Impero romano

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Augusto, primo imperatore di Roma

Citazioni sull'Impero romano.

  • Corruzione, intrighi, schiavitù. Un impero di gente imbelle e un imperatore che si dipinge. (Attila)
  • È un impero fondato sul sangue e retto sulla paura. Si prenderanno tutto ciò che hai, ti inviteranno ai loro giochi per guardare gli altri soffrire e dimenticare ciò che hai perso. Ti lasceranno soltanto amarezza e desiderio di vendetta. (Ben-Hur)
  • L'Impero romano è una grande mistificazione: annega nella corruzione eppure si è assunto l'incarico di moralizzatore del mondo intero. Almeno i padroni fossero buoni come i servi! I romani che incontri in strada sono brava gente, ma quelli che governano lo Stato sono ben diversi. (A.D. - Anno Domini)
  • L'impero britannico viene spesso paragonato all'impero romano – di solito dagli inglesi, con loro grande soddisfazione. Tutti gli imperi sono più o meno simili. S'ingrassano sullo sfruttamento dei molti. Ma c'è un altra forte somiglianza tra i romani e il popolo inglese – sono entrambi singolarmente privi di immaginazione! Arroganti e compiaciuti, e convinti che il mondo sia stato fatto appositamente a loro vantaggio, trascorrono la vita senza essere turbati da dubbi e da difficoltà. (Jawaharlal Nehru)
  • L'Impero di Roma sarebbe stato solo una conquista effimera se si fosse limitato a imporre al mondo, con la forza, un'organizzazione politica e anche giuridica. La sua vera grandezza risiedeva forse maggiormente in quella che fu, e resta tuttora, la sua influenza spirituale. Fu Roma che aprì in Occidente, regioni sconfinate a tutte le forme della cultura e del pensiero e che, in Oriente, permise ai tesori della spiritualità e dell'arte ellenici di sopravvivere, conservando la propria virtù fecondatrice. (Pierre Grimal)
  • L'Impero romano, che successe all'Impero ellenistico, nacque nel primo secolo avanti Cristo. Sorse quando Roma venne a contatto con le idee e i sistemi dell'oriente ellenistico e li assorbì e quando ebbe in eredità e la deificazione del sovrano, che comincia già con Giulio Cesare, e la teoria stoica della Cosmopolis, che trovò il suo più nobile difensore nell'imperatore Marco Aurelio. (Ernest Barker)
  • L'impero romano, del quale l'umana memoria non può ricordare alcun altro nel mondo né più modesto alle origini, né più grande per successivi incrementi. (Eutropio)
  • L'impero romano sorse nel Mediterraneo orientale; e ancora nel Mediterraneo orientale, e precisamente nella città di Costantinopoli, ebbe fine. Se non possiamo proprio dire che fu di origine orientale, possiamo però affermare con sicurezza che fu di origine ellenistica, intendendo per ellenismo una fusione di elementi greci ed orientali. (Ernest Barker)
  • La già repubblica romana, perdendo la semplicità e le virtù che fecero la sua grandezza, cadde snervata sotto l'impero, e il despotismo e la corruzione giunsero al colmo. La crudeltà dei patrizi verso gli schiavi e dei creditori verso i loro debitori; il diritto del patrizio sulla vita dello schiavo, e del creditore di vendere il suo debitore, l'inumanità dell'usura; gli anfiteatri scandalosi nei quali si gittavano gli uomini per lottare colle fiere, e per essere da quelle divorati; erano queste tutte cagioni per cui i popoli spaventati, aspettavano un liberatore. A questo si aggiungevano ancora i bagni di sangue umano che le donne patrizie si permettevano, credendo di mantenere così in migliore stato la salute, o per abbellir la loro pelle; lo spettacolo di vedere filosofi, matematici, retori, poeti, artisti, uomini scienziati venduti e comprati come schiavi, per formare con le loro scuole, licei, nei quali s'istruivano fanciulli comprati, di ambi i sessi, per poterli poi vendere con gran prezzo come architetti, professori, istrioni, cortigiani, meretrici; il diritto del più forte sul più debole; il diritto sovrano dell'imperatore sopra ogni suddito, sia schiavo, sia plebeo, sia cittadino, sia patrizio. In tutte le nazioni soggiogate, dal palazzo fino alla capanna, e fino ai limiti dell'impero, regnava il terrorismo e l'orrore. (Ion Heliade Rădulescu)
  • Nel secondo secolo dell'Era cristiana, l'Impero di Roma comprendeva la parte più bella della Terra, e la porzione più civile del genere umano. Il valore, la disciplina, e l'antica rinomanza difendevano le frontiere di quella vasta monarchia. La gentile, ma potente influenza delle leggi e dei costumi aveva a poco a poco assodata l'unione delle province, i cui pacifici abitatori godevano ed abusavano dei vantaggi che nascono dalle ricchezze e dal lusso. (Edward Gibbon)

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