Paolo Conte

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Paolo Conte

Paolo Conte (1937 – vivente), cantautore, paroliere, polistrumentista, pittore ed ex-avvocato italiano.

Citazioni di Paolo Conte[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Quel che mi incuriosisce degli inglesi è il loro senso di classicità. Per noi il classico è un concetto antico, che si perde nei millenni della nostra storia; loro invece hanno un'idea di classicità più moderna, che resta al passo coi tempi. E sono abituati da sempre ad esportare tutto e a non importare niente.[1]
  • [Su Malika Ayane] Il colore di questa voce è un arancione scuro che sa di spezia amara e rara.[2]
  • La vicina di casa era di Boves, il paese bruciato. Aveva cinque figli: tutti partigiani, tutti fucilati. La ricordo al telefono chiedere se avevano sofferto. Una cosa tremenda. 
  • Bartali è una canzone sulla distanza tra maschio e femmina: lei è scontrosa, le scappa la pipì, vuole andare al cinema; lui attende il campione godendosi il silenzio tra una moto e l'altra.
  • Di quella canzone [Genova per noi] gira un testo sbagliato: Genova non ha i giorni tutti uguali; sono io che le chiedo di tornare ai nostri giorni tutti uguali. Anche i liguri sono un po' ritrosi, come noi; ma il mare ha tutta un'altra apertura di sogno.
  • L'uomo del Mocambo è nato quando curavo pratiche fallimentari: era l'avventuriero appunto fallito, improbabile, sognatore.
  • Messico e nuvole nasce anche pensando alle coppie che andavano a divorziare in Messico, "la faccia triste dell'America".
  • [Vieni via con me] È la proposta di una fuga d'amore. Probabilmente accolta, visto che spunta un accappatoio azzurro.
  • Prima di Superga eravamo tutti granata. Ricordo la notizia alla radio, mio fratello e le altre voci che si rincorrono: "È morto il Toro, è morto il Toro...".  Poi diventammo juventini.
  • [...] nelle enciclopedie della musica del futuro (se ce ne saranno), vorrei essere ricordato come "il miglior suonatore di kazoo del mondo".
  • Ma non si può capire tutto. E, forse, non si deve. Di solito si ha paura di essere incompresi, io ho paura di essere compreso
  • La pioggia è un fatto poetico di suo. Mi piace molto l'insegnamento che Mario Monicelli impartiva ai suoi attori: "Se devi girare una scena dove piove, allora non fare niente, resta impassibile, ci penserà la pioggia a recitare per te". Magari vale anche per le canzoni, se ci piove dentro non devi quasi cantare...

Citazioni tratte da canzoni[modifica]

Paolo Conte (1974)[modifica]

Etichetta: RCA Italiana, 1974.

  • Intanto io rifletto, chi lo sa, forse la vita è tutta qua. | Abbiamo un bel cercare nelle strade e nei cortili, | cosa c'è, cosa c'è? | C'è un mondo che si chiude se non ha un pugno di felicità; | io sono sempre triste, ma mi piace di sorprendermi felice insieme a te. (da Wanda, n. 3)

Paolo Conte (1975)[modifica]

Etichetta: RCA Italiana, 1975, prodotto da Lilli Greco.

  • Beviti 'sto cielo azzurro e alto che sembra di smalto e corre con noi. (da La topolino amaranto, lato A, n. 4)
  • Con quella faccia un po' così, | quell'espressione un po' così | che abbiamo noi | prima di andare a Genova, | che ben sicuri mai non siamo | che quel posto dove andiamo | non c'inghiotte e non torniamo più. (da Genova per noi, lato B, n. 2)
  • Genova per noi | che stiamo in fondo alla campagna | e abbiamo il sole in piazza rare volte | il resto è pioggia che ci bagna. | Genova, dicevo, è un'idea come un'altra. (da Genova per noi, lato B, n. 2)
  • Macaia, scimmia di luce e di follia, | foschia, pesci, Africa, sonno, nausea, fantasia. (da Genova per noi, lato B, n. 2)
  • Lasciaci tornare ai nostri temporali, | Genova, ai giorni tutti uguali. (da Genova per noi, lato B, n. 2)
  • Ma quella faccia un po' così, | quell'espressione un po' così | che abbiamo noi mentre guardiamo Genova | ed ogni volta l'annusiamo, | circospetti ci muoviamo, | un po' randagi ci sentiamo noi. (da Genova per noi, lato B, n. 2)

Un gelato al limon[modifica]

Etichetta: RCA Italiana, 1979.

  • È tutto un complesso di cose | che fa sì che io mi fermi qui. (da Bartali, lato A, n. 2)
  • Oh, quanta strada nei miei sandali | quanta ne avrà fatta Bartali | quel naso triste come una salita | quegli occhi allegri da italiano in gita | [...] | e vai che io sto qui e aspetto Bartali | scalpitando sui miei sandali | da quella curva spunterà | quel naso triste da italiano allegro. (da Bartali, lato A, n. 2)
  • Libertà e perline colorate, | ecco quello che io ti darò. | E la sensualità delle vite disperate, | ecco il dono che ti farò. | Donna che stai entrando nella mia vita | con una valigia di perplessità, | non avere paura che sia già finita, | ancora tante cose quest'uomo ti darà... | e un gelato al limon. (da Un gelato al limon, lato B, n. 1)
  • E ti offro l'intelligenza degli elettricisti | cosi almeno un po' di luce avrà | la nostra stanza negli alberghi tristi | dove la notte calda ci scioglierà. (da Un gelato al limon, lato B, n. 1)
  • L'uomo ch'è venuto da lontano | ha la genialità di uno Schiaffino | ma religiosamente tocca il pane | e guarda le sue stelle uruguaiane. (da Sudamerica, lato B, n. 3)

Paris milonga[modifica]

Etichetta: RCA Italiana, 1981, prodotto da Lilli Greco.

  • Alle prese con una verde milonga | il musicista si diverte e si estenua. (da Alle prese con una verde milonga, n. 1)
  • Mi avrai, verde milonga inquieta | che mi strappi un sorriso di tregua ad ogni accordo | mentre, mentre fai dannare le mie dita. (da Alle prese con una verde milonga, n. 1)
  • E ammesso che la milonga fosse una canzone | ebbene io, io l'ho svegliata | e l'ho guidata a un ritmo più lento, | così la milonga rivelava di sé | molto più, molto più di quanto apparisse, | la sua origine d'Africa, la sua eleganza di zebra, | il suo essere di frontiera, una verde frontiera, | una verde frontiera tra il suonare e l'amare, | verde spettacolo in corsa da inseguire. (da Alle prese con una verde milonga, n. 1)
  • La vera musica, che sa far ridere | e all'improvviso ti aiuta a piangere... (da La vera musica, n. 4)
  • Non perderti per niente al mondo | lo spettacolo d'arte varia di uno innamorato di te. (da Via con me, n. 5)
  • I sax spingevano a fondo come ciclisti gregari in fuga. (da Boogie, n. 8)
  • Era un mondo adulto, si sbagliava da professionisti. (da Boogie, n. 8)

Appunti di viaggio[modifica]

Etichetta: RCA Italiana, 1982, prodotto da Lilli Greco.

  • Oltre le illusioni di Timbuctù | e le gambe lunghe di Babalù | c'era questa strada... | Questa strada zitta che vola via | come una farfalla, una nostalgia, nostalgia | al gusto di curaçao... | Forse un giorno meglio mi spiegherò. (da Hemingway, n. 5)
  • Quelle bambine bionde, | con quegli anellini alle orecchie, | tutte spose che partoriranno. | Uomini grossi come alberi, | che quando cercherai di convincerli | allora lo vedi che, sono proprio di legno. (da Diavolo rosso, n. 6)
  • Un valzer di vento e di paglia, | la morte contadina, | che risale le risaie | e fa il verso delle rane | e puntuale arriva sulle aie bianche, | come le falciatrici a cottimo. (da Diavolo rosso, n. 6)
  • Diavolo rosso dimentica la strada | vieni qui con noi a bere un'aranciata, | contro luce tutto il tempo se ne va... (da Diavolo rosso, n. 6)

Paolo Conte (1984)[modifica]

Etichetta: CGD, 1984, prodotto da Renzo Fantini.

  • È un macaco senza storia, | dice lei di lui, | che gli manca la memoria | in fondo ai guanti bui. || Ma il suo sguardo è una veranda, | tempo al tempo e lo vedrai, | che si addentra nella giungla, | no, non incontrarlo mai. (da Sparring partner, n. 1)
  • Stava lì nel suo sorriso | a guardar passare i tram, | vecchia pista da elefanti | stesa sopra al macadàm. (da Sparring partner, n. 1)

Parole d'amore scritte a macchina[modifica]

Etichetta: CGD, 1990, prodotto da Renzo Fantini.

  • Cuochi ambulanti soffriggono musica. (da Colleghi trascurati, n. 2)
  • Ah, formidabile... Il tuo avvocato è proprio un asino | no, certe cose non si scrivono... | che poi i giudici ne soffrono... (da Parole d'amore scritte a macchina, n. 9)

900[modifica]

Etichetta: CGD, 1994, prodotto da Renzo Fantini.

  • Dicono che quei cieli siano adatti ai cavalli | e che le strade siano polvere di palcoscenico. (da Novecento, n. 1)
  • Dire che ti penso | è un controsenso | perché sei sempre qui, | tra le mie dita | come la vita | che in un sorriso vivi. (da Il treno va, n. 2)
  • «Pesce Veloce Del Baltico» | dice il menu, che contorno ha? | «Torta Di Mais» e poi servono | polenta e baccalà... (da Pesce Veloce Del Baltico, n. 4)
  • Dammi il tempo che tempo non sia. | Dammi un sogno che sonno non dia. (da Chiamami adesso, n. 11)

Live Arena di Verona[modifica]

Etichetta: Warner Music, 2005, prodotto da Renzo Fantini.

  • Ma il vino spara fulmini | e barbariche orazioni | che fan sentire il gusto | delle alte perfezioni. (da Cuanta pasión, n. 1)

Citazioni su Paolo Conte[modifica]

  • Nelle Sacre Scritture si dice che chi sparge letizia sarà salvato. L'Avvocato di Asti e l'imputato di via Gluck, con Azzurro, si sono guadagnati una cavalcata su quel cavallo bianco che non suda mai. (Roberto Benigni)

Collaborazioni[modifica]

Note[modifica]

  1. Citato in Marinella Venegoni, Conte punta all'Impero, La Stampa, 1º luglio 1993.
  2. Citato in Il Teatro Romano accoglie Malika, Corrierefiorentino.corriere.it, 19 luglio 2010.

Altri progetti[modifica]

Opere[modifica]