Gabriele Lavia
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Gabriele Lavia (1942 – vivente), attore e regista italiano.
Citazioni di Gabriele Lavia
[modifica]- Profondo rosso è davvero bello, e lo posso dire da poco tempo perché il film non l'ho mai voluto vedere se non pochi anni fa assieme a mia figlia.[1]
- [Su Profondo rosso] Quel film è l'unica cosa importante che ho fatto nella mia vita. Ancora oggi quando sono in auto e mi fermano i vigili per qualche infrazioncella mi dicono: "Ah, ma lei è quello di Profondo rosso!" e mi lasciano andare. Insomma, mi ha salvato da diverse multe.[2]
- Se potessi cambierei mestiere, ma siccome sono vecchio... Penso che il cinema sia molto più bello del teatro. Sono rimasto incastrato nel mio destino. Purtroppo, in Italia, cinema e teatro sono cose distinte culturalmente, due mondi agli antipodi. Sono pochi i registi che hanno fatto entrambe le cose ad alto livello come Luchino Visconti.[3]
Intervista di Michela Tamburrino, Lastampa.it, 13 novembre 2017.
- [Su Jacques Prévert] Un uomo molto complesso, tutt'altro che poeta da cioccolatino. Anti esistenzialista nell'epoca di Sartre e Camus, un poeta non impegnato perché è la vita che si impegna in lui producendo amore. Dunque dolore, disperazione, felicità, malinconia.
- Il teatro è nato molto tempo fa ed è nato perfetto. Non credo alla multimedialità. Piuttosto all'alchimia attore-spettatore.
- Con il passare degli anni è tutto più difficile, i ruoli sono di meno, si fa fatica e io sono un regista che si mette addosso gli spettacoli che fa.
- [Sul teatro] La gente lo ama perché è la più antica e perfetta rappresentazione dell'uomo di fronte ad altri uomini, è lo specchio di chi guarda il mito di Dioniso che non si riconosce per quello che è.
- Il teatro sopporta bizzarrie, tentativi di inutili modernizzazioni perché l'essenza non cambia mai.
- La politica non ha mai capito il teatro, non si rendono conto di sovvenzionare la vita.
- Il teatro è la cosa più importante inventata dall'uomo, il paradigma di ogni attività umana.
- [Sul cinema] È una tecnica per cui viene superato, come la macchina da scrivere e il fax. Il cinema è stato ucciso dai telefonini.
- Il teatro non lo riproduci a casa e sarà sempre più arcaico e sopravviverà come le lasagne della nonna tramandate.
- [Sugli insegnamenti ricevuti da Giorgio Strehler e Orazio Costa] Il rigore, la moralità, la disciplina. Si consideravano attori e non registi, segno di umiltà e di orgoglio, anche di amore per una categoria che oggi rappresenta l'evento tragico del teatro perché fa la fame e nessuno se ne preoccupa.
Note
[modifica]- ↑ Citato in Profondo Rosso, Dario Argento: "Una storia bellissima scritta in pochi giorni tutta d'un fiato", Davide Turrini Ilfattoquotidiano.it, 7 marzo 2015.
- ↑ Citato in Gabriele Lavia: "I Sei Personaggi? La sfida più difficile della carriera", intervista di Clara Caroli, Torino.repubblica.it, 20 gennaio 2015.
- ↑ Citato in Gabriele Rifilato, Dizionario degli attori: Gli attori del nostro tempo, Rai-Eri, 2005. ISBN 8839712895
Filmografia
[modifica]- Profondo rosso (1975) – attore
- Inferno (1980) – attore
- Zeder (1983) – attore
- Scandalosa Gilda (1985) – attore, regista e sceneggiatore
- La leggenda del pianista sull'oceano (1998) – attore
- Non ho sonno (2001) – attore
- V per Vendetta (2006) – doppiatore
- Il diavolo veste Prada (2006) – doppiatore
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