Gianluca Magi

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Gianluca Magi, 2013

Gianluca Magi (1970 – vivente), scrittore, orientalista, storico delle religioni e filosofo italiano.

Il Gioco dell'Eroe[modifica]

  • Il Gioco dell'Eroe è un invito al viaggio per pensare non positivamente, ma diversamente.
  • Il divino abita dove lo si lascia entrare.
  • Il capolavoro della ragione è comprendere quando è il momento opportuno in cui deve smettere di ragionare.
  • L'Amore è la strada dove le nostre impronte invece di seguirci ci precedono.
  • Nell'abbraccio ognuno è entrambi.
  • Non perdere te stesso per cercare il mondo. Non perdere il divino per cercare te stesso. Non perdere il mondo per cercare il divino.
  • Occorre affidarci a un'immaginazione terapeutica vicina al senso profondo del vivere, una nuova percezione della realtà che colga quello che sta dietro e non quello che appare.
  • Il mondo è un meraviglioso tappeto del quale vediamo il rovescio: il bellissimo disegno sta oltre i nostri occhi.
  • Tutti sono così infelici perché non si dà nessun valore al coraggio. Oggi agli uomini insegnano tutto tranne che a essere coraggiosi. E non è bello né giusto. È per questo che pochi riescono a essere veramente felici. Spesso viviamo sotto la protezione di viltà che chiamiamo princìpi e stagniamo nel banale.
  • Nel corso della mia vita ho commesso non tutti gli errori possibili, ma i più rozzi e grossolani. 
Sono contento di averli commessi, perché hanno concorso a costruire l'uomo che sono oggi. E anche perché so che non tornerò a incorrervi.
  • L'uomo preferisce barattare la felicità per un pugno d'illusoria sicurezza. Il mondo è pieno di persone che hanno smesso di ascoltare se stesse o sono rimaste influenzate dai vicini che insegnano cosa si deve fare, come ci si deve comportare e quali sono i valori per cui si deve vivere e così facendo si sono poste al di fuori del proprio centro e si sono uniformati a un programma di vita che non è il proprio. Che tristezza se pensi che la gente è programmata per ricevere così poco, mentre le possibilità sono così tante! Tu puoi avere avuto anche un grande successo nella vita, ma se non hai fatto quello che volevi, se non sei entrato in contatto con te stesso, che razza di vita era se non una camera mortuaria?
  • I limiti si fanno soglia. Il limite blocca, costerna, paralizza; la soglia è un invito a varcarla, a oltrepassarla. Nessun limite solo soglie: questo è il monito dell'Eroe.
  • Che le tue labbra non dicano "Sì", mentre il tuo cuore dice "No". E viceversa.
  • Non sottovalutare le piccole buone azioni quotidiane. Goccia dopo goccia, un vaso enorme si riempie d'acqua.
  • Il corpo guarisce giocando. La mente ridendo. Lo spirito gioendo.

Citazioni su Il Gioco dell'Eroe[modifica]

  • Il Gioco dell'Eroe di Gianluca Magi è un grande sasso gettato in un immobile stagno. Un invito alla vita interiore, e alla sua (inevitabile) trasmutazione evolutiva. (Franco Battiato)

La Via dell'Umorismo[modifica]

  • Le religioni sclerotizzate non credono nel sorriso, nel riso, tanto meno nella risata. Ritengono che siano una specie di peccato.
  • Forse è proprio vero che soltanto grazie al sorriso approdiamo alla conoscenza. È un invito a una innocente gioia di vivere.
  • Ciò che si vede e come si vede è ciò che siamo.
  • Non crediamo ciò che vediamo, ma vediamo ciò che crediamo.
  • La riverenza è un prodotto in vendita promozionale presso coloro che nutrono su di noi una qualche aspettativa.
  • Solo dopo aver imparato come imparare si può cominciare a imparare ciò che c'è da imparare.
  • Quando si ha in testa un'idea fissa ogni segno esterno conferma la verità di ciò che si pensa.

La vita è uno stato mentale[modifica]

  • Noi certo oggi viviamo più a lungo, ma troppo in fretta; e non facciamo in tempo a metabolizzare la vita.
  • [...] la solidarietà umana, la propria attività in armonia con quella degli altri esseri dell'universo, è la comprensione dell'universale connessione di tutti gli esseri, che l'universo, che è un solo corpo, collabora allo sviluppo della vita interiore, e che si taglia fuori da questo corpo fa perire la vita in se stesso, si dissecca, si consuma in uno spaventoso languore: egli è degno di compassione.
  • Ovviamente la presa di distanza dal culto dell'Io-persona non intende semplicisticamente abbandono dell'egoismo, ma soprattutto stiramento delle proprie forze, slegamento della contrazione coatta che rinserra nei confini di se stessi, all'interno dell'epidermide, come una frontiera difensiva che separa dal mondo. In questa presa d'atto, l'illusione di vivere soltanto un tempo breve, negando così l'eternità della nostra essenza, è annullata, estaticamente. E i propri confini sono ora ravvisati oltre le stelle, oltre il mite bagliore della Via Lattea.

Citazioni su Gianluca Magi[modifica]

  • Conosco l'autore, mi è simpatico e, anche se è un esperto di filosofia orientale, mi fido di lui. (Edoardo Camurri)
  • È singolare come io e Gianluca condividiamo gli stessi gusti per una tradizione di narrativa iniziatica che risale alla notte dei tempi. (Alejandro Jodorowsky)

Bibliografia[modifica]

  • Gianluca Magi, Il Gioco dell'Eroe. La porta della percezione per essere straordinario in un mondo ordinario, Il Punto d'Incontro, 2012.
  • Gianluca Magi, La Via dell'Umorismo. 101 burle spirituali, Il Punto d'Incontro, 2008. ISBN 8880935976
  • Gianluca Magi (a cura di), La vita è uno stato mentale. Ovvero la conta dei frutti delle azioni nel mondo evanescente secondo l'insegnamento di Phalu il kashmiro, Bompiani, 2009.

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