Mara Carfagna

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Mara Carfagna

Mara Carfagna (1975 – vivente) politica ed ex show-girl italiana.

Citazioni di Mara Carfagna[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Non c'è nessuna ragione per la quale lo Stato debba riconoscere le coppie omosessuali, visto che costituzionalmente sono sterili. [...] Per volersi bene il requisito fondamentale è poter procreare.[1].
  • [I gay pride] Hanno obiettivi che non condivido. Io sono pronta ad occuparmi di contrasto alle forme di discriminazione e di violenza. Sono pronta a dare patrocini a seminari e convegni che si occupano di questi problemi. [...] Penso che l'unico obiettivo dei Gay Pride sia quello di arrivare al riconoscimento ufficiale delle coppie omosessuali, magari equiparate ai matrimoni. E su questo certo non posso esser d'accordo. Io credo che l'omosessualità non sia più un problema. Perlomeno così come ce lo vorrebbero far credere gli organizzatori di queste manifestazioni. Sono sepolti i tempi in cui gli omosessuali venivano dichiarati malati di mente. Oggi l'integrazione nella società esiste. Sono pronta a ricredermi. Ma qualcuno me lo deve dimostrare.[2]
  • [Gaffe[3]] In Italia paghiamo un grande ritardo: le donne hanno guadagnato il diritto di voto soltanto nel 1960, fino al 1919 erano sottoposte ad autorizzazione maritale, il delitto d'onore è stato abolito nel 1980, la riforma del diritto di famiglia è del 1970.[4]
  • Non farò mancare la fiducia a Berlusconi, ma il 15 dicembre rassegnerò le mie dimissioni dal partito. Lascerò anche lo scranno di parlamentare, perché a differenza di altri sono disinteressata e non voglio dare adito a strumentalizzazioni. Mi dimetterò ovviamente anche da ministro visto che il mio contributo pare sia ininfluente.[5]
  • [Su Alessandra Mussolini] A Napoli le chiamano le vajasse...[6]
  • [...] la Mussolini è colei che in campagna elettorale disegnava le corna sui miei manifesti, che ha portato i cannoli alla conferenza stampa con Alfano. In un partito serio una 'signora' del genere sarebbe stata messa a tacere, invece mai nessuno ha avuto il coraggio di bloccarla.[6]
  • Non possiamo più permetterci di gestire il nostro territorio come abbiamo fatto per un lungo tratto della nostra storia.[7]
  • [...] dobbiamo condividere un dato di evidenza molto semplice, cioè che la natura è cambiata. Il riscaldamento globale e gli eventi estremi che si determinano - oltre cento negli ultimi sei mesi - impongono una visione diversa delle responsabilità delle istituzioni e della politica, così come impongono ai cittadini una nuova consapevolezza del pericolo.[7]
  • L'Italia è un Paese complessivamente fragile, ma alcune aree lo sono più di altre. In alcune aree la fragilità è diventata un pericolo incombente e quotidiano e in queste aree il rischio idrogeologico è una roulette russa a cui sono esposte le vite di decine di migliaia di persone. Ischia è una di queste aree.[7]
  • [Sull'alluvione di Ischia del 2022] Allora, da questa terribile vicenda noi possiamo uscirne in due modi: il primo è il disfattismo di chi dice che non cambierà mai nulla; il secondo è uno scatto di orgoglio e soprattutto uno scatto di responsabilità. Abbiamo davanti ingenti risorse nazionali ed europee da usare per mettere in sicurezza, per rammendare i nostri territori. Abbiamo geologi, ingegneri e progettisti che si fanno onore in tutto il mondo nel recupero di aree degradate. Abbiamo una tradizione millenaria nella gestione di grandi opere: fin dall'Impero romano deviamo fiumi, bonifichiamo paludi, costruiamo città sull'acqua, risolvendo con successo problemi mai affrontati prima. Abbiamo, poi, fame di lavoro soprattutto al Sud, dove ogni cantiere e ogni opera è davvero un soffio di speranza. Usiamo tutto questo, accettiamo la sfida di cambiare le cose dando priorità a quei luoghi, come Ischia, che sono in vetta alle classifiche del rischio.[7]
  • Al Governo bisogna chiedere di realizzare il merito, non di abolirlo, bisogna chiedere di evitare che il merito diventi oggetto di una vuota retorica e che sia semplicemente declamato nella definizione del titolo di un Ministero.[8]
  • Bisogna chiedere di realizzare dovunque il merito, a tutti i livelli, penso ai tanti ragazzi che escono dalle nostre scuole e dalle nostre università, studenti talentuosi e meritevoli che, poi, non trovano lavoro nel nostro Paese o ai ragazzi talentuosi del Sud che non trovano lavoro al Sud e che spesso sono costretti ad emigrare nel Nord oppure all'estero.[8]

Citazioni su Mara Carfagna[modifica]

  • Io non sono moralista! Non me ne frega niente della vita sessuale di Berlusconi... ma tu non puoi mettere alle pari opportunità una che sta là perché t'ha succhiato l'uccello... Se ne deve andare! Non la puoi mettere da nessuna parte, ma in particolare non la puoi mettere alle pari opportunità. Perché questo è uno sfregio. (Sabina Guzzanti)
  • Io trovo maschilista l'atteggiamento di Mara Carfagna che quando deve identificare Sabina Guzzanti la identifica per paternità, come figlia di Paolo Guzzanti. Mara Carfagna è una ragazza del Sud, il femminismo non sa nemmeno dove stia di casa, non le è richiesto. Più che sudista è saudita, ha un concetto quasi moresco, direi. (Paolo Guzzanti)
  • Io penso che Mara Carfagna sia stata e sia uno dei migliori ministri di questa Repubblica, che la sua contrapposizione in Campania a chi è stato denunciato per camorra sia del tutto legittima e il PdL dovrebbe assumere una posizione più chiara e netta. (Adolfo Urso)
  • La cosa più grave è che Mara Carfagna trovi il coraggio di lagnarsi. A volte bisogna avere il pudore di tacere. Se si sente discriminata lei, che dai Telegatti è diventata ministro, la cosa assume dimensioni ancora più grottesche. (Barbara Berlusconi)
  • Mi permettete di essere inelegante? Mara Carfagna, una donna bella, dolce, intelligente, ma lasciatemelo dire: una donna con le palle! (Silvio Berlusconi)
  • [Nel gennaio 2007] Se non fossi già sposato la sposerei subito... (Silvio Berlusconi)

Note[modifica]

  1. Durante il seminario Donna, vita e famiglia, da lei stessa organizzato; citato in Carfagna: "Gay costituzionalmente sterili", Repubblica.it, 15 febbraio 2007.
  2. Citato in Alessandra Arachi, «Gay Pride, niente patrocinio», Corriere.it, 19 maggio 2008.
  3. Le donne in Italia votano dal 1946, il delitto d'onore è stato abolito nel 1981 mentre nel 1975 fu riformato il diritto di famiglia.
  4. Dalla trasmissione televisiva Tg2 Punto di vista, Rai 2; citato in Rosanna Santonocito, Il lato B / Mara Carfagna ministra della Repubblica italiana per le pari opportunità e le date storiche per le donne, JobTalk, ilSole24Ore.com, 16 marzo 2010.
  5. Citato in Carfagna: "Voto la fiducia e il 15 dicembre mi dimetto", Sky tg24, 20 novembre 2010.
  6. a b Intervista al Mattino. Citato in Carfagna,Mussolini:non voto fiducia, Tgcom 24, 22 novembre 2010.
  7. a b c d Dall'intervento alla Camera dei Deputati, Resoconto stenografico dell'Assemblea Seduta n. 16, 30 novembre 2022.
  8. a b Dall'intervento alla Camera dei Deputati, Resoconto stenografico dell'Assemblea Seduta n. 19, 5 dicembre 2022.

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