Enzo Cannavale

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Enzo Cannavale

Vincenzo Cannavale (1928 – 2011), attore italiano.

Citato in Gianni Valentino, Vita da caratterista: "Mi manda Eduardo", la Repubblica, 15 maggio 2005, p. 17
  • [Massimo Troisi] Peccato sia morto così presto, chissà che risultati avrebbe raggiunto. Un talento infinito, pari alla sua gentilezza. Io rido molto poco e non perché ci sia la legge che vuole i comici vittime della malinconia. Ma Troisi era di un altro livello: le sue pause, le ripetizioni, la lentezza.
  • [Pulcinella] è una maschera troppo particolare, nel tono della voce ha tutto il suo significato. Ruolo complicato da interpretare.
  • Preferisco stare affacciato sul terrazzino, di fronte a me il Vesuvio, piazza del Plebiscito, scenario che ultimamente, tuttavia, è stato svenduto. Ora andrebbe riconquistato. Così come la città dovrebbe riappropriarsi dei suoi spazi, della sua cultura vera, che è stata seppellita. Vogliono riprendere la festa della Piedigrotta, ma sarà impossibile. Purtroppo non ci sono più gli scugnizzi, quelli di oggi sono piccoli delinquenti assai più furbi. Troppo violenti. I carri allegorici diventerebbero bersaglio delle loro mazze, degli sputi, altro che cuppetielli! Magari è una manovra politica: a volte i politici recitano come noi, ho memoria buona. Sono nato a via Roma 205 nell'anno in cui si costruì la funicolare centrale, e non ho mai voluto lasciare Napoli. Potrei camminarci a occhi serrati e non sbagliare mezzo passo. Ho vissuto fino in fondo tutti i momenti belli e brutti che ha attraversato la nostra città.

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