Finanziamento pubblico ai partiti
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Citazioni sul finanziamento pubblico ai partiti.
- È divenuta particolarmente allarmante per l'opinione pubblica la questione del come si finanziano i partiti; si parla di essa come del vero cancro del nostro sistema democratico, la fonte di maggior parte delle degenerazioni. Si tratta innegabilmente di un problema grave e urgente, ma è dubbio che esso possa trovare soluzione con la sola legge sul finanziamento pubblico dei partiti, sebbene anche questa sia necessaria, come per i primi i repubblicani hanno sostenuto negli anni passati. (Ugo La Malfa
- Ferma restando l'autonomia dei procedimenti giudiziari in corso, e nel rispetto dei diritti sia degli indagati sia di tutti i soggetti interessati, è doveroso rilevare che sono venuti emergendo casi diversi di notevole gravità relativi alla gestione dei fondi attribuiti dalla legge ai partiti. Ne scaturisce l'esigenza – cui non possono non essere sensibili nella loro responsabilità le forze politiche – di adeguate iniziative in sede parlamentare volte a sancire per legge regole di democraticità e trasparenza nella vita dei partiti, ai sensi dell'art. 49 della Costituzione, e meccanismi corretti e misurati di finanziamento dell'attività dei partiti stessi, sempre essenziale in quanto finalizzata a «concorrere a determinare la politica nazionale». (Giorgio Napolitano)
- I vitalizi, come il finanziamento pubblico dei partiti, sono norme conquistate grazie alle battaglie del movimento operaio per impedire che la politica fosse una questione riservata ai ricchi. (Luciana Castellina)
- Il finanziamento della politica: per 50 anni è avvenuto fuori dalle leggi. Dalla Cia arrivavano soldi alla Dc e dall'Urss quelli per il Pci. (Gianni De Michelis)
- Il finanziamento illecito c'è sempre stato. Malagodi prendeva soldi da Confindustria, Moro si alzò per difendere Gui. Solo che quelli avevano... gli attributi. Noi ci lasciammo sbranare, portare via l'immunità parlamentare. (Francesco De Lorenzo)
- Se i partiti non ricevessero il finanziamento pubblico e se non ci fosse l'intromissione anche della finanza nei partiti, quei partiti non esisterebbero. Se voi andate con la macchina della verità e la infilaste su per il culo a tutti i deputati che sono in Parlamento, non ce n'è uno che crede in quelle idee. L'unica idea in cui credono è quella di pensare di fare un altro giro. Questa è la politica oggi. (Marco Rizzo)
- Tra due forme di ipocrisia come l'eufemismo indulgente e il moralismo facile, si può smarrire il senso degli scandali sul finanziamento dei partiti. È necessario anzitutto disporre in ordine i fatti. I partiti moderni sono nati come strumenti empirici, per questo non si sapeva bene come andassero finanziati. Ma la questione in tempi frugali, non aveva gran peso. Poi, con i grandi «apparati», il peso della questione è diventato imponente. Ora il finanziamento privato è sospetto, anche quando non è reato, perché le donazioni possono arrivare soltanto da chi ha denaro, e chi ha denaro ha pure interessi. A sua volta il finanziamento pubblico, deciso di recente in Italia, è impopolare senza un persuasivo sistema di controlli sui bilanci per escludere che s'aggiungano sovvenzioni d'altre fonti (private, o semipubbliche, o persino straniere). (Alberto Ronchey)
- [Rivolto ai parlamentari del Partito Democratico] Vorrei ricordare che il Movimento 5 Stelle non si becca un euro di finanziamento pubblico ai partiti. Zero! Quello che voi vi siete fottuti, e non siete neanche capaci di pagare le sedi di partito a Roma. (Alessandro Di Battista)
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