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I complessi

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I complessi

Descrizione di questa immagine nella legenda seguente.

- Professore, mi dica, chi è il più raccomandato?
- Nessuno, partono tutti alla pari: sono tutti raccomandatissimi. Ah no, meno uno. Un certo Guglielmo Bertone.

Titolo originale

I complessi

Lingua originale italiano
Paese Italia, Francia
Anno 1965
Genere commedia
Regia Dino Risi (1° ep.),
Franco Rossi (2° ep.),
Luigi Filippo D'Amico (3° ep.)
Soggetto Age (2° ep.), Ruggero Maccari, Dino Risi, Scarpelli (2° ep.), Ettore Scola, Rodolfo Sonego (3° ep.), Alberto Sordi (3° ep.)
Sceneggiatura Leo Benvenuti (2° ep.), Piero De Bernardi (2° ep.), Marcello Fondato, Ruggero Maccari, Ettore Scola, Rodolfo Sonego (3° ep.), Alberto Sordi (3° ep.)
Produttore Gianni Hecht Lucari
Episodi
  1. Una giornata decisiva
  2. Il complesso della schiava nubiana
  3. Guglielmo il dentone
Interpreti e personaggi
  1. Una giornata decisiva
  2. Il complesso della schiava nubiana
  3. Guglielmo il dentone
Note
Musiche: Armando Trovajoli

I complessi, film italo-francese del 1965 a episodi.

Una giornata decisiva

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  • Io quasi quasi vado lì e la bacio davanti a tutti, peccato che c'è gente. (Quirino Raganelli)
  • Se non pioveva era una gran bella giornata! (Quirino Raganelli)
  • Collega: A Quirì! Damme un po' na sigaretta.
    Quirino Raganelli: Ah, non ce n'ho più, mi dispiace.
    Collega: Questo [riferito ad un altro collega] dorme, sta a vede' che me tocca fumamme le mie.

Il complesso della schiava nubiana

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«- Vede, tutti i film devono passa' 'a censura. [...] Là ce sta una commissione, avranno visto qualcuna col petto de fuori e du zinne così e "tac" hanno tagliato la scena. D'altra parte che vo' fa'? Al cinema ce vanno pure i ragazzini!
- Cosicchè in Italia, il pubblico questo film lo vede senza...
- ...senza zinnone. Per forza.
- Ma queste zinnone... questi due pezzi... Sì, insomma, questo pezzo tagliato dove va a finire?
- Che ne so, al macero, distrutto... E che ne so, lo buttano via! A' rogo, dotto', a' rogo.»
  • [Al cinema, durante la proiezione del film peplum che prevede una scena di nudo della moglie di Gildo]
    Gildo: Mi scusi, nel film lei mi ha saltato un pezzo!
    Proiezionista: Io le ho "saltato un pezzo"?
    Gildo: Ma scherza, la scena precedente non è finita, eh.
    Proiezionista: Ma dottore, qui quello che c'è... c'è.
    Gildo: Mi risulta che la regina deve fare il bagno con quattro schiave nere, no?
    Proiezionista: 'a Dottore, si vede che all'ultimo momento gli ha fatto schifo de farse il bagno co' 'e schiave, eh. [in cabina di proiezione, esaminando la giunta presente sulla copia di proiezione] Lo sa che c'ha ragione? Qui ce sta un taglio!
    Gildo: Dove qui?
    Proiezionista: Ce sta 'na pieghetta, 'a vede? Eccallì. Secondo me, ce stava davvero il bagno delle schiave.
    Gildo: Ma... ma chi l'avrà tagliato, scusi?
    Proiezionista: Ma come dottore, non lo sa? E chi l'avrà tagliato?! 'A censura, no? Aspetti un po'... Che glie dicevo, guardi. Ecco, "copia censura".
    [Mostra la scatola di metallo che riporta il nulla osta della Commissione censura cinematografica]
    Gildo: Be', sa io non me ne intendo molto. Ma come avviene il procedimento?
    Proiezionista: Vede, tutti i film devono passa' 'a censura.
    Gildo: Sì.
    Proiezionista: Là ce sta una commissione, avranno visto qualcuna col petto de fuori e du zinne così e "tac" hanno tagliato la scena. D'altra parte che vo' fa'? Al cinema ce vanno pure i ragazzini!
    Gildo: Cosicchè in Italia, il pubblico questo film lo vede senza...
    Proiezionista: ...senza zinnone. Per forza.
    Gildo: Ma queste zinnone... questi due pezzi... Sì, insomma, questo pezzo tagliato dove va a finire?
    Proiezionista: Che ne so, al macero, distrutto... E che ne so, lo buttano via! A' rogo, dotto', a' rogo. A dotto', che c'è? Se sente male?
    [Gildo è molto sollevato che nessun altro vedrà la nudità della moglie]
  • [Parlando ad un uomo dai modi "raffinati"] Scusi, mi pare di capire, dai suoi modi, che anche lei, come me, ha studiato in seminario, non è vero? (Gildo Beozi)

Guglielmo il dentone

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  • [Concorso per il lettore di telegiornale RAI]
    Membro commissione: Professore, mi dica, chi è il più raccomandato?
    Professore: Nessuno, partono tutti alla pari: sono tutti raccomandatissimi. Ah no, meno uno. Un certo Guglielmo Bertone.
  • Padre Baldini: Scegli il certo per l'incerto...
    Guglielmo: Sì?
    Padre Baldini: Rinunzia al concorso televisivo e io ti faccio avere subito un posto di lettore alla radio vaticana.
    Guglielmo: Rinunciare al concorso, Padre? La ringrazio molto. Molto onorato della sua proposta, ma la radio è superata. È il video che mi interessa. Voglio entrare nelle case di 50 milioni di italiani, tener loro compagnia quando mangiano, quando leggono il giornale. È il video, è lì che si forma la vera popolarità!
    Padre Baldini: Benedetto, figliolo! Ma non pensi che queste antenne della TV, - questo veicolo d'orgoglio, di vanità, diciamo pure di volontà di potenza -, t'abbiamo fatto perdere un po' la testa? Il peccato di orgoglio è il peccato di Satana, sai?
    Guglielmo: Le antenne della TV, l'orgoglio? No, padre, io non penso la tv come un punto d'arrivo, ma come un trampolino di lancio. E quando avrò una grande popolarità, io entro nel giornalismo, nel cinema, a Hollywood!
  • Ma voi, signori, non dovete avere simili complessi. Voi avete una precisa responsabilità di fronte a 50 milioni di spettatori! (dirigente RAI) [incitando la commissione a truccare il concorso, affinché sia eliminato il meritevole ma poco telegenico Gugliemo]
  • Gaia Germani: Ma lei è un fenomeno, conosce tutto!
    Guglielmo: Mi piace conoscere bene le cose ed affermarmi con i miei soli meriti.
  • Complimenti, signor Nanni Loy, per la sua inchiesta. Abile, sembrava vera. (Guglielmo)
  • Voglio proprio vedere se siamo diventati tutti imbecilli! (Vincenzo Talarico)

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