Luciana Littizzetto

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Luciana Littizzetto nel 2008

Luciana Littizzetto (1964 – vivente), attrice, cabarettista e doppiatrice italiana.

Citazioni di Luciana Littizzetto[modifica]

Per approfondire, vedi: L'educazione delle fanciulle. Dialogo tra due signorine.
  • Gaber era libero, e questo è raro oggigiorno, non solo nel mondo dello spettacolo. Inoltre oggi ci si tira indietro, mentre lui gridava di mettersi in gioco, di partecipare: era un maestro di pensiero e di approccio alla vita. Oltre che di scrittura teatrale, dato che con Luporini ha confermato l'assunto per cui la profondità si nasconde nelle cose lievi, che poi è quello che si cerca di fare quando si sceglie la comicità.[1]
  • Io i taxisti li invidio. Perché ci hanno il tempo per fare dei pensieri. Guidano e pensano. Pensano e guidano. Poi tu sali, parte il tassametro e loro ti spiegano come stanno le cose. Tu al taxista paghi i pensieri, mica la corsa.[2]
  • L'incomunicabilità che Gaber cantava è ancora viva rimane verissimo il fatto che l'amore coniugale sia un'altra cosa rispetto alla passione iniziale, è confermato che quando tu cerchi di mettere a posto tutti gli elementi di una storia arrivi a un'equazione gigantesca che non sai più come risolvere. Forse è così da sempre e sempre sarà; perché sono pensieri grandi, non è solo il comico, quella di Gaber è una scrittura che ha una profondità che deve essere garantita, tutelata, ricordata. E tutto quello che finisce in "ata": amata per esempio.[3]
  • [Per sposarsi] La cresima è come il passaporto. La fai all'ultimo momento. (da TorinoSette, 4 marzo 2005)
  • Oh, Humbert! Tu per me sei come il pranzo di Natale, come il rutto di Capodanno, come le pulizie di Pasqua! (da Ti amo bastardo)
  • [Riferendosi a Fabio Fazio] Ma lui è una merda pazzesca! Tutti dicono che è buono ma non è vero! Io, guarda, smentisco nella maniera più totale: è l'uomo più cinico che conosco.[4]
Libero, 28 ottobre 2005
  • Ormai dichiararsi "censurati" è una moda. Io sono in controtendenza.
  • La tv dovrebbe sperimentare e inventare di più, e smettere di comprare i format dall'estero.
  • Credo che si dia ai comici troppa importanza. In fondo siamo solo dei santimbanchi. In Italia non manca la libertà di parola, ma la libertà di dire qualcosa senza essere infilati in uno schieramento politico.
Festival di Sanremo, 2013
  • In Italia in media ogni due o tre giorni, un uomo uccide una donna, una compagna, una figlia, un'amante, una sorella, una ex. Magari in famiglia, perché non è che la famiglia sia sempre per forza quel luogo magico in cui tutto è amore. Le uccide perché le considera una sua proprietà, perché non concepisce che una donna appartenga a se stessa e sia libera di vivere come vuole lei e persino di innamorarsi di un altro. E noi che siamo ingenue spesso scambiamo tutto per amore. Ma l'amore con la violenza e le botte non c'entrano un tubo. L'amore con gli schiaffi e i pugni c'entra come la libertà con la prigione. Noi a Torino che risentiamo della nobiltà reale diciamo che è come passare dal risotto alla merda. Un uomo che ci mena non ci ama. Mettiamocelo in testa. Salviamolo nell'hard disk. Vogliamo credere che ci ami? Bene, allora ci ama male. Non è questo l'amore. Un uomo che ci picchia è uno stronzo. Sempre! E dobbiamo capirlo subito, al primo schiaffo. Perché tanto arriverà anche un secondo e poi un terzo. L'amore rende felici e riempie il cuore. Non rompe le costole, non lascia lividi sulla faccia. Pensiamo mica di avere sette vite come i gatti? No, ne abbiamo una sola. Non buttiamola via! (14 febbraio)
  • [Su Rocco Siffredi] Un uomo, un Walter. (15 febbraio)

Luciana Littizzetto: «Chi mi vuole mi segua»

Intervista di Mario Manca, vanityfair.it, 14 ottobre 2023

  • [la RAI] ...ora è molto censoria e bacchettona.
  • La natura di un comico è la trasgressione: non sono un prete che fa la predica, ma un comico che deve far ridere.
  • È un mistero. La Rai è stata la televisione, e lo è ancora. Ci ha dato degli artisti straordinari, ha fatto la nostra storia, ma forse fa fatica ad adeguarsi ai tempi. Vive una situazione così complessa che non riesce a darsi respiro. Col tempo si è un po’ seduta, anche se le sarò sempre grata.
  • Il comico fa molta attenzione alle parole che usa, anche solo al suono con cui le pronuncia.
  • C’è tutta una realtà di minori migranti, quelli di cui misuriamo il polso e passiamo ai raggi X per vedere quanto siano grandi i loro organi interni, su cui bisognerebbe lavorare. Aprire l’affido a realtà famigliari può essere un’idea su cui porre l’attenzione, ma reagiscono tutti con chiusura. Ci sarebbero delle famiglie pronte ad accoglierli, secondo me. Credo che gli italiani siano anche davvero generosi.

Dal programma televisivo Che tempo che fa[modifica]

  • [A Fabio Fazio] Tu sei come il vino: più invecchi più sai di tappo. (10 ottobre 2005)
  • [A Fabio Fazio] Ho visto l'ingrandimento di un acaro. Sai che di profilo siete uguali?  Data? Data?
  • La sfiga è come l'idraulico. Sembra non arrivare ma prima o poi suona alla porta. (20 novembre 2005)
  • [A Fabio Fazio sulla chirurgia] Sai cosa devi rifarti tu? Devi rifarti furbo! (27 novembre 2005)
  • Fazio: «Mi hanno chiesto se farai anche te un calendario». Lei: «Sì! mi ha chiamato una ditta di tombini». (4 novembre 2005)
  • Adesso, per essere politically correct, le donne piatte si chiameranno "portatrici sane di capezzoli". (11 dicembre 2005)
  • Ho deciso che non dico più le parolacce. Dico aciderbola, diamine, ammappalo, non mi far girare i bombastic e Vaffan. Vaffan lo dico perché proprio non si può... Per me vaffan è come il cellulare: non esco mai senza. (11 dicembre 2005)
  • [Al magnifico rettore] Ha mangiato del magnifico torrone? (8 gennaio 2006)
  • [A Fabio Fazio] Quest'anno va di moda lo stile cowboy. Sai ti ci vedrei perché già sei pistola di tuo. (15 gennaio 2006)
  • [A Fabio Fazio] Sai... ogni volta che ti vedo penso: «Che spalle piccole! Come quelle di un criceto». (15 gennaio 2006)
  • [riferito a 2 uomini che ballavano in un noto spot pubblicitario] Sono esseri mitologici. Mezzi uomini e mezzi pirla! (15 gennaio 2006)
  • [A Fabio Fazio] Parlare con te è come masticare il collo del pollo, che gratti gratti ma non ti esce niente. (29 gennaio 2006)
  • Se le donne fossero al potere le cose andrebbero meglio. Una donna non lancerebbe mai una bomba atomica... Perché? Perché fa disordine! (novembre 2006)
  • Se dietro un grande uomo c'è una grande donna, dietro una grande donna c'è una grande colf. (novembre 2006)
  • [A Fazio, a proposito dei suoi capelli] Tu non ti tingi, perché quella roba lì è moquette! (17 dicembre 2006)
  • Per sempre c'è solo la Carrà. Basta. (8 ottobre 2006)
  • [Caro Babbo Natale,] fa che Schifani e Bondi si fondano insieme e diano vita a un nuovo organismo vivente: lo Schifondi. Così ne abbiamo uno al posto di due! (17 dicembre 2006)
  • [Caro Babbo Natale,] metti la tua mano buona e grande sulla testa di Calderoli e spremilo, spremilo, a vedere se esce qualcosa di buono. (17 dicembre 2006)
  • [A Fazio] Intanto voglio sapere il nome del tuo parrucchiere, che gli rigo la macchina! (15 aprile 2007)
  • Io sono convinta che grandi profeti e grandi saggi, se avessero saputo che nel loro nome ci saremmo saccagnati di botte per millenni, invece di predicare andavano a giocare a bocce. (15 aprile 2007)
  • [Non ci sono più mezze stagioni] Vivaldi, fosse nato adesso, non faceva primavera, estate... Ne faceva una sola, una sola di strombazzamenti e la chiamava "Tempo di merda". (15 aprile 2007)
  • [A proposito del proliferare di riviste di gossip] Non c'è solo Chi. Fra un po' ci sarà anche Cosa?, Come?, Come hai detto? (15 aprile 2007)
  • [A proposito del sistema operativo Windows] Poi quando chiudi il documento ti dice: "vuoi salvare?" Ma secondo te, pezzo di cretino?! (15 aprile 2007)
  • Non sopporto quell'immagine che certe manager sono fiere di sentirsi ripetere: «Quella c'ha le palle». Ma si può? È come se, di un uomo di successo, dicessero: «quello è proprio uno con le tette» (8 marzo 2009)
  • [A Fabio Fazio] Noi due andiamo d'accordo come Maroni ed un tunisino. (10 aprile 2011)
  • [parlando con Fazio] Hai l'alito così pesante che il tuo spazzolino da denti ha chiesto di fare il cambio con quello del bagno.  Data? Data?
  • La misura ideale delle tette è a coppa di champagne. Le mie sono a tappo di champagne.  Data? Data?
  • Bisogna vivere come i gigli dei campi. E così voglio fare: baciata dal sole, lambita dal vento e pisciata dai dobermann.  Data? Data?
  • Io vorrei conoscere di persona gli ideatori della pubblicità degli assorbenti femminili. Secondo me sono tutti uomini. E sostanzialmente pazzi.  Data? Data?
  • Ti do uno schiaffo così forte che quando finisci di girare i tuoi vestiti sono passati di moda.  Data? Data?
  • [Ode al cul della Carlà] Cul! Cul! Le magnifique cul | l'insuperabil cul qui a la Brun dans la vie! | Cul! c'est una roba enorm! Un cul de mogolfier, une Tour Eifell sul derrier! | Cul plus gros del Monte Bianc plus gros della Camarg, plus del culon de Mastell! | Cul, cul colossal, enorm: il n'y a pas de mutand qui lo contien sulla Terre! | Cul, cul singolar, estrem; cul straordinar, gigant, cul della Brun, cul parlant! | Cul! le nervusn che part a penser che la Brun che tutt quell che vuol se lo prend! | Cul, cul cubita; gigant: cul imponent e tant, cul della Brun, cul contant! (25 maggio 2011, visibile su YouTube)
  • Il Family Day è un ritrovo di persone all'aperto, in cui preti, leader politici divorziati, separati, risposati, frequentatori di prostitute, dicono come è bella la famiglia tradizionale. (24 gennaio 2016[5])
  • [A proposito del disegno di legge Cirinnà e delle unioni civili] Di che cosa abbiamo paura? Abbiamo paura di essere contagiati da queste coppie? Cioè, che chi non è gay potrebbe diventarlo? [...] Quello che a me fa specie, poi, è il balletto delle parole. Non si può chiamare "matrimonio", non si può chiamare "famiglia" [...] allora si è trovata quest'espressione che è "formazione sociale". Che espressione è "tipica formazione sociale"? [...] Allora a me sono venute altre idee per chiamare queste coppie e sono: "coppie in tandem contromano", "sporadico grumo emotivo", "insolita cooperativa inguinale", "agglomerato umano anomalo", "unione tra diversamente sposati", "accrocchio provvisorio atto allo scambio di fluidi", "aggregato di attrazione non solo a scopo divertimento", "estremisti sentimentali autoreversi". (24 gennaio 2016[6])
  • [A proposito del disegno di legge Cirinnà e la stepchild adoption] [...] in Italia quando non sappiamo bene come trattare una cosa la chiamiamo in inglese, che così facciamo un po' di fuffa, in inglese "fuffing". (24 gennaio 2016[7])
  • [Su Maurizio Gasparri] L'uomo che per capire se è fresco bisogna guardargli l'occhio. (31 gennaio 2016[8])
  • Una donna mentre guarda un film alla televisione contemporaneamente stira, fa la lista della spesa, interroga il figlio [in] matematica e gira il sugo per il giorno dopo... e ha già capito chi è l'assassino del film! Loro, i maschi, stanno seduti sulla poltrona così e alla fine devono andare a vedere su internet chi è l'assassino perché non l'han mica capito. [...] Non riuscite a fare due cose contemporaneamente – due! Perché l'uomo fa l'occhiolino alla donna? Perché due occhi insieme non riuscite a chiuderli. (20 marzo 2016[9])

Sola come un gambo di sedano[modifica]

Incipit[modifica]

Ma com'è 'sto fatto? È primavera, svegliate ci siam svegliate, messer aprile dovrebbe fare il rubacuor e invece... qui non si batte chiodo. Ne ranocchi bavosi ne tanto meno principi.
Le mie amiche si son mobilitate. Nel giro di una settimana mi hanno presentato almeno una decina di uomini, manco fossi un'eremita che non ha scambi col mondo. La mia amica Molly (si chiama Maria Adelaide, ma si fa chiamare Molly per via del nome uguale all'ospedale di Torino) ha voluto a tutti i costi che uscissi a cena con Rubens, un tipo di Gressoney. Alto, moro e sempre vestito di bianco. Un incrocio tra Little Tony e uno spacciatore di coca di Miami Vice. Dico solo che all'antipasto già aveva estratto la foto della sua ex fidanzata, l'unica donna mai amata in vita sua. Una specie di gatto delle nevi con il naso a patata americana. Ma si può? Caro il mio mister Loba Loba, credi che me ne possa fregare qualcosa dei tuoi lutti passati? E poi c'aveva un profumo che non mi piaceva... mi ricordava l'odore della vaschetta delle tartarughe. E allora? Lo dice anche la Mannoia che «Siamo così, dolcemente complicate...», delle specie di cubi di Rubik con le tette.

Citazioni[modifica]

  • Ma quali rose rosse, ma quali bouquet di mammole?! Date retta a me: mazzi di scarpe. Questo è il desiderio inconfessabile di ogni femmina.

Col cavolo[modifica]

Incipit[modifica]

Così dicono gli esperti. Tre anni. L'amore vero dura tre anni. Qualcosina in più di mille giorni. Dopodiché buongiorno bignola, ciao contadina. Non è più la stessa cosa. Prima saliva il desiderio e calavano le mutande, poi succede il contrario. Cala il desiderio e risalgono le mutande. E non solo in senso metaforico, perché si abbandonano i tanga e si ritorna al caldo abbraccio della braga ascellare. Perlamiseria. Bisogna imparare a rinverdire 'sto desiderio. Che è già un bel controsenso. Come faccio a desiderare il mio Godzilla se ce l'ho già tutte le notti spaparanzato di fianco che dorme a bocca aperta con un alito che non è certo segnalato dallo Slow Food? E come fa lui, poverino, a desiderare una bergera che passa le serate a ricamare a punto croce il primo piano di un cavallo e a letto grida «basta basta» solo quando le schiacci il nervo sciatico? Il massimo che puoi fare è passare le domeniche alla Casa del mobile.

Citazioni[modifica]

  • Imbecilli si nasce o si diventa? Chissà. Una cosa è certa. Qualcuno parte già avvantaggiato. (Mondadori, 2010, p. 42)
  • I fidanzati di riserva sono come i vestiti fuori moda. Non ce la fai mai a sbarazzartene per davvero. Li tieni lì, in una piega del cuore, chissà mai che. Prima o poi potrebbero tornare di moda. E infatti. In questi casi li puoi rispolverare. Tirar fuori dalla naftalina. Però non devi illuderti. Li puoi rimettere addosso per una sera soltanto. Anche tutta una notte se hai freddo. E basterà. Basterà per consolarti ma anche per accorgerti che purtroppo sono tristemente e irrimediabilmente passati di moda. (p. 80)

Rivergination[modifica]

Incipit[modifica]

A volte la mia connaturata inclinazione all'idiozia mi conduce nelle vie scoscese del dubbio, alla ricerca di una risposta alle grandi domande della vita. Chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo? Io so dove mi mandano, ma credo che non possa essere considerata una risposta. È nato prima l'uovo, la gallina o Storace? Come mai Mentana da quando fa Matrix ha i brufoli come Bruno Vespa? Mi scoppia la testa. Forse devo abbassare il tiro. Ci vorrebbe un dilemmino piccolo piccolo. Trovato. Boxer o slip? Come preferiamo vedere il nostro amato consorte? Col boxer che promette ma nasconde o con lo slipettino che svela il mistero però ti dà subito il colpo d'occhio della situazione? Sono lacerata dal dubbio.

Citazioni[modifica]

  • Anche il maschio in fatto di attrezzatura notturna non scherza. Il pigiama classico a striscione verticali, da carcerato, è ancora il meno mostruoso, magari con l'elastico molle che quando lui va sul balcone e si appoggia alla ringhiera gli cala lentamente e sbuca fuori il cardellino, così tutto il condominio viene a conoscenza della miseria con cui abbiamo a che fare.
  • La rivergination si fa per evitare la svalutation e incentivare la devolution.
  • E poi occupatevi dei PACS. Spiegate bene che non sono una minaccia per la famiglia. PACS, significa Patti civili di solidarietà. Son tre belle parole, patti, civili e solidarietà. Anche abbastanza in disuso. Non è che PACS vuol dire "Pronti al casino sempre" o "Porcelli amanti come sposati", o "Pisquani ammonticchiati a schifio". Ma se due si sono voluti bene per quarant'anni e vogliono la reversibilità della pensione, siamo sicuri che il cielo li debba fulminare? Rosy... contiamo su di te. (da Quote rosa una mazza)
  • I preti però ce l'hanno, 'sta fissa. Sempre lì a pensare alla sessualità. Sempre a pensare a quello. Come lo facciamo, con chi lo facciamo, dove lo facciamo. Ma rilassatevi. Lo dico con tutto l'affetto di una che è andata a scuola dalle monache. Il mondo non è solo sesso, e stupisce che sia io a dovervelo dire. (da Preti e guardie svizzere)
  • Se nasci delfino la sfanghi, se nasci tonno sei rovinato. Se nasci pitbull ti difendi da solo, ma se nasci bertuccia tocca che qualcuno ti protegga. (da La carica dei nonni)

Citazioni su Luciana Littizzetto[modifica]

  • La Littizzetto è bella? Nun se pò guardà! (Maurizio Battista)
  • La Littizzetto è un miracolino. E, anche se a prima vista può non sembrare per via delle parolacce che non lesina, è un prodigio di equilibrio. Sa dove fermarsi. Non sgomita, non è mai volgare, mai noiosa. Cosa chiedere di più? (Mina)
  • Luciana Littizzetto mi piace proprio. E mi piacciono anche i suoi vestitini. Sempre molto chic, ve ne siete accorti? Mi piace come usa il corpo, come dondola sul precipizio della scrivania di Fazio, come entra con quella camminata che sembra voler dissacrare il suo essere donna. È una persona intelligente. Non dico è una «donna intelligente» se no l'aggettivo potrebbe sembrare, come sciaguratamente succede di solito, una gratifica natalizia. È l'unica che dice le «parolacce» esattamente come vanno dette. Con leggerezza. E intanto il senso del messaggio passa chiarissimo. L'altra sera mi ha tirato delle legnate per via della pubblicità delle farfalle, bavette, lasagne e altre deliziose paste alimentari. Ma non mi ha fatto alcun male. Come ripeto, mi ha fatto ridere, anzi riderissimo, come direbbe lei. Grande Littizzetto. (Mina)

Bibliografia[modifica]

Filmografia[modifica]

Attrice[modifica]

Doppiatrice[modifica]

Note[modifica]

  1. Citato in Pedrinelli, p. 85.
  2. Da La principessa sul pisello, Mondadori, 2010, p. 26. ISBN 88-520-1394-6
  3. Citato in Pedrinelli, p. 86.
  4. Dall'intervista di Teresa Marchesi, Fabio Fazio e Luciana Littizzetto prestano le voci per Minions. Lui: "Io buonista? Sono ligure". Lei: "È una m...", Huffington Post.it, 16 luglio 2015.
  5. Visibile al minuto 09:15 di Luciana Littizzetto - Che tempo che fa del 24/01/2016, rai.tv, 24 gennaio 2016.
  6. Visibile al minuto 12:00 di Luciana Littizzetto - Che tempo che fa del 24/01/2016, rai.tv, 24 gennaio 2016.
  7. Visibile al minuto 14:00 di Luciana Littizzetto - Che tempo che fa del 24/01/2016, rai.tv, 24 gennaio 2016.
  8. Visibile al minuto 14:30 di Luciana Littizzetto - Che tempo che fa del 31/01/2016, rai.tv, 31 gennaio 2016.
  9. Visibile al minuto 09:10 di Luciana Littizzetto - Che tempo che fa del 20/03/2016, Rai.it, 20 marzo 2016.

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