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Il processo di Norimberga

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Il processo di Norimberga

Miniserie TV

Immagine Zeppelinfeld, Nuremberg (2004).jpg.
Titolo originale

Nuremberg

Lingua originale inglese e tedesco
Paese Canada, Stati Uniti d'America
Anno

2000

Genere drammatico, storico, guerra
Episodi 2
Regia Yves Simoneau
Soggetto Joseph E. Persico (romanzo)
Sceneggiatura David W. Rintels
Rete televisiva TNT
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Il processo di Norimberga, miniserie TV del 2000 con Alec Baldwin e Brian Cox, regia di Yves Simoneau.

Dialoghi

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Citazioni in ordine temporale.

  • Jackson: Con il permesso della corte, il privilegio di aprire il primo processo della storia per crimini contro la pace nel mondo impone una grave responsabilità. Le azioni che vogliamo condannare e punire sono state così deliberate, così malvagie, così devastanti che la civiltà non può tollerare che vengano ignorate perché non potrebbe sopravvivere se fossero ripetute. Che quattro grandi Nazioni, eccitate dalla vittoria e inasprite dalle ferite subite abbiano rinunciato alla vendetta e spontaneamente consegnato i loro prigionieri al giudizio della legge, è uno dei più significativi tributi che il potere abbia mai pagato alla ragione. Se questi sono i primi uomini leader di una nazione sconfitta a venire processati in nome della legge, noi condividiamo che debba venir loro concessa la presunzione di innocenza e accettiamo l'onore di provare gli atti criminosi e la responsabilità di questi imputati nel compimento degli stessi. Il nostro scopo non è quello di incriminare tutto il popolo tedesco: Hitler non ottenne questo potere dalla maggioranza ma fu scelto da una malefica coalizione di rivoluzionari, reazionari e militaristi. Voi sentirete oggi e nei giorni che verranno le enormità e l'orrore dei loro atti. L'accusa vi fornirà irrefutabili prove di eventi che hanno dell'incredibile. Io facevo parte degli uomini che durante la guerra ascoltavano molte storie di atrocità con sospetto, con scetticismo. Ora non più. L'elenco dei crimini contempla tutto quello che è stato concepito dal loro patologico orgoglio, dalla loro crudeltà ed ossessione per il potere. Sentirete della repressione nei campi di lavoro, la vessazione della Chiesa, la persecuzione degli ebrei, la conversione del mero antisemitismo in un deliberato progetto di sterminio degli ebrei di Europa. Sentirete la lunga serie di aggressioni, invasioni, violazioni di trattati , del terrore che dominava la Germania, della devastazione perpetrata nei territori occupati. E allora voi comprenderete che la vera parte civile in questo processo è la civiltà. La civiltà che vi chiede per quanto tempo ancora la legge dovrà rimanere impotente verso crimini di tale ampiezza e criminali di tale ordine di importanza. La civiltà non si aspetta che dichiariate le guerre imprese impossibili. Quello che si aspetta è un'azione giuridica che metta la forza del diritto internazionale, i suoi precetti, le sue proibizioni, e soprattutto le sue sanzioni al servizio della pace così che uomini e donne di buona volontà e di ogni Paese possano vivere la loro vita non sotto l'egida di un uomo, ma sotto quella della legge. (Jackson) [arringa]


  • Gilbert [in cortile rivolgendosi a Goering]: Un gatto che deve catturare topi. Era questa la filosofia che giustificava lo sterminio di massa? Non la cieca obbedienza ma il presupposto che le vittime non fossero umane
    Goering [dopo una pausa]: Voglio farle una domanda. Che cosa fu Hiroshima? Non è stato un vostro esperimento medico? Forse che l’America avrebbe bombardato la Germania così come fece in Giappone? Uccidendo migliaia di civili? È possibile? Io dico di no. Per la sensibilità americana un bambino caucasico è senz’altro più umano di uno giapponese.
    Gilbert: L’America era in guerra con il Giappone, Paese che l’aveva attaccata senza alcuna motivazione. Voi avete ucciso milioni di vostri connazionali
    Goering: E i cittadini americani di razza giapponese allora? Che furono messi in custodia protettiva nei vostri campi di concentramento?
    Gilbert: Fu uno sbaglio.
    Goering E perché non venne fatto ai cittadini americana di ascendenza tedesca o italiana?
    Gilbert: Ho detto che fu uno sbaglio
    Goering E cosa mi dice degli ufficiali negri dell’Esercito Americano? Hanno mai avuto il comando di truppe in combattimento? Usano gli stessi autobus dei bianchi? Le leggi segregazioniste del suo Paese e quelle antisemite del mio sono di grado diverso. Capitano, fin dai primi anni del secolo attraverso la Grande Guerra fino all’ascesa di Hitler, la libera massoneria dei mercanti ebrei ha consistentemente minato l’economia tedesca e l’unità nazionale della Patria, per questo abbiamo emesso le leggi antisemite. E sa perché lei, amico mio, non potrà mai capire le leggi antisemite? Sa perché? Perché lei è uno di loro.


  • Goering [in aula alla fine del processo]: È stata una ben povera scusa per un processo, ma innanzitutto voglio riaffermare di non aver mai saputo degli omicidi di massa, qualcosa che non riesco assolutamente a capire e che per di più, io condanno con tutto me stesso. Quanto al processo le nostre deposizioni erano credibili solo se supportate dalla pubblica accusa. Se respingevamo i capi di accusa eravamo trattati da spergiuri. Non è questo l'onere della prova. Perché mi trovo qui? Perché vengo trattato come un criminale comune? Io dico ai miei giudici che non mi faccio illusioni: quando le tre più grandi potenze della Terra si coalizzarono contro di noi, venimmo inevitabilmente sopraffatti da quella superiorità numerica. La giustizia non ha assolutamente niente a che fare con questo processo. (Goering) [arringa]


  • Goering [in cella dopo aver appreso della condanna]: Tex, mio caro tenente, perché quel viso triste? Non le ho detto che c'è un posto speciale nel Walhalla che mi sta aspettando?
    Tex [dopo una pausa]: Non lo so. Io credevo sarebbe andata in modo diverso.
    Goering: Oh, sì, avrebbe potuto. Se non ci fosse stato un dettaglio sfavorevole: gli omicidi di massa. Devo dirle che a tutt'oggi non ne capisco il motivo. Non erano assolutamente necessari. E dal punto di vista nazionalista non avevano senso. Ciò che resta di noi è macchiato per sempre. Ma non pensi male. Quello che Hitler ha fatto prima della guerra era giusto, lo sapevano tutti. Un giorno questo popolo ricorderà, come dovrà ricordarlo lei, mio caro Tex, quando penserà a me, ricordi questo.

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