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Ultime parole dalle opere teatrali

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«O speziale veritiero! Il tuo veleno è rapido. E così con un bacio io muoio.» (Romeo)

Raccolta delle ultime parole pronunciate in punto di morte da personaggi immaginari, tratte dalle opere teatrali.

Ultime parole dalle opere teatrali

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  • Dite ai regi | Che mal si compra co' delitti il soglio. (Aristodemo)
Protagonista dell'omonima tragedia (1786) di Vincenzo Monti.
  • Odiosi adulatori, voi siete il dono più funesto che la collera divina possa fare ai re. (Fedra)
Détestables flatteurs, présent le plus funeste | Que puisse faire aux rois la colère céleste.
Protagonista dell'omonima tragedia (1677) di Jean Racine.
  • Qui... amor... sempre con te! | Le mani... al caldo... e... dormire. (Mimì)
Protagonista de La bohème (1893-1895) di Giacomo Puccini. Gravemente malata, muore addormentandosi a letto a fianco degli amici e dell'amato Rodolfo.
  • Addio, caro Stratone! Abbi ora pace Cesare: t'ho ucciso nemmeno per metà sì volentieri! (Bruto)
Farewell, good Strato.—Caesar, now be still: I kill'd not thee with half so good a will.
Protagonista della tragedia Giulio Cesare (1599). Bruto rivolge queste ultime parole a Stratone prima di uccidersi: Bruto decide di suicidarsi piuttosto che essere fatto prigioniero. In queste parole vi è un riferimento all'omicidio di Giulio Cesare.
  • Dolce come balsamo, leggero come l'aria, delicato... Oh, Antonio!... [Si applica un altro aspide sul braccio] Bene, via, prendo anche te! Perché dovrei restare... (Cleopatra)
As sweet as balm, as soft as air, as gentle:— O Antony! Nay, I will take thee too:— [Applying another asp to her arm.] What should I stay.
Protagonista della tragedia Antonio e Cleopatra (1607-1608). Dopo la morte di Antonio e dopo aver rifiutato la resa proposta da Augusto, Cleopatra decide di suicidarsi con il veleno di un aspide e pronuncia queste parole.
  • Et tu, Brute?... E allora cadi, Cesare! (Giulio Cesare)
Et tu, Brute? — Then fall, Caesar!
Protagonista della tragedia Giulio Cesare (1599). Giulio Cesare si rivolge con queste parole a Bruto che ha ordito la congiura contro di lui e lo ha pugnalato. Storicamente Gaio Svetonio Tranquillo riporta, come ultime parole di Gaio Giulio Cesare, «Kαὶ συ, τέκνον» (Anche tu, figlio mio?).
  • Io muoio, Orazio... Sento che il veleno s'impadronisce di tutto il mio spirito. Ormai più non mi resta tanta vita da sentir le notizie d'Inghilterra; ma profetizzo che su Fortebraccio cadrà la scelta; a lui, in suo favore va il mio voto morente. Digli questo, insieme al più e il meno degli eventi qui succedutisi... Il resto è silenzio. (Amleto)
O, I die, Horatio; | the potent poison quite o'er-crows my spirit: | I cannot live to hear the news from England; | but I do prophesy the election lights | on Fortinbras: he has my dying voice; | so tell him, with the occurrents, more and less, | which have solicited. The rest is silence.
Protagonista della tragedia Amleto (1600-1602). Amleto, ferito con il fioretto avvelenato dopo il duello con Laerte, rivolge quete ultime parole a Orazio, proponendo Fortebraccio come nuovo re.
  • Nessuno... Io... da sola... Emilia addio! Ricordami al cortese mio signore. Oh addio!... (Desdemona)
Nobody; I myself. Farewell... Commend me to my kind lord: O, farewell!
Protagonista della tragedia Otello (1604). Desdemona nasconde il fatto che sia stato Otello – travolto dalla gelosia – a ferirla mortalmente e risponde così alla domanda di Emilia: «Oh, ma chi ha potuto farvi questo?» Pochi attimi dopo la donna muore.
  • O speziale veritiero! Il tuo veleno è rapido. E così con un bacio io muoio. (Romeo)
O true apothecary! Thy drugs are quick. Thus with a kiss I die.
Protagonista della tragedia Romeo e Giulietta (1594-1596). Romeo crede che Giulietta sia morta e dopo averla guardata teneramente per l'ultima volta, si suicida pronunciando queste parole.
  • Prima d'ucciderti, io t'ho baciata. Non mi restava altro modo che questo: uccidermi morendo in un tuo bacio. (Otello)
I kiss'd thee ere I kill'd thee: no way but this; | Killing myself, to die upon a kiss.
Protagonista della tragedia Otello (1604). Otello si trafigge per il rimorso e pronuncia queste parole avvicinandosi al corpo di Desdemona.
  • Pugnale benedetto! Ecco il tuo fodero... [si colpisce al petto] qui dentro arruginisci, e dammi morte. (Giulietta)
O happy dagger! This is thy sheath; [Stabs herself] there rest, and let me die.
Protagonista della tragedia Romeo e Giulietta (1594-1596). Giulietta, avvilita per la morte di Romeo, decide di suicidarsi trafiggendosi col pugnale dell'amato.