Lo chiamavano Trinità...
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Lo chiamavano Trinità...
Titolo originale |
Lo chiamavano Trinità... |
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Lingua originale | italiano |
Paese | Italia |
Anno | 1970 |
Genere | western |
Regia | E.B. Clucher |
Soggetto | E.B. Clucher |
Sceneggiatura | E.B. Clucher |
Produttore | Italo Zingarelli, Joseph E. Levine |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Lo chiamavano Trinità..., film italiano del 1970 con Bud Spencer e Terence Hill, regia di E.B. Clucher.
Frasi
[modifica]- I fagioli comunque erano uno schifo! (Trinità) [dopo aver ripulito una pentola di fagioli]
- Trinità... la mano destra del Diavolo. (Cacciatori di taglie)
- La mia esposa stava al fiume, señor, a lavare... un gringo l'aggredì e la voleva... e ho corso in suo aiuto... avevo il coltello... quello mi guarda con gli occhi spalancati e muore... nel cadere avrà battuto la testa... io gli ho dato solo qualche coltellata... (Messicano)
- Ragazzi, ho l'impressione che dovremmo eleggere un nuovo sceriffo! (Il Maggiore)
- Io personalmente non ho niente contro chi si infila nel letto di una donna, ma se quella non è d'accordo e non ci sta, dicono che è violenza carnale. A questo ci penserà il giudice. (Bambino)
- Il giudice non può essere obbiettivo, quella bagascia era sua moglie! E ci sarebbe anche stata, ma è arrivato il vecchio all'improvviso e s'è messa a starnazzare. (Uomini del maggiore)
- Sentite ragazzi, il vostro amico ha scelto la gallina sbagliata e mi dispiace, ma la legge è legge e per quanto possa sembrar strano va rispettata. Avete 2 minuti di tempo per lasciare il paese. (Bambino)
- Anche lui puzzava come te quando arrivò qui; ci vollero tre pezzi di sapone per vedere il colore della pelle; quindi giovanotto se vuoi che ti stringa la mano devi farti un bagno, non vorrei prendermi il tetano. (Jonathan) [ a Trinità]
- Voi gringos siete dei bastardi... volete le nostre donne e se uno vi dà una coltellata vi offendete. (Messicano) [ubriaco]
- È dallo straripamento del Pecos che non vedevo tanto sudiciume! (Jonathan) [a Trinità]
- Nessuno è meno sopportabile di un ipocrita... (Maggiore) [a Tobia]
- Su, degno fratello, ti accompagno a casa, così potrai finalmente farci vedere la tua faccia. (Jonathan) [ a Trinità]
- O lasciate questa valle o ne farò la vostra tomba, la scelta è vostra. (Maggiore) [a Tobia]
- Sceriffo, che ne facciamo dei prigionieri? O li impicchiamo o li buttiamo fuori... Ma io non posso mica stare a lavorare per loro! (Jonathan)
- Ma non hai uno scopo nella vita? Fai qualcosa... ruba del bestiame... assalta una diligenza... rimettiti a giocare, magari... una volta eri un ottimo baro! Ma fa' qualcosa. (Bambino) [a Trinità]
- Come ti permetti lurido ladrone?! Questi sono i miei fratelli e i miei fratelli li picchio solo io! (Mescal) [all'uomo che picchia i Mormoni senza il suo permesso]
- Questo mi è nuovo, non l'ho mai picchiato prima. (Mescal) [guardando Bambino]
- Sei peggio della febbre gialla in una colonia di lebbrosi. (Bambino) [a Trinità]
- Cosa sarebbe stato dell'umanità senza il cavallo? Il grande Cesare, Alessandro il Grande, i grandi di Spagna... Sarebbero stati veramente grandi senza il cavallo? Questa nazione sarebbe mai nata senza il generoso aiuto di questo nobile animale? E qual è il miglior modo per sdebitarsi, se non quello di offrir loro un pascolo grasso e tranquillo dove potersi nutrire e procreare in pace. (Maggiore)
- Ma perché non ti dai alla vita onesta? Torna a New Orleans dalla mamma... portale un paio di ragazze e mettiti in affari con lei! (Bambino) [a Trinità]
- Lavorare per essere pagati è umiliante. Meglio rubare: c'è più emozione! (Mescal) [al Maggiore]
- Ricordatevi: non dovete mai fidarvi di nessuno, nemmeno degli amici. (Faina) [insegnando ai Mormoni]
- Non potevo lasciarlo in paese, ha il vizio di dire la verità... è un tipico alcolizzato. (Jonathan) [riferendosi al Messicano]
- Ma tu che ci fai attaccato a quella stella? (Faina)
- Riprendi nel tuo gregge questa pecorella smarrita, che trasformerà le sue armi in strumenti di pace e lavoro. In Tua gloria, sarà circonciso per rispettare la tua legge. Dagli la forza di creare un tempio nel quale cantare i Tuoi inni. Lavorerà fino a rompersi la schiena, dissoderà i campi, seminerà e raccoglierà il frutto del suo lavoro, taglierà boschi, costruirà case, e alleverà bestiame. Quando al calar della notte tornerà a casa distrutto dalla fatica, giulivo e felice verrà nel Tuo tempio a cantare la Tua gloria. Grazie per avere ripreso il nostro nuovo fratello nel Tuo gregge. Rendilo meritevole della Tua pietà ...e illumina la sua esistenza con la luce del Tuo spirito. Amen. (Tobia)
Dialoghi
[modifica]- 1° Cacciatore di taglie [guardando Trinità]: Hai proprio fame amico... come uno che ha attraversato il deserto di corsa.
2° Cacciatore di taglie: Già, e chiunque attraversa il deserto di corsa ha qualcosa sulla coscienza. [sfoglia alcune taglie per vedere se riconosce Trinità, ma non lo trova]
1° Cacciatore di taglie: Hai avuto fortuna, sei solo un animale affamato. [rivolto al messicano che è gravemente ferito] E tu non farci scherzi, cerca di campare un'altra mezza giornata. Morto non vali un cent!
2° Cacciatore di taglie [controllando lo stato di salute del messicano]: A domani ci arriva.
- Cacciatore di taglie: Senti affamato, ne ho ammazzati per molto meno di animali come te, ma se vuoi una croce con un nome sulla fossa dimmi come ti chiami!
Trinità: Mi chiamano Trinità.
Cacciatore di taglie [spaventato]: Trinità? La mano destra del diavolo?
- Cacciatore di taglie: Ehi Trinità! Dicono che sei un fulmine con la pistola, è vero?
Trinità: Dicono così?
- Pistolero: Ehi tu, elegantone!
Trinità: Dici a me?
Pistolero: Sì, dico a te pezzente!
Messicano: Ha detto a lei, señor!
Pistolero: Butta il cinturone! [Trinità lo butta eccome il cinturone e si siede accanto al messicano; e si rivolge a Bambino] E adesso a lei, sceriffo! [Bambino si mette in posizione al duello]
Trinità [al messicano]: Se ci provano li fa secchi. [Bambino uccide i tre pistoleri] Che ti avevo detto.
Messicano: Madre de Dios, quién es quel hombre, señor?
Trinità: La mano sinistra del diavolo.
- Messicano: La mia esposa stava al fiume, señor, a lavare... un gringo l'aggredì e la voleva...
Bambino: E piantala!
- Bambino: Ti lavi, dormi, e domani parti.
Trinità: Ne parliamo dopo...
Bambino: No, ne abbiamo già parlato!!!
- Bambino: Sentite Maggiore, ne ho le scatole piene dei vostri uomini. Se molesteranno ancora gli agricoltori sarò costretto a disarmarli.
Maggiore: Perché non lo fate?
1° pistolero: Già, perché non lo fate? [Bambino rifila un potente pugno in testa al pistolero facendolo svenire, e lo disarma]
Maggiore [ridacchia]: Sono bravi ragazzi, sceriffo. Gente onesta, lavorano come bestie in tutta la settimana. Sapete com'è? Oggi è stato un giorno di paga, un bicchiere in più, li ha messi di buon umore. Be', se gli agricoltori attaccano briga, non si tirano indietro. Gli avevano dato qualche pugno, dopotutto. Quindi sceriffo, sarà bene che lasciate in pace a me e a i miei uomini.
Bambino: Mettetela come volete Maggiore, questo è l'ultimo avviso per voi e i vostri rubagalline.
2° pistolero [alzandosi]: Che avete detto?
Bambino [puntandogli contro il fucile]: Rubagalline.
2° pistolero [sedendosi]: Aaha.
Maggiore: Avete uno strano modo di fare il vostro lavoro, sceriffo... e non mi piace.
- Trinità: Senti Bambino, non prendertela per...
Bambino: Non chiamarmi Bambino!
Trinità: Ah no? E come dovrei chiamarti?
Bambino: Non chiamarmi proprio, neanche se stai per affogare!
- 1° pistolero: Alla prima occasione lo sistemerò per sempre, quel figlio di una vecchia baga...
2° pistolero: Non provarci, è più veloce di un serpente!
Trinità: Il tuo stupido amico ha ragione... non ci provare...
- Pistolero: Noi siamo in 7, sbirro, e nella tua pistola ci sono soltanto sei colpi... non so se ti ho reso bene l'idea, sbirro!
Trinità: Be', se paghi prima, scommetto che non sarai tu quello che resterà in piedi... non so se ho reso bene l'idea...
- Trinità: Be', quando ha detto che nostra madre è una vecchia bagascia...
Bambino: Ma è la verità!
Trinità: Sì, ma non è vecchia!
- Tobia: Salve, fratelli!
Bambino: Salve! [Poi rivolto a Trinità] Glielo hai detto tu che siamo fratelli?
Trinità: Io? E chi lo conosce?
Tobia: È il Signore che vi manda da noi.
Bambino: No, passavamo di qui per caso.
- Mescal: Mescal non dimentica!!!
Trinità: Lo credo bene.
- Tobia: Grazie per essere venuti, vi dobbiamo molto per aver aiutato le nostre sorelle Sara e Giuditta. Erano preda del demonio, ma il signore inviò l'arcangelo e Satana fu sconfitto!
Bambino: Sì sì... è stato pressapoco così...
- Trinità: Però! Duecento dollari, eh! [Guardando la taglia del fratello]
Bambino: Stai pensando di vendere tuo fratello?
Trinità: Mi offendi, non farei mai una cosa del genere per soli duecento dollari.
- Giuditta: ...Dal mio ventre avrai calore che ti scalderà il sangue...
Sarah: ...Dal mio seno suggerà il nettare che placherà la tua sete...
Giuditta: ...Dalle mie labbra udrai solo parole che ti avvicineranno al Signore.
Tobia: Così ha detto Ezechiele.
Trinità: Eh, e ha detto bene!
- Tobia: Benvenuto, fratello. Qual buon vento?
Trinità: Be', veramente non è stato il vento, passavo di qui e ho pensato di venire a salutarvi prima di partire.
- Tobia: Non lo temiamo, il Signore è dalla nostra parte.
Trinità: Sì, ma anche lui va in giro disarmato e non potrà esserci di grande aiuto... Senti, io credo che il Signore non se l'avrà a male se vi difendete...
Tobia: Ma noi non possiamo uccidere i nostri simili!
Trinità: Ma quelli non sono vostri simili, sono dei bastardi, non potete continuare a porgere l'altra guancia per tutta la vita...
Tobia: Accettiamo quello che il Signore ci manda!
Trinità: Be', se ci mandasse due o tre pistoleri in gamba, potremmo farli fuori tutti... Ah, un po' alla volta s'intende!
- Tobia: Anche il Signore vagò per il deserto.
Trinità: Eh, ma non aveva i rangers alle calcagna! [Guardando Faina e il Timido arrivare]
- Trinità: Se mi aiuti a far fuori il maggiore io mi sposo...
Bambino: Giuralo su nostra madre!
Trinità: Che possa bruciare nel bordello con tutte le sue ragazze se dico il falso!
- Trinità: Ah, senti, per sistemare il maggiore ho pensato...
Bambino [innervosito]: Tu non devi pensare, sono io quello che pensa!!!
Trinità: È proprio quello che stavo pensando!
- Mescal: Come sta il mio peggior nemico?
Maggiore: Vuol dire il mio miglior amico.
Mescal: Ma se ci avete sparato fino a ieri.
Maggiore: Vede signor Mescal, se lei viene a rubarmi i cavalli io sono costretto a farle sparare...
Mescal: Eh!
Maggiore: Ma se lavora per me sono disposto a darglieli. Venti dei più belli se riesce a cacciare i mormoni dalla valle.
Mescal: Eheheh. Maggiore, per venti stalloni Mescal vi conquista il Texas. Affare fatto.
- Mescal: C'è una sola cosa che non mi piace, maggiore...
Maggiore: E sarebbe?
Mescal: Ecco, io per principio preferisco rubarli i cavalli... Sì, io ti faccio il lavoro e tu te li fai rubare... Lavorare per essere pagati è umiliante. Meglio rubare: c'è più emozione!
- Bambino: Senti Emiliano, ce lo faresti un favore in cambio della tua schifosa pellaccia?
Emiliano: Claro que sì, hombre.
Bambino: Bravo, Emiliano!
- [dopo aver disarmato gli uomini del maggiore]
Tobia: Fratello, visto che cosa può fare la fede?
Bambino: Può fare miracoli specialmente se la metti nella canna di un fucile!
- Bambino [Rivolto a Trinità] Io non ce l'ho con te, ce l'ho con nostra madre, non capisco perché non ti abbia affogato quando eri in fasce e ti faceva il bagno, ma forse non te l'ha mai fatto il bagno, per questo sei uno sporco figlio di un vecchia...
Tobia: Non ve la prendete, sceriffo, così era scritto!
Bambino [Ora rivolto a Tobia] Un momento, va al diavolo tu, i tuoi fratelli, le tue sorelle, i tuoi antenati, le tue vacche, il tuo destino e tutto il resto.
- Tobia: Grazie, Signore...
Bambino: Ahh, lascia perdere.
Tobia: ...Stavo rendendo grazie al Signore, sceriffo.
Bambino: Ah be'...
- Maggiore [riferendosi al solitario che sta giocando dopo che Trinità sposta un fante]: Qui c'è un fante di troppo.
Trinità: No, qui c'è un maggiore di troppo...
- Trinità: Ciao Bambino, spero di rivederti presto.
Bambino: Io no!
- Bambino: Un magazzino devastato, due teste spaccate come zucche al sole, un ferito e un uomo castrato, il tutto in due ore, due ore che ti ho lasciato solo! Due ore!
Trinità: Be'... non mi avevi chiesto di darti una mano?
Bambino: Ma non così, maledetto pazzo!
- Trinità: Se avessi visto gli occhi di quelle ragazze.. sembravano due cerbiatte impaurite...
Bambino: Due cerbiatte impaurite... magari saranno state due bagasce in cerca di clienti!
- Maggiore: Jeff, Jeff...
Jeff: Sì, capo.
Maggiore: Tornate indietro.
Jeff: Aspettate ragazzi.
Maggiore: C'è stata una modifica nei miei piani.
Jeff: Dobbiamo cominciare a buttar giù i carri?
Maggiore: No, non credo proprio.
Jeff: Allora disperdiamo le vacche?
Maggiore: Oh, ma che male vi hanno fatto quelle povere bestie...
Jeff: Mmm, allora non ho capito niente! Che diavolo devo fare?
Maggiore: Rispettare i principi di queste brave persone; e noi siamo in casa loro: posate subito le armi.
Jeff: Come???
Maggiore: Fate quello che vi ho detto.
Mescal: [risate dei messicani] Che sia hombre, farete molto felice il fratello Tobia, lui odia le armi. [ancora risate...]
Jeff: Scusate maggiore, ma ci dev'essere una ragione per questo cambiamento. E anche solida.
Maggiore: Ma certo amico mio, una ragione di piombo!
- Trinità: Grazie, fratello.
Bambino: Grazie un cavolo. Andate a prendere i cavalli e filiamo.
Faina e Timido: Sì, capo.
Maggiore: E va bene, la valle è vostra, ma ridatemi i miei cavalli.
Trinità: Quali cavalli?
Maggiore: Quelli che mi avete razziato.
Bambino: Ehi dico, come vi permettete?
Maggiore: Siete dei ladri, ecco cosa siete.
Jonathan: Una cosa debbo dire del maggiore: non mente mai.
Trinità: Maggiore, siete mai stato nel Nebraska? Sembra che ci siano dei pascoli meravigliosi.
Maggiore: Penso che, che quest'idea del Nebraska non sia affatto male.
[Parlando al suo cavallo] In California! (Trinità)
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