il culo, e Chaplin, a cui tolgono il saluto. (Nuvolini)
Rapporto del brigadiere Umberto Petroni
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- 8 settembre, ore 7:45. Treno fermo causa bombardamento in prossimità stazione Bologna. Ci dirigiamo a piedi alla volta di Castiglione Alto distante chilometri 20 circa.
- Ottenuto altro passaggio su camion con agenti PS Pai & Umpa che informatemi avvenuto armistizio con Alleati, però privi di disposizioni superiori, in servizio recupero cadavere paracadutista di aereo americano abbattuto.
- 10 settembre, ore 11:30. Procediamo su corriera privata ditta Patacconi linea Marradi-Cesenatico. Allegato rapporto dettagliato circa indifferibile personale intervento armato su militare germanico onde impedire aggressione mortale in atto non altrimenti evitabile. Segnalo coraggiosa e violenta reazione del tradotto Nuvolini.
- 13 settembre, ore 9. Procediamo con autoveicolo concessoci da professoressa Manetti Giulia. Bertuzzi Attanasio intende sposarla e generosamente è intenzionato ad accogliere come propri i figli di lei. Raggiungiamo località San Luigi Polesine, in locale posto di Polizia trovato soltanto graduato Corpo Forestale. Curioso, in quanto questa zona è priva di foreste.
- Burchiello, ore 18. Forte dubbio che, se passata Repubblica Fascista, tribunale di Venezia arresti anche il carabiniere che conduce arrestato.
- Contattato collega brigadiere, in partenza per il sud dove recasi per cercare il figlio dato per disperso. Accettato portare con sé Luisa.
Dialoghi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Umberto: Buongiorno. Lamette?
Venditrice ambulante: Solo fichi...
Umberto: Sapone da barba?
Venditrice ambulante: Solo fichi oggi.
Umberto: Datemi... tre fichi.
- Procopio: Brigadiè, chi è che c'ha ragione, le maestranze o i datori di lavoro?
Umberto: Le forze dell'ordine, Procò.
Procopio: Credevo le maestranze.
- [Sulle truppe tedesche dirette a sud]
Maresciallo Marchionni: Ai comandi dell'arma sai quante ne arrivano di segnalazioni come queste, eh? Forse i tedeschi si aspettano una nuova decisione di Badoglio, dopo quella di arrestare il Duce e ridare comando al Re. Tu che dici?
Umberto: [Guardingo] Lei che dice?
Maresciallo Marchionni: Te l'ho detto che dico. Dico... Tu che dici?
Umberto: ...
Maresciallo Marchionni: Vabbé lasciamo perdere va... Atteniamoci alle disposizioni.
- Maresciallo Marchionni: La donna quando nasce è già moglie, anzi suocera, te lo dico io...
Umberto: Quando sta con me [Luisa] non fa che discutere, però vuole sempre stare con me.
Nuvolini: Le donne però bisogna saperle capire!
- Commendatore Materassi: Il nostro Duce è stato un debole, gli italiani son troppo individuali. Hitler andrebbe bene, se non fosse balzano come tutti i pederasti! Ma tornando a lui – che cosa voglio dire? – che doveva avere il polso molto più duro. E ci voleva una catena per tutti.
Nuvolini: Soprattutto per lei. Da tirare.
- Nuvolini: Veramente ero andato a procurarmi un po' di cibo. [Da il cibo a Luisa] Prego. Sarò stato fuori sì e no...
Luisa: Uh! Ha dato in pagamento l'orologio d'oro!
Nuvolini: Mica era d'oro. Però l'importante è che ci abbia creduto il borsaro nero.
- Nuvolini: A che cosa si ubbidisce, se non c'è più nulla a cui ubbidire?
Umberto: Mio padre avrebbe risposto: «La coscienza».
- Partigiano: Mai coi tedeschi. E tu chi sei?
Umberto: Carabiniere. In servizio.
Partigiano: Servizio finito, il Re è scappato.
Umberto: La legge no.
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