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Il proiezionista

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Il proiezionista

Immagine Bundesarchiv Bild 183-11500-0497, Berlin, Karl-Marx-Allee, Denkmal Stalin.jpg.
Titolo originale

The Inner Circle

Lingua originale inglese e russo
Paese Italia, Unione Sovietica, Stati Uniti d'America
Anno 1991
Genere drammatico
Regia Andrej Končalovskij
Sceneggiatura Andrej Končalovskij, Anatoli Usov
Produttore Claudio Bonivento
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani


Il proiezionista, film del 1991, regia di Andrej Končalovskij.

Questo film è basato su una storia vera. (Testo in sovrimpressione)
Tutte le mattine, dalla strada che mi portava al lavoro, li osservavo mentre montavano le grandi figure d'acciaio. In Europa era scoppiata la Seconda guerra Mondiale. I nostri nemici capitalisti si uccidevano l'uno con l'altro. E mentre guardavo quelle statue, immaginavo che la nostra guida gli avesse ordinato la costruzione per mostrare l'invincibilità della nostra patria socialista. L'uomo che noi chiamavamo "La nostra guida" era uno degli eroi che avevano dato il potere alla classe lavoratrice. Era qualcosa di più di un Governante, era un Padre per tutti noi. Per ogni operaio di fabbrica e per ogni contadina. Si chiamava Iosif Stalin che in russo significa: Uomo d'acciaio. (Ivan)
Mosca 1930 (Testo in sovrimpressione)

Frasi

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  • Io facevo il proiezionista per il KGB. Occupavo la parte migliore di una stanza di un modesto appartamento, in via del Mattatoio e stavo per sposare la più bella ragazza che avessi mai conosciuto. (Ivan)
  • Passerai dall'ufficio personale domani. Ora vieni con me alle docce. Più braccia ci sono, meglio è. I bambini stanno per essere trasferiti e sono tre giorni che non si lavano. Sono tutti in stato confusionale. La maggior parte di loro non ha capito che i genitori sono stati arrestati come traditori della patria. (Direttrice dell'orfanotrofio)
  • Questo bambino è un eroe! E sapete perché? Suo padre e sua madre si sono rivelati nemici del popolo e lui li ha denunciati! Perciò ora danziamo tutti intorno al nostro eroe. Uno, due, tre! Siamo nati in una bella terra. | Siamo nati in un bel paese, | dove la gente visita la campagna. (Maestra)
  • Un buon tè è come un bacio che si riceve da una bella donna: forte e dolce. (Stalin)
  • Il compagno Stalin guardava in solitudine i videogiornali fascisti caduti nelle nostre mani. Tutti noi aspettavamo di sapere come ci avrebbe salvato. (Ivan)
  • Ci sono due cose che non si comprano neanche con l'oro: l'amore e la salute. Vuoi bere alla mia salute? Finiscilo! Se bevi alla salute, il bicchiere lo devi vuotare. (Berija)
  • Ricordati le mie parole: se non era per tanta gente brava e ingenua come te, Ivan, nella nostra terra non sarebbe mai venuto un tiranno, un massacratore, un diavolo. (Prof. Bartnev)
  • [Ivan trova Anastasia che si è impiccata e vede una lettera sul tavolo] Addio Ivan, porta il mio maglione a Katya. Lei avrà freddo. (Anastasia)

Dialoghi

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  • Vasily: E così oggi ti sposi, eh Anastasia? Hai invitato qualcuno?
    Anastasia: Sì, tutti gli inquilini dell'appartamento. Sei invitato anche tu.
  • Ministro Bolšakov: Copie appena uscite dal laboratorio, fresche di stampa. Allora qui hai una copia di Trinadtsat, poi di seguito Charlie Chaplin, Il grande valzer, Circus e laggiù un western americano. Preparati.
    Ivan: Compagno Ministro, sono nove ore di proiezione con che cosa devo incominciare?
    Ministro Bolšakov: Regola numero uno: niente domande. Saprai tutto non appena arriverà il compagno Stalin.
  • Direttrice dell'orfanotrofio: Brutta stronza! Non ti bastava scavarti la fossa da sola ma volevi trascinarci anche me! Potrei finire in un campo di lavoro per colpa tua.
    Anastasia: Un figlio non può essere responsabile delle colpe dei genitori. Il compagno Stalin l'ha detto.
    Direttrice dell'orfanotrofio: Il compagno Stalin l'ha detto, ma il compagno Berija l'ha ordinato, capisci? Il KGB ha già un fascicolo su di lei, non ti dice niente? La bambina è schedata. Fa parte di una famiglia di traditori della patria. Tutti quei bambini, senza alcuna eccezione. È come se stessero...
    Anastasia: Dove?
    Direttrice dell'orfanotrofio: In un gigantesco tritacarne.
    Anastasia: Almeno posso andare a dirle addio?
    Direttrice dell'orfanotrofio: No, non puoi! Non ti lascerò torturare quella poveretta. Lasciala perdere. Ogni volta che ti vede il suo piccolo cuore va a pezzi!
  • Stalin: Abbiamo qui un Ministro del Cinema e non abbiamo una banale molletta. Non sappiamo copiare i tedeschi come si deve. Compagno Bolšakov avevi promesso un brevetto di produzione sovietica e ora si scopre che hai copiato e per giunta male.
    Ministro Bolšakov: Correggeremo il difetto, compagno Stalin.
    Stalin: Non ti sembra un po' tardi?
  • Ivan: Grosse novità compagni! Grosse novità! Ci trasferiamo nella stanza dei Gubelman! È il suo giorno fortunato Petrovna! Ora avrai una stanza tutta tua! Te ne starai tutta sola come prima della Rivoluzione.
    Petrovna: Al vostro posto mi manderanno qualche altro stronzo.
  • Anastasia: Tu sei molto stimato dal compagno Stalin.
    Ivan [ride]: Stalin non c'entra in queste cose. C'è la moglie di Molotov in prigione e tu credi che avranno pietà di me? Non gli diranno nemmeno cosa mi è successo. Gli diranno: "Il giovane Sanchin si è ammalato e arrivederci. Ha contratto la tubercolosi".
  • Ivan: Tu chi ami di più: me o Katya Gubelman?
    Anastasia: E tu chi ami di più: me o il compagno Stalin?
    Ivan: Il compagno Stalin, è ovvio.
    Anastasia: Invece io amo te, Ivan. Più di tutto.
  • Prof. Bartnev: Può darsi che sia pazza, ma quello che ha detto è la pura verità. Nel Cremlino c'è Satana.
    Ivan: Cosa?
    Prof. Bartnev: Sì, Satana. Solo Satana può incantare un'intera nazione e far sì che la gente fa di sua volontà rinunci a vedere e a sentire.
    Ivan: Che altro, che altro vuoi dire, eh?
    Prof. Bartnev: La storia insegna che il popolo russo si è sempre schierato o con Dio o con Satana. Ora siamo dominati dalle forze del male. E adoriamo lui come dovremmo adorare Dio.

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