Raffaella Carrà
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Raffaella Carrà, pseudonimo di Raffaella Maria Roberta Pelloni (1943 – 2021), showgirl, cantante, ballerina, attrice e conduttrice italiana.
Citazioni di Raffaella Carrà
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Che cosa ci trovassero di tanto straordinario nel mio ombelico, ci ha pensato mia madre a svelarlo: "Piace perché è un ombelico alla bolognese".[1]
- Io voto sempre comunista.
- Siempre voto comunista.[2]
- Morirò senza saperlo. Sulla mia tomba lascerò scritto: "Perché sono piaciuta tanto ai gay?"[3]
- [Su Mina] Quando mi è stato chiesto di celebrare il suo compleanno ho pensato al valore del presente e a quello del passato e mi sono resa conto che l’imperfetto, o il passato prossimo, non sono tempi verbali a lei adatti. Il tempo giusto è l’indicativo presente. Mina non è stata, ma è. Mina non «ha lasciato un segno», ma lo lascia tutti i giorni.[4]
- Sono contenta di non essermi montata la testa, ho molta autoironia. Bisogna essere sereni con se stessi per fare questo lavoro.[5]
- Vorrei sapere perché io, cresciuta da una mamma single, non ho potuto avere un figlio in quanto single! Ho persino pensato di farmi spagnola.[6]
Citazioni tratte da canzoni
[modifica]Forte forte forte
[modifica]Etichetta: CGD 81439, 1976.
- Se lui ti porta su un letto vuoto, | il vuoto daglielo indietro a lui, | fagli vedere che non è un gioco, | fagli capire quello che vuoi! | (Ahahaha) | A far l'amore comincia tu! (da A far l'amore comincia tu[7], n. 4)
Raffaella
[modifica]Etichetta: CBS 82654, 1978.
- Ma girando la mia terra io mi sono convinta che | non c'è odio non c'è guerra quando a letto l'amore c'è. (da Tanti auguri[8], n. 6)
- Com'è bello far l'amore da Trieste in giù, | com'è bello far l'amore io son pronta e tu... (da Tanti auguri[8], n. 6)
- Com'è bello far l'amore da Trieste in giù, | l'importante farlo sempre con chi hai voglia tu. (da Tanti auguri[8], n. 6)
Citazioni su Raffaellà Carrà
[modifica]- [Nel 1998] A differenza di tanti personaggi freschi di giornata, continuo a vedere in lei una grande determinazione, la voglia di giocare. (Piero Chiambretti)
- [Nel 1998] Era brava, molto professionista. Adesso punta sulle lacrime facili degli italiani, ma con i buoni sentimenti si fa cattiva televisione. (Antonello Falqui)
- Era una star assoluta, una leggenda. La sua bravura mi metteva in soggezione, ma parlava benissimo l'inglese e a ogni riunione [per il Festival di Sanremo 2001] si assicurava che avessi capito, fossi a mio agio, andasse tutto bene. Mi ha protetta. (Megan Gale)
- Per sempre c'è solo la Carrà. Basta. (Luciana Littizzetto)
- [Nel 1998] Raffaella Carrà e Maria De Filippi presentano spettacoli di ricongiungimenti tra reduci, scontri tra mariti impotenti e mogli frigide, o zuffe micidiali tra figli e genitori. [...] Quando accendo la televisione mi sento male. Per me l'intrattenimento è una specie di sogno inverosimile, tutto bianco e tutto lindo, un po' kitsch come un film di Fred Astaire. (Antonello Falqui)
- Raffaella Carrà è stata uno dei simboli della televisione italiana, forse il personaggio più amato. Mancherà a milioni di telespettatori che l'hanno amata per il suo stile e a tutti quelli che, come me, hanno avuto l'opportunità di conoscerla e di lavorarci assieme. Io le ho voluto molto bene. Con i suoi programmi ha saputo parlare a generazioni molto diverse, avendo la capacità di rimanere sempre al passo coi tempi e senza mai scadere in volgarità. (Silvio Berlusconi)
- [Nel 2009] Raffaella è una professionista seria e instancabile, molto pignola, che sa ancora sorprendersi. E con questa sua eterna capacità di stupirsi io mi sono sempre molto divertito. Un giorno le raccontai che volevo fare i titoli di testa di Carramba in diretta dallo spazio, con gli astronauti della Mir che uscivano dalla navicella con i nostri nomi scritti sopra ai cartelli. Raffaella rideva, rideva, e non mi credeva. Poi abbiamo fatto le prove, un pomeriggio, collegati con lo spazio e lei continuava a esclamare "Non è possibile, non è possibile...". Quanto mi sono divertito quel giorno. (Giovanni Benincasa)
- Ricordo mio padre e mia madre, alla fine degli anni 70, che guardavano Raffaella Carrà in televisione che cantava in spagnolo. Ma non ci importava se cantava in spagnolo o in italiano. Credo che ci piacesse di più quando cantava in italiano. Perché lo spagnolo e l’italiano erano la stessa lingua quando cantava Raffaella. Italia e Spagna si trasformavano nello stesso Paese grazie a lei. Fu un grande miracolo di comunione sentimentale fra due culture sorelle. (Manuel Vilas)
- Uscivamo dalla lunga, triste, orribile notte del franchismo e ci ritrovammo con Raffaella, che finì per simboleggiare la vita a colori della democrazia spagnola. La fine degli anni 70 ci portò la libertà politica e le canzoni di Raffaella Carrà. (Manuel Vilas)
Note
[modifica]- ↑ Dall'intervista a il Giornale del 27 gennaio 1996; citato in Panorama. Numeri 1555-1559, Mondadori, 1996, p. 178.
- ↑ Citato in Tutti i muri abbattuti da Raffaella Carrà: perché grazie a lei oggi siamo tutti più liberi, da un'intervista per Interviú del 1977.
- ↑ Citato in Raffaella Carrà: «Io, icona gay per il coraggio, l'energia e libertà», Vanity Fair.it, 1º luglio 2017.
- ↑ Citato in La mia compagna di viaggio di Raffaella Carrà, Vanity Fair.it, 1º marzo 2020.
- ↑ Citato in Marina Visentin,Raffasofia: Per trovare la felicità-tà-tà (l'accento sulla A), 2021, ISBN 9791280229380.
- ↑ Da intervista di Massimo Gramellini, Una vita da Carrà. «Io, icona gay per le mie canzoni e la mia allegria», Corriere.it, 30 giugno 2017.
- ↑ Testo di Daniele Pace.
- ↑ a b c Testo di Gianni Boncompagni e Daniele Pace.
Filmografia
[modifica]- Ponzio Pilato (1962)
- "FF.SS." - Cioè: "...che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?" (1983)
Altri progetti
[modifica]- Wikipedia contiene una voce riguardante Raffaella Carrà
- Commons contiene immagini o altri file su Raffaella Carrà
Opere
[modifica]- Forte forte forte (1976)
- Raffaella (1978)